MAGRO: “SASSARI E’ FORTE, GRANDE E GROSSA. MA ANDIAMO PER FARE IL COLPO”

Il coach della Germani in vista del match in Sardegna: “Dovremo limitare il loro enorme potenziale offensivo. Il tiro da 3 sarà una chiave”

San Zeno. Alessandro Magro è inevitabilmente più disteso del solito dopo aver ottenuto la prima vittoria, ma sa che è solo un piccolo mattoncino e domenica a Sassari c’è una montagna da scalare. In tutti i sensi considerando anche la fisicità dei giocatori del Banco di Sardegna, squadra che nelle prime quattro partite ha già ottenuto tre vittorie. 

Coach, quali sensazioni a due giorni dal match?

“Approcciammo questa trasferta con spirito diverso. Con Napoli, oltre alla vittoria, ci sono stati anche passi in avanti sul piano del gioco, soprattutto quello offensivo. Sassari, dopo Bologna e Milano, è nel lotto di squadre che possono ambire ai primi posti. Da anni sono un punto di riferimento per il basket italiano, vincendo in Italia e in Europa. Anche loro sono ripartiti con un nuovo progetto, ma con tre quinti del quintetto della scorsa stagione (Gentile, Bendzius e Barnell), hanno innestato Mekowulu miglior centro della scorsa stagione e poi c’è Logan, che nonostante l’età è sempre incisivo anche partendo dalla panchina”. 

Gli altri nuovi cosa stanno dando?

“Clemmons nel ruolo di play conferisce spinta, tiro da tre, atletismo. Hanno 6 giocatori stabili in doppia cifra, il tiro da 3 sarà una chiave della partita. Loro segnano 80 e più punti a partita. Hanno lavorato tutta settimana perchè non avevano impegni di Coppa, Cavina ha detto che hanno messo attenzione su fase difensiva, ma dovremo avere anche noi questa disciplina per spegnere le loro bocche da fuoco”. 

Cavina ha definito la Germani una squadra con molta qualità…

“Sarà partita tosta, difficile, fa piacere sapere che ci rispettano: significa che hanno apprezzato il nostro mercato e le partite che abbiamo giocato finora. Vogliamo continuare la scia positiva”. 

Stavolta non c’è la necessità di vincere a tutti i costi, significa che si può andare a Sassari più leggeri? Inteso ovviamente nell’accezione miglior del termine…

“Il nostro obiettivo è provare a competere con tutti. In Italia giocare in casa o fuori non è la stessa cosa e così affrontare una squadra o l’altra. Tolte Milano e Bologna che sono fuori categoria, e lo dimostrano anche in Europa, ogni domenica ci possono essere risultati a sorpresa: in Sardegna ne cerchiamo uno anche noi. Tornare a caa con due punti avrebbe un valore specifico, riprendendoci due punti lasciati per strada nelle prime tre uscite. Più di una volta ho scritto nel cartellone motivazionale che bisogna divertirsi. Se uno non si diverte non produce. Però è anche vero che ci si diverte se si vince e prima ancora se si fanno le cose giuste. Così non c’è frustrazione. Dovremo fare grande difesa per andare in contropiede e non perdere palloni: questo ci serve”. 

Alessandro Magro durante la conferenza stampa

E’ la partita più difficile di questo inizio di stagione?

“Sicuramente. Senza nulla togliere alle altre, sono profondi. E gli manca Diop, che sono certo farà bene anche in A. Gentile produce tanto, Bendzius magari è un po’ in calo, l’ha detto lo stesso Cavina, ma esta un giocatore molte forte. Così come Burnell. Si va là sapendo che è una partita che possiamo portare via. Non abbiamo la necessità di vincere a tutti i costi, ma abbiamo armi per restare aggrappati fino alla fine quando il livello di pressione potrebbe essere più su di loro. Così come con Napoli dobbiamo ridurre i break”. 

Sassari è una squadra con 7 giocatori oltre i 2 metri e i 100 chili. Come si supera questa montagna?

“E’ vero. Correre troppo può essere però un’arma a doppio taglio. Dovremo non tenere troppo la palla ferma perchè loro, con tutti questi corpi grandi e grossi, se stanno a difesa schierata sono difficili da superare. Con Napoli siamo riusciti a segnare canestri da 3 anche dopo 8”.  Sassari ha tanto potenziale offensiva. Dovremo metterla sul piano difensivo e vedremo se avremo davvero fatto i miglioramenti visti con Napoli dove nel finale abbiamo preso canestri ad alto coefficiente di difficoltà quindi la difesa centra poco. Fermo restando che la Dinamo ha un giocatore come Logan che può fare ciò che ha fatto Rich”.

Come vivi queste trasferte più lunghe del solito?

“Ne ho fatte tante in carriera, ma mi piacciano un sacco. Si sta insieme, si fanno riunioni, si mangia insieme. Domani preferisco fare allenamento a Brescia poi prenderemo l’aereo e il viaggio sarà un po’ come se fosse il pomeriggio libero di una partita in casa. Non sono così ferreo nell’essere over focus sul match. Dalla cena poi però saremo tutti in modalità partita. Stavolta è bella lunga anche perchè si gioca a 20.45 (la squadra tornerà lunedì con un volo delle 13 da Alghero, ndr). Almeno abbiamo vinto uno snack (ride, ndr)”. 

La vittoria con Napoli cosa ha dato a livello di fiducia?

“Questa è una squadra che ci ha sempre creduto, rimanendo unita e questo nelle prime partite un po’ ci ha aiutato e un po’ ha creato frustrazione perchè sono arrivate solo dopo episodi sfavorevoli. Certo che giocatori come Mitrou Long e Petrucelli, che sono reduci anche da ottime percentuali, tornano in palestra ancora più felici e con tanta fiducia. Ma come ho già detto domenica, è solo una partita vinta quindi bisogna gestire l’euforia della vittoria e la depressione della sconfitta. Occorre quindi essere acora più duri dopo una vittoria. E’ anche per questo non ho voluto un precampionato troppo morbido. Bisogna abituarsi a fare fatica da subito”.