APPUNTAMENTO TRICOLORE

Domenica di lusso per la Germani: alle 16 arrivano i campioni d’Italia della Segafredo Virtus Bologna dei tanti ex

Brescia. Questa domenica, al PalaLeonessa, le emozioni si mescoleranno ai ricordi di una pallacanestro  indimenticabile che, forse, non esiste più, ma dalla quale la pallacanestro moderna dovrebbe sempre prendere spunto per giochi di intelligenza oltre che di fisicità . Di certo quella pallacanestro giocata molto più sulla tecnica che sul fisico sfornò grandi talenti italiani, prima dell’arrivo imponente del basket a stelle e striscie in Europa, che ha aggiunto altri elementi al classico. 

Brescia: Davide contro Golia? E’ una bella prova di coraggio e resilienza quella che attende la Germani questa domenica alle 16 per la gara casalinga al cospetto dell’imponente e  blasonato roster bolognese, la SegafredoVirtus  Bologna, ben dotato in tutti i reparti di centimetri e chilogrammi ma anche di personalità di giocatori molto talentuosi. Sulla carta questa per Brescia potrebbe essere la classica partita del “niente da perdere”, ma il focus dovrà sempre rimanere sui due utilissimi punti in classifica che nel campionato faranno la differenza e si dovrà provare fino alla fine ad aggiudicarsi una vittoria. Anche se archiviata, si dovrà ripartire proprio dalla sconfitta della settimana scorsa a Trento contro la Dolomiti Energia, quando la squadra di coach Alessandro Magro, si era battuta ad armi pari fino agli istanti finali per poi perdere di 6 punti maturati proprio nell’ultima azione e mezza. 

La tattica. Da qui appunto si partirà per mantenere il gioco sempre vivo  e semmai con la maggior parte dei giocatori in campo coinvolti nell’azione proprio per impegnare di più l’avversario e costringerlo a cambi difensivi o recuperi che potrebbero permettere più tiri aperti o incursioni in area senza prendere per forza stoppate clamorose, per non essere arrendevoli nei momenti di calo mentale e, soprattutto, non subire il timore reverenziale degli avversari, che, è vero, sono tanti e tanto alti e tanto dotati ma umanamente passibili di errori (e l’hanno dimostrato nelle ultime gare disputate). Si dovrà essere più che mai difensivi dal primo minuto alla fine cercando di limitare la fallosità per non accorciare le rotazioni, si isoleranno i loro terminali offensivi (occhi ben aperti su Kyle Weems in periodo di grazia e poi sul solito Teodosic che, come le mosche, ha gli occhi anche dietro ed è assist-addicted); ci sarà da soffrire sia nel pitturato che in esterno, insomma in tutte le posizioni, per cui dovranno fare ancora meglio Mike Cobbins, Chris Burns e anche Kenny Gabriel con il contributo al rimbalzo che gli dovrebbe venire istintivo, rinculando e allontanando il più possibile col tagliafuori il 211 cm Jaiteh che non ci pare avere ancora un buon senso dell’orientamento in campo. L’asticella dovrà veramente alzarsi di più (soprattutto per i giocatori bresciani che non sono ancora riusciti a dare un reale contributo al punteggio) poiché l’errore con un avversario di tale tecnica e varietà cestistica allargherà il divario nel punteggio immediatamente. 

Orgoglio bresciano. Domenica la Brescia del basket sarà felice di dedicare il suo tributo ad un allenatore come Sergio Scariolo, bresciano doc e persona di grande spessore anche umano che, a distanza di 40 anni calcherà nuovamente il parquet dell’Eib (come lo chiamerà sempre Sergio, così ci ha detto nell’intervista che gli abbiamo fatto nel post partita di Eurocup persa per mano di un forte e fortunato Valencia due giorni fa) da cui si costruì il meritato successo, nel luogo dove, al fianco del mitico Riccardo Sales, mosse i primi passi di una lunga e brillante carriera che lo ha portato a vincere anche in NBA (il sogno da sempre cullato e poi realizzato).  

Gli ex. Tanti gli intrecci e i ritorni domenica, da quello di Andrea Diana (aiuto allenatore di Scariolo ed ex head coach della Germani delle meraviglie, quando Alessandro Magro era suo valido aiuto allenatore) e di Marco Ceron (che torna sul campo che lo aveva visto protagonista del grave infortunio il 28 novembre 2018) a quello di Abi Abass, che purtroppo non si vedrà sul campo se non con le stampelle, ma anche di Fabio Fossati, attualmente nello staff bolognese come mental coach. Tanto marchio bresciano in terra bolognese, che è anche motivo di orgoglio per tutti noi.

Virtus Bologna. Un vento di passoni sta soffiando in casa della scudettata del 2020-2021, tanti i cambiamenti nel corso degli ultimi mesi in cui il roster virtussino sta vivendo una fase di alti e bassi tipici di una squadra in costruzione e con obiettivi molto ambiziosi oltre che composta di numerosi cavalli di razza per cui il lavoro di staff e giocatori risulta anche più difficoltoso. La corazzata bolognese ha tanti punti nelle mani da diversi realizzatori e tanti rimbalzi alla portata viste le altezze stellari di alcuni.  

La fiera dei talenti? Perché vedere la Virtus Bologna giocare, è come partecipare alla fiera dei talenti. Marco NBA Belinelli (non ci sarà al PalaLeonessa, martedì si opererà al gomito), Milos Tedosic (si presenta da sé il #44 della Segafredo, ormai vecchia conoscenza del campionato Italiano, ma sempre pronto a deliziarci con no look spettacolari o loop a schiacciare per i compagni con una naturalezza impensabile e spesso non prevedibile, ti lascia a bocca aperta quando apre seriamente le danze), Kyle Weems (198cm , che continua la stagione positiva dell’anno scorso, ala piccola pericolosissima dalla media e molto veloce), Amarr Alibegovic (206cm da sfruttare sia sotto le plance che dalla media), Nico Mannion (play della Nazionale reduce dall’esperienza olimpionica a 19 anni, genietto della palla a spicchi con ampissimi margini di miglioramento agonistico), Isaia Cordinier (forte ala francese, giocatore molto estroverso e imprevedibile, fortissimo fisicamente, diremmo la genialità folle della squadra), Jakarr Sampson (206 cm impiegabile sia come ala che come centro), Kevin Hervey (207cm ala grande esplosiva), Ty-Shon Alexander, Mouhammadou Jahiteh (211cm), e ancora i fortissimi italiani Alessandro Pajola (play della nazionale) , Amedeo Tessitori (208cm centro), Ruzzier e buoni supporti come Ceron che si possono alternare per una panchina dalle rotazioni numerosissime

La Virtus oggi. Tuttavia, la Virtus Segafredo recentemente vive una certa discontinuità di vittorie il che fa pensare che arriverà al PalaLeonessa ben agguerrita dopo la sconfitta subita mercoledì in Eurocup (seconda consecutiva) di un punto e sulla sirena finale (96-97) lasciando il pubblico amico attonito dopo essere stata in vantaggio anche di 21 lunghezze, ad opera di un Valencia dormiente nei primi due quarti di gioco anzi ipnotizzato dall’eccellenza bolognese e che poi, trovata la propria dimensione alzando il ritmo di gioco e aumentando le percentuali al tiro, è riuscito a recuperare tutto lo svantaggio mettendo a segno una vittoria molto amara per i bolognesi, a dimostrazione che i risultati nel basket non sono così scontati e spesso il valore di una squadra sulla carta viene invertito in campo. Speriamoci e crediamoci proprio!

Con Bresciacanestro.com Sul nostro quotidiano on-line potrete seguire la cronaca testuale del match e a seguire commento, pagelle, interviste e foto fresche. Diretta video sulla nostra pagina Facebook, e su quella di Cristiano Tognoli, dalle 15.15 con un ricco pre-partita.

condividi news

ultime news