MENETTI: “AKELE ASSENZA CHE VALE DOPPIO. VOGLIAMO SMORZARE LA VOGLIA DI GRANDEZZA DELLA GERMANI”

Il coach di Treviso: “Dovremo scendere in campo con la stessa voglia e concentrazione messe in Coppa nonostante le assenze. Brescia punta ad essere una protagonista del campionato”

Treviso. Coach Max Menetti sottolinea il buon livello di umore dei suoi nonostante le assenze importanti. Dimsa e Sims sono recuperati. Russell in défaillance da influenza stagionale, ma nella gara con la Germani ci sarà. Nicola Akele sarà assente ancora per un po’.

Coach come è lo stato di salute della squadra?

Dimsa è rientrato a Natale allenandosi per quaranta minuti in modo da smaltire le tossine dell’influenza ma abbiamo temporaneamente perso Dewayne Russel sempre influenzato: conto di averlo a disposizione per la partita. Siamo tamponati giornalmente. Anche Sims è rientrato. Fino ad indicazioni diverse si va avanti a preparare la partita. Con tutto rispetto per Brescia, noi abbiamo un’assenza che vale due o tre giocatori. Nicola Akele è diventato il nostro uomo ovunque e non averlo è veramente indicativo per noi. Sarà una partita difficile ma l’obiettivo della Nutribullet è una vittoria che premierebbe il buon lavoro svolto nelle ultime due settimane”.

Brescia, come diceva è in crescita, e sicuramente vi impegnerà…

“Sì confermo, come del resto tutte le altre partite poiché in questo campionato partite che non impegnano purtroppo non ce ne sono. Come club Brescia ambisce ad essere una grande ed è una squadra con grande talento. Nella partita giocata con Cremona, peraltro chiusa con due quarti e mezzo, ha annichilito l’avversario. La Vanoli non è riuscita nemmeno ad entrare in campo. Al di là di tutto, hanno personalità come quella di Amedeo che conosco bene ed è diventato il loro lucky player. Inoltre hanno anche diverse esperienze europee con Moss, Gabriel, Burns. Una squadra completa in tutti i ruoli e con grande talento. Il nostro compito sarà quello di smorzare un po’ le loro ambizioni di grandezza, puntando dritti alla vittoria”.

Brescia è ambiziosa e ha una gran voglia di agganciare il treno delle Final Eight dopo essere partita male in campionato. Si può dire che questo è una sorta di spareggio tra voi?

“Penso che tutte le partite delle ultime tre giornate saranno spareggi per le Final Eight. Mancano tre gare e sono tantissime soprattutto in funzione di un arrivo in gruppo dove sarà importante anche la differenza canestri per cui non conta solo vincere o perdere ma anche e soprattutto come lo si fa. A parte Milano e Bologna che hanno già staccato il biglietto tutto il resto è uno spareggio per entrarci”

E in mezzo avete anche il play-in di Coppa...

“E per fortuna, questo è molto bello. Siamo dei privilegiati e siamo gli unici ad essere rimasti in Champions League. Ben venga la Coppa visto che l’unico momento di appannamento che abbiamo avuto è stato proprio quello in cui ci siamo fermati e non c’era. Ci teniamo particolarmente perché abbiamo tanto sudato per arrivarci e ci siamo arrivati egregiamente per cui la Coppa dci ha dato tante consapevolezze più che problematiche”.

Brescia è una squadra ostica che sta risalendo e voi avete dimostrato di saper fare a meno anche di certe assenze. Questo vi conforta in prospettiva delle prossime gare importanti?

“Certamente mi conforta anche se penso che faccia parte delle caratteristiche di una squadra che vuole rimanere ad un certo livello la mentalità di giocare addirittura meglio quando ci sono delle assenze importanti. E’ la mentalità da grande squadra. Questo ho cercato sempre di trasmetterlo ai ragazzi. La stessa capacità l’abbiamo avuta in campo con Brindisi con cui anche se abbiamo perso non è stato perché era assente qualcuno. Questo è successo anche con l’Aek Atene. Nel breve si può giocare anche in sei. Abbiamo anche tutti i nostri giovani pronti semmai. Se seguiamo sempre di più questa mentalità, creando grandi partite, saremo vincenti. Anche avere tanto pubblico ci sorprende e ci fa molto piacere oltre che esserci d’aiuto”.

Mascherine FFP2 e grande tifo allora….

“Assolutamente sì. Tanto pubblico che tifa e poi dal cono della mascherina sembra che si senta anche di più!”.