Il coach della Germani non cerca alibi, anche se si allinea al giudizio di Sacripanti: “Questa competizione crea false aspettative”
Brescia. Alessandro Magro guarda in faccia la realtà e analizza quanto non è andato nella Germani, ma è anch’egli molto critico sulla Supercoppa che viene giocata così presto. “Siamo molto dispiaciuti – dice il coach di Brescia – perchè volevamo regalare una vittoria ai nostri tifosi. Nel primo tempo, pur facendo molto esperimenti, grazie a un’ottima difesa abbiamo segnato tanto in contropiede. Poi ci siamo spenti. Troppi palleggi anzichè tirare”.
Cos’altro non l’è piaciuto dei suoi?
”Anzichè tornare in difesa chiedevamo spiegazioni agli arbitri. L’atteggiamento del secondo tempo non va bene. E non intendo che siamo stati egoisti, ma se nel primo tempo abbiamo concesso a Napoli solo 6 punti in contropiede e nel secondo 18 dobbiamo riflettere. Ho volutamente ritardato dei time-out perchè bisogna trovare il modo di saper stare in campo anche nei momenti difficili”.
L’assenza di Burns l’ha costretta a far giocare alcuni elementi fuori ruolo, quanto ha inciso?
”Ho dovuto mettere Cobbins ed Eboua da 5, anche perchè Cobbins ha avuto pure problemi di falli. Si sono visti Moss e Petrucelli da 4. Ma non può essere una scusa per il livello basso di energia messa in campo nel secondo tempo”.
Sacripanti è stato molto critico sulla Supercoppa, lei cosa ne pensa?
”Non ci si può allenare. Avremmo bisogno di tornare in palestra per correggere gli errori e invece dobbiamo metterci in viaggio verso Napoli. La Supercoppa così crea solo false aspettative. Ho letto anche che per noi è sfumato il primo obiettivo, ma la Supercoppa non lo era di certo. Tutto viene esasperato. Mi spiace aver perso, ma ci stiamo solo preparando per quando le partite conteranno davvero. Nel prossimo week-end giocheremo un’amichevole per preparare il debutto in campionato contro Varese il 26. Il trofeo Ferrari? Per ora, da quanto so io, non si giocherà”.
Burns come sta?
”Ha avuto un virus intestinale. E’ arrivato al palasport, non stava bene, abbiamo preferito mandarlo a casa. Fosse stata una partita di campionato probabilmente l’avremmo mandato a referto”.