A lungo avanti (anche di 12 punti), Brescia cade nel finale punita da Bortolani. Passaggio del turno in Supercoppa già in salita
Brescia. E’ una sconfitta beffa, quella con cui la Germani inizia il girone di Supercoppa. Al PalaLeonessa, che prova a tornare alla normalità con un migliaio di spettatori sugli spalti, passa Treviso che bissa così il successo di 48 ore prima a Napoli ed è già in pole position per il passaggio del turno. Brescia conduce a lungo, va avanti anche di 12 punti nel terzo quarto (53-41 il massimo vantaggio), è + 7 (69-62) a 5’ dalla fine, ma nel finale punto a punto viene punita proprio da quel Giordano Bortolani che nella stagione scorsa non ebbe nè da Esposito nè da Buscaglia quel minutaggio che un giocatore del 2000, miglior prospetto del basket italiano, dovrebbe avere.

Giustizieri. In realtà nemmeno in questa partita il giocatore di proprietà dell’Olimpia Milano sembrava essere più di tanto nei pensieri di Menetti, anche perchè non se lo stava meritando più di tanto, ma come spesso accade in certe partite è proprio da colui che non ti aspetti che arriva la coltellata letale. Anche se a fare male male agli uomini di Magro è stato prima di tutto Akele: 18 punti con l’83% da 2 (con i suoi tagli si è fatto trovare spesso e volentieri nel pitturato per appendersi al ferro) e il 50% da 3.
Condizione. La Germani è arrivata corta e ci sta. Treviso aveva 40’ in più nelle gambe e li ha sfruttati. Ha fatto le sue cose con ordine, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto quando la partita è arrivata dalle sue parti. La NutriBullet ha avuto pazienza e ha colto il frutto maturo, sporcando i tiri di Della Valle che contro l’Efes aveva segnato da ogni dove, facendolo forzare, innervosendolo al punto che il “marchesino” continuava a cercare contatti per lucrare liberi quasi non avesse la fiducia del week-end scorso dove pure aveva segnato 40 punti in due giorni. Questa Supercoppa ti dà comunque la possibilità di riprendere subito il bottino perso. Martedì si torna in campo. Alle 18.30 l’appuntamento è al PalaVerde per la gara di ritorno. E se la Germani vuole meritarsi Milano, il 18 settembre a Bologna, dovrà già liberarsi da una condizione di spalle al muro.