DELLA VALLE, C’È UN MARCHESINO IN CITTÀ’

Per la guardia della Germani 40 punti in due giorni

Brescia. Quando qualche anno fa la giovane stella di Alba brillava alla corte Reggiana della Grissin Bon fresco di Ncaa, era stato definito “la componente scapigliata “ della banda Menetti : estroso, ma quando necessario disciplinato, imprevedibile eppure consistente, insomma un vero puledro di razza.

Il personaggio. Di ritorno dalle terre balcaniche il marchesino Amedeo (il papà Carlo, notevole cestista negli anni 80 e 90 della grande Torino in cui militava anche un certo Romeo Sacchetti, era stato soprannominato il Marchese sia per lo stile impeccabile, sia per le vere discendenze nobiliari) mostra riccioli meno ribelli di un tempo, ma la classe e la voglia di tornare ai vertici del basket italiano sono apparse chiare e limpide sin da subito in quel di Bormio. Nelle prime interviste da cestista professionista gli fu chiesto quali fossero a suo parere le caratteristiche di un campione e lui, poco più che ventenne, rispose: “E’ colui che ha consapevolezza dei propri mezzi e che sa essere leader, magari silenzioso, ma in grado di guidare con le sue azioni”.

Quel mix inebriante. Che dici, dunque, Amedeo: “Poche parole e molti fatti” ? Ma questa è musica per le orecchie dei bresciani! Se poi, oltre alle buone intenzioni, ci butti lì un bigliettino da visita di 40 punti in due partite, quasi tutti segnati con percentuali clamorose dalla linea dei 6,25 e contro la miglior squadra europea del momento, beh allora è un attimo diventare l’idolo nei cuori biancoblù. Quanto è piaciuto in questo esordio ad alta quota quell’ inebriante mix di determinazione e leggerezza, pulizia nei movimenti e sicurezza nel prendere per mano la squadra senza timori reverenziali.  

E se i riccioli d’oro della nostra Madonnina saranno un po’ più scapigliati da una pioggia di triple sapremo a chi dare la colpa…. Per dirla alla MJ: “There’s a new Marquis in town!”. C’è un nuovo marches(ino) in città.