”Sono reduce da alcune partite non positive, sento la responsabilità. Vogliamo difendere il terzo posto, ma anche andare oltre. Rispetto ai campionati americani qui c’è molto più equilibrio. Prego perchè finisca la guerra in Ucraina, è un tema che mi tocca molto”
Brescia. In un’intervista rilasciata in esclusiva al nostro direttore Cristiano Tognoli, e trasmessa questo mercoledì sera nella trasmissione ”Basket Time 2.0”, il play-guardia della Germani Nazareth Mitrou Long ha parlato di presente e futuro regalando più di un titolo.
Dimenticata la Coppa Italia? C’è ancora un po’ di rammarico, vorresti rigiocare la semifinale con Milano?
”Non c’è frustrazione o delusione come invece subito dopo la partita. Abbiamo davanti ancora tante partite. Sento la responsabilità di come è andata quella gara, ma si va avanti”.
Come spieghi il tuo momento di calo: sono gli avversari che ti hanno preso le misure o è un tuo calo fisiologico?
“Ci sono un paio di cose da sistemare: le squadre hanno cambiato il modo di marcarmi, ma io devo capire che se non posso tirare è giusto che scarichi il pallone sui miei compagni. Sono accadute alcune cose che non voglio menzionare perchè non sono così importanti che hanno condizionato alcune mie prestazioni, ma adesso voglio rifarmi subito e tornare quello di prima per superare un momento poco felice”.
Ora l’obiettivo con la squadra è difendere a tutti i costi il terzo posto in classifica?
”Assolutamente. Abbiamo il potenziale per tenere questa posizione, ma non solo: vogliamo giocare i play off e provare a diventare campioni. In fin dei conti la gara con Milano, che abbiamo perso di poco, ha messo in mostra quello che valiamo e dove possiamo arrivare”.
Ti hanno parlato del palasport di Brindisi? E’ molto caldo ed è difficile vincere, anche se Brescia in passato è già riuscita a raccogliere tutto il bottino…
”Sì, mi hanno parlato di quell’arena e la squadra è forte. Ci gioca Alessandro Gentile un grande campione. Siamo in un campionato dove ogni squadra è aggressiva e competitiva, come abbiamo visto anche con la Fortitudo Bologna e il suo pubblico. Non sarà facile, ma possiamo vincere a Brindisi”.
Mauro Ferrari in una recente puntata di ”Basket Time 2.0” ha detto che faranno il possibile per tenerti a Brescia e che secondo lui tu hai bisogno di restare ancora un anno con la ”cura Germani” per poi spiccare il salto verso un club di Eurolega. Che ne pensi?
”Mauro Ferrari è una grande persona, un esempio da seguire. Alcune volte ce lo ritroviamo al palasport senza aspettarcelo ed è bello vederlo al nostro fianco. Rispetto molto l’uomo che è e il suo pensiero. Brescia per me è già una seconda casa. In questo momento non mi interessa pensare ad altre piazze, io qui mi trovo bene e così la mia famiglia. Mauro Ferrari è un uomo di successo, una figura imprenditoriale di spicco e rappresenta tanto per tutta la città. Aspetto l’estate per trovare un accordo anche in vista della prossima stagione, la mia speranza e il mio desiderio sono quelli di rimanere qui”.
Come stai vivendo il drammatico momento della guerra in Ucraina? Ne parlate in spogliatoio?
”Innanzitutto ringrazio per la domanda perchè ci tengo a parlarne. Mi tocca molto questo argomento. Fuori dallo sport quello che è davvero importante è la vita. Non voglio offendere nessuno, ma non mi spiego come sia possibile che non si possa trovare una soluzione: non esiste nulla che non si possa negoziare senza arrivare alla morte, alla cattiveria, alla guerra. Continuo a pregare per chi sta morendo, sperando che questa brutta situazione finisca. Anche i miei compagni sono sensibili alla questione e ne parliamo praticamente ogni giorno”.
Hai visto l’Italia di Della Valle?
”Si. Mi è piaciuta molto la gara di Bologna con l’Islanda. Amedeo è l’Mvp di questa Lega e si sta dimostrando un giocatore tutt’altro che egoista, anche in Nazionale. Ho visto una squadra che lotta per rappresentare al meglio il proprio paese, che ha giocato insieme. Mi sono piaciuti molto Michele Vitali e Pajola”.
Che differenze hai trovato tra l’Nba o comunque i campionati americani e l’Europa?
”Guardo quando posso sia l’Eurolega che l’Eurocup e ovviamente le partite del nostro campionato. In America sai bene chi sono le squadre che stanno al vertice e quelle di bassa classifica mentre qui è diverso perchè tutte possono vincere con tutte, c’è molto più equilibrio”.