Brescia dei mille errori, poche idee e confuse, rimedia una figuraccia alla Unipol Arena contro una UnaHotels Reggio Emilia non trascendentale
Casalecchio di Reno. Certo l’ambiente della Unipol Arena non è il Pala Bigi, ma il colpo d’occhio, nonostante la temperatura polare, è notevole. Il riscaldamento viene inaugurato al ritmo di “Cuore batti cuore” di Raffaella Carrà ma purtroppo quello della Leonessa è un cuore low battery!
L’andamento lento. Con un approccio visibilmente da passeggio e una mentalità decisamente lontana dal “coltello tra i denti” che sarebbe servito, Brescia esce all’intervallo sotto di 12 lunghezze maturate con un gioco senza mordente e tanta imprecisione al tiro. Saltano quasi tutti gli attacchi e la UnaHotels si trasforma in squadra delle meraviglie surclassando Brescia di 19 pesantissime lunghezze (finisce 80-61) pur con percentuali non eccelse (35% da due; 25% da tre e 75% ai liberi) anche se balzano all’occhio i 45 rimbalzi degli emiliani mentre Brescia ne prende ben 10 in meno. In difesa la squadra di Magro imbarca acqua e quando rimedia qualcosa di buono lo spreca col festival dei palloni volanti.

Almeno lui. Lee Moore man of the match per Brescia, riesce a trovare la sua dimensione in una partita allo sbando, bravo lui. Con 16 punti è il miglior realizzatore di serata con 4/9 da due, 2/4 da tre, 2/2 ai liberi, 2 rimbalzi e 1 palla recuperata e, ribadiamo, quando Lee attacca il ferro i risultati si vedono.
Gli altri. Per il resto nemmeno una vasca da bagno sarebbe stata sufficiente per fare canestro stasera. Le percentuali hanno condannato Brescia (33% da 2 punti; 19% da 3 punti) i cui big non si sono minimamente visti. Mitrou-Long ha giocato la sua peggiore partita con discutibili percentuali frutto di tiri spesso non-sense e soprattutto non è stato di supporto all’economia della squadra con le sue 8 palle perse sulle 15 totali di squadra e, ahimè, nessuna palla recuperata. I 12 punti finali a referto non riflettono l’andamento, decisamente poco incisivo, della guardia durante tutta la partita. Capita la giornata no, ma quando se ne prende atto si dovrebbe fare un passo indietro e mettersi al servizio della comunità, cosa che non è proprio successa stasera. L’accoglienza del pubblico di casa per ADV è stata positiva: anche Amedeo non è riuscito ad aiutare Brescia ad invertire il trend di una serataccia. Purtroppo è stato marcato in modo asfissiante per tutto il tempo e da solo non ce l’ha proprio fatta a smarcarsi al momento giusto nel posto giusto. Autore di 13 punti soffertissimi e sempre sotto pressione, il figlio di Carlo è stato tra le grandi delusioni di serata.

Fallosi e fallaci. Si doveva ridurre il numero di falli. Macchè: Moss, Mitrou-Long, Cobbins, Petrucelli già nel primo quarto erano carichi di 2 e 3 falli. Petrucelli è uscito ancora per 5 falli e con zero punti a referto (deve ritrovare un po’ di self-control l’italo-americano). Si pensava ad un inizio un po’ contratto dei biancoblu e più frizzante dei biancorossi, in realtà i bresciani sono andati proprio a farfalle e i biancorossi hanno iniziato a festeggiare San Prospero anticipatamente. Troppo timidi tutti i tentativi di Brescia, che poteva continuare a fare bene sulla difesa press a tutto campo che ha fruttato il -6 ad un certo punto grazie anche a qualche piccolo tentativo di Tommy Laquintana. Ma è stato un fuoco di paglia. Ci ha provato anche coach Magro a smuovere i suoi prendendo addirittura un tecnico, ma non è stato sufficiente.

I Nazionali… degli altri. L’imponente lituano Olisevicius è stato il miglior realizzatore con 18 punti finali: si è meritato così la prima chiamata con la maglia della sua Nazionale. Bene anche Thompson con 17 punti, ingestibile dai biancoblu. E ancora Diouf praticamente perfetto coi suoi 8 punti (3/3 da due, 2/2 ai liberi e 5 rimbalzi) si è fatto ben sentire da sotto. D’altra parte un Cianciarini ancora molto solido ha dato il suo ritmo ai compagni dirigendoli ottimamente anche nei momenti di minore lucidità.
Tutto da rifare quindi. Ora la sosta. Con un tredicesimo posto in classifica (su sedici) con soli 2 punti di vantaggio sulle ultime due: Fortitudo Bologna e Pesaro, che ha espugnato Cremona. Meditate gente, meditate.