MOORE: “HO PIU’ LEADERSHIP”. LAQUINTANA: “NON AVREI MAI VOLUTO ANDARE VIA”

La guardia e il play in conferenza stampa alla vigilia della stagione

HOME SWEET HOME Brescia

San Zeno. Capellone e con barba che lo fanno più maturo, un fisico molto più potenziato, un Lee Moore quasi irriconoscibile, è quello che si offre alla conferenza stampa odierna insieme a Tommy “bello“ Laquintana  e a coach Alessandro Magro in occasione del loro graditissimo ritorno a Brescia.

Entrambi i giocatori, alla domanda se sono contenti di essere di nuovo in città, hanno risposto con l’entusiasmo di coloro che qui si sentono “proprio come a casa”. 

Lee perché sarà “anche ospitato per la stagione dal Dott. Mazza”, main- sponsor di Pallacanestro Brescia e affezionato del giocatore, come annuncia patron Bonetti nel suo intervento finale, confermando l’assoluto piacere a riavere i due alla sua corte. 

Alla nostra domanda se avesse migliorato il suo tiro, che, a detta di qualcuno, sembrava essere il suo punto debole, preferendo lui attaccare il ferro, Lee conferma che, durante la sua assenza da Brescia, si è impegnato a migliorarsi sotto tutti gli aspetti, dal tiro alla difesa e sempre con l’obiettivo di dare il massimo. Cosa che promette di fare da subito rispondendo ai dettami del coach e dello staff tecnico. Lo stesso Magro, interviene con garbo “difendendo” il suo giocatore e, ritornando sulla nostra domanda sottolinea che “i giocatori fortemente voluti e chiamati, lo sono stati non sulla base delle lacune ma per quello che sanno fare. Sulle eventuali lacune si lavorerà con costanza sicuramente in palestra”, rimarcando e confermando la piena fiducia che la società darà, come sempre, ai giocatori in quanto tali ma, e soprattutto, in quanto persone. 

In che cosa ti senti migliorato, rispetto soprattutto a seguito al lavoro con coach Magro anche in Polonia?  “Nella leadership, l’arrivare sempre pronto ad ogni partita e soprattutto l’interazione stessa e la connessione dentro e fuori dal campo coi miei compagni di squadra per me sono importanti aspetti su cui punterò. Ora non sono un esordiente, ma l’approccio mio non è cambiato, lavoro sempre duro in palestra per raggiungere un obiettivo comune”

A Tommaso Laquintana chiediamo “Cosa c’è di diverso nel Tommy di adesso rispetto ad un paio di anni fa?”. Sostiene che porterà con sé l’esperienza fatta a Trieste che lo ha plasmato, e qui si fa molto serio parlando anche della difficoltà con cui  ha vissuto certi momenti della sua esperienza triestina in cui, dice, alternavo momenti di grande gioco ad altri di quasi totale black-out e sconforto e qui sicuramente ritrovo, essendo io anche molto legato a coach Magro, dei punti di riferimento importanti per me (come conferma lo stesso coach, ndr) perché, “Brescia per me è casa, qui mi sento molto bene e ho l’affetto di tutte le persone, il che mi fa affrontare le situazioni in modo sereno. E’ una piazza a cui ho dovuto rinunciare a malincuore e che ora ritrovo con tutto il mio entusiasmo certo che con il lavoro di squadra si porteranno a casa dei buoni risultati”.

Da ognuno di loro il coach (molto aperto al dialogo) vorrà che esprimano il massimo delle loro potenzialità sempre in simbiosi col gruppo e prendendo da questo per migliorarsi continuamente.

Ha tutta l’aria di essere una grande famiglia, quella della Pallacanestro Brescia, punto di riferimento per chi vi entra e sa di farne parte. 

Un unico punto interrogativo: fan club “Lee Moore” e “Tommy Laquintana” o joint venture? I due ragazzi sorridono e dicono che lo faranno insieme, aggiungiamo, per la felicità della curva 

Infine che diversi sogni sportivi bresciani si sono realizzati recentemente, alla domanda, quale sogno vorreste concretamente realizzare, se non nell’immediato nei prossimi anni con la Pallacanestro Brescia o altre squadre, volendo osare pensare in grande,  possiamo azzardare lo scudetto o l’ Eurolega,  i ragazzi si limitano a rispondere che si impegneranno “a fare un buon campionato”.