”Partita da play off. Avevamo iniziato male, dopo l’intervallo abbiamo iniziato a difendere su Echodas. E pensare che a inizio stagione c’era chi diceva che non avevamo un pivot…”
Venezia. Alessandro Magro sa che questa è una vittoria da record e speciale per tutta una serie di motivi. Non vuole però sembrare troppo altezzoso in casa d’altri.
Quale l’impressione di questa partita?
“L’abbiamo iniziata col freno a mano tirato concedendo tanto con episodi che ci hanno punito; una partita di grande intensità al livello di una gara di play off; è stata un’ altra prestazione molto solida con 7 partite vinte sulle ultime otto giocate di cui sei consecutive. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché hanno dato segnali di grande spirito di sacrificio quando, in svantaggio di nove punti, siamo rientrati e abbiamo recuperato subito all’inizio del terzo quarto. Abbiamo giocato un’altra partita di assoluto livello e ora dovremo goderci la vittoria; continuiamo il nostro momento positivo (i giocatori hanno festeggiato sapendo il grande valore dell’avversario e il valore di questa vittoria) ma dobbiamo rimanere una squadra operaia, con giocatori di grande talento – e stasera oltre a Laquintana che ha fatto una partita incredibile quando è entrato nel momento più difficile per noi dando una grande scossa alla squadra anche Petrucelli, Cobbins, Kenny Gabriel difensivamente, David Moss e a rotazione tutti quelli che sono entrati hanno dato il loro contributo- oltre alla nostra coppia di realizzatori Della Valle e Mitrou-Long che hanno fatto in due quasi 50 dei 93 punti. E’ una squadra che ama sacrificarsi insieme quindi se avremo l’umiltà di rimanere con i piedi per terra, credo che questa squadra abbia la capacità e di regalare gioia ai tifosi e soddisfazione a tutti”
Dicevi che questa società non aveva mai vinto al Taliercio; era un’altra società è vero ma molti dei tifosi di oggi sono anche i tifosi di allora ed era dal 1987 che non si vinceva a Venezia. C’era da aggiornare una foto e l’avete fatto giusto?
“Avevo cinque anni praticamente quando la società vinse l’ultima volta a Venezia!” , “è un momento particolare, niente è scontato, la vita ti dà e ti toglie e ora siamo sì fortunati a vivere questo momento felice ma credo che sia anche frutto del sacrificio e del lavoro fatto perché di fatto la vita non ti regala mai niente e vogliamo godercelo questo momento. Aggiornare un record con sei vittorie consecutive, ci fa godere ancora di più questa momento. La prossima sfida sarà altrettanto difficile al Paladozza con la Fortitudo. D’altra parte sono sicuro che Venezia quando recupererà tutti igiocatori sarà la vera mina vagante e quindi vincere qui è fondamentale. Siamo 2-0 con Venezia, dovremmo essere terzi in classifica ma dobbiamo aspettare i risultati di altre partite. Ci godiamo semplicemente il momento cercando di essere il più umili possibile”
Avevi detto in vigilia che difficilmente sareste riusciti a ripetere la vittoria di Treviso. Numeri alla mano non ci siete andato lontanissimi, ma soprattutto l’impatto della partita ha dimostrato che contro qualsiasi avversario riuscite ad esprimervi per quaranta minuti.
“Rispetto a Treviso era una partita che mi aspettavo molto diversa; tatticamente questa era una partita difficile, De Raffaele ha cambiato molte volte faccia per cui era anche difficile prevederne la tattica di gara. Ha spostato diversi giocatori, ha giocato con Brooks da cinque e con Echodas da quattro; non era facile decifrare la partita e in campo siamo stati bravi a farlo; ci siamo allenati su questo e la squadra ha risposto abbastanza bene su tutte le situazioni sapendo che a questo livello ci possono essere”
Mauro Ferrari ci teneva particolarmente a Venezia. Ha già chiamato?
“Ho ricevuto una chiamata sul telefonino, ma non ho ancora visto chi fosse: o mia moglie o Mauro Ferrari… Al di là di Venezia, Mauro Ferrari è sicuramente contento di questo momento. Mi dispiace che per motivi di lavoro non sia potuto essere al palazzetto perché sarebbe stato bello condividere questa vittoria anche con lui, ma ci sarà modo di farlo al nostro ritorno. E siccome la vita dà e toglie, quando prendi il pullmann e hai vinto, la trasferta risulta sempre più piacevole”
Si ipotizzava, qualche tempo fa di poter avere un terzo violino all’interno di questa squadra: ogni domenica ne state avendo uno diverso, oggi è stato il turno di Cobbins…
“ All’inizio dell’anno ci hanno detto che mancava un centro, che può essere vero, ma a prescindere dal terzo violino, tutto parte dai nostri due migliori giocatori, come è giusto che sia. Però si vede che questa squadra ci tiene a giocare insieme e a scoprirsi partita dopo partita. Stasera, rispetto ad altre volte, per esempio, Chris Burns è riuscito a dare tantissima energia, ma non ha trovato punti con grande facilità. Mike l’ha fatto meglio e per questo ha finito la partita in campo. Ma devo ringraziare tutti i miei ragazzi per quanto ci tengono e quando loro riescono a portare in campo ciò che l’allenatore pensa è perfetto ma “it’s a player’s game”, in campo ci vanno i giocatori e lo fanno con piacere e i risultati si vedono”.
Restando su Cobbins, sembrava una partita impossibile all’inizio per come anche aveva iniziato Echodas. E’ stato invece bravo a cercare dei miss match, sei d’accordo? Inoltre la zona che avete fatto ha dato proprio l’idea che fosse molto compatta…
“La partita è stata molto dura e maschia, con grandi contatti e grande intensità. Echodas ci ha fatto male all’inizio, e durante l’intervallo quando ho chiesto ai giocatori se pensavano di marcarlo o avessero bisogno di aiut: hanno risposto che ci avrebbero pensato loro, atteggiamento che ti fa capire che tipo di orgoglio possano avere e questa è sicuramente stata una prova positiva anche a livello difensivo”