ANTIMO MARTINO: “NON ABBIAMO FATTO CIO’ CHE AVEVAMO PREPARATO. MITROU-LONG DETERMINANTE”

Bologna. Il coach della Fortitudo ammette i limiti del proprio roster in questa gara ma sprona anche i suoi giocatori a cercare di lavorare duro ed essere più maliziosi.

“Chiaramente nell’analizzare questa partita non si può che scindere quanto fatto nei primi 15’, molto male, e nei minuti successivi. Assolutamente non in linea con quello che avremmo dovuto fare, poi grande sforzo per arrivare a -2 e altra capacità di mantenere il contatto con Brescia fino ai minuti finali. Lì c’è stato qualche episodio fortuito, oltre alle giocate di Mitrou-Long determinanti per la sua squadra. Resta il rammarico per aver iniziato la partita in quel modo, e aver dovuto spendere tante energie, anche nervose, per rientrare. Dobbiamo continuare a lavorare, cercando di sistemare alcune cose, aumentando la malizia perché abbiamo concesso canestri evitabilissimi. E quando questo capita, poi, dovresti essere perfetto. Serve maggiore concentrazione, cattiveria agonistica: abbiamo limiti difensivi e atletici, e per questo servirebbe la perfezione in altri campi. In alcuni momenti forse siamo stati anche troppo aggressivi, bucando e concedendo penetrazioni. Poi è stata positiva la reazione, contro una Brescia che ha squadra ben strutturata e atletica, che gioca duro e che ha individualità importanti”.

Feldeine come sta?

“Voglio parlare con i dottori, penso abbia avuto un fastidio all’altra gamba. Lo avevamo preso per aiutarci, ma anche qui ci sono situazioni sfortunate all’interno di un momento non bello, con nostre responsabilità”.

E adesso su cosa bisogna puntare per cercare di allontanarsi dalla zona retrocessione?

“Ora ripartiamo dai 15’ di oggi, quando abbiamo iniziato a giocare con presenza, capendo che a questo livello non si devono regalare nemmeno due minuti. Durham per esempio non è in un buon momento, penso fatichi con il nuovo assetto e con difese avversarie che contro di lui fanno scelte ben precise costringendolo a cambiare il suo gioco. Ora serve che faccia un step per perdere meno palloni e dare ritmo alla squadra; oggi oggettivamente non è stato lucido, prima di crescere nel secondo tempo. Lo supporteremo, cercando di fargli capire alcune cose, in particolare adeguarsi a quanto le difese avversarie gli propongono”.