”La forza di questo gruppo è quella di non demoralizzarsi mai. Magro è una delle persone più preparate tra quelle che ho conosciuto nel mondo della pallacanestro”
Omegna. A luglio compirà 37 anni, ma Franko Bushati la spiega ancora in serie B, a Omegna. Il record man di presenze con la maglia di Brescia, alias il Cobra, analizza per Bresciacanestro.com parallelismi e differenze tra la squadra che, con lui nel roster, nel 2017 iniziò con 9 vittorie consecutive e quella di adesso che ha eguagliato il record e domenica nella gara contro Treviso al PalaLeonessa (ore 18.30) cercherà di batterlo.
Cosa vedi di simile?
“Al di là delle nove vittorie consecutive, le due squadre hanno in comune Magro, Moss e Moore. A livello di gioco sono due team strutturati molto diversamente: conosco il primo gruppo per averlo vissuto e non il secondo, ma si vede che stanno bene insieme come era anche per noi. Per fare un filotto di questo genere occorre che ci sia grande feeling tra tutti”.

Quali erano le caratteristiche principali di quella squadra rispetto a questa?
”Avevamo Vitali come playmaker, che aveva la capacità di mettere in ritmo la squadra e dare la palla a colui che in quel momento riteneva essere l’uomo giusto per riceverla. Landry era qualcosa di fenomenale e poi a livello difensivo facevamo benissimo una 3-2 match-up, che negli anni altre squadre hanno provato a rifare, ma solo Venezia c’è riuscita. Quando gli avversari dovevano attaccarci andavano veramente in difficoltà”.
Con sei punti di vantaggio sulle dirette concorrenti a nove giornate dalle fine, pensi che sia ormai la Germani la grande favorita per chiudere al terzo posto?
“Direi proprio di sì. Quando l’ho vista giocare ne ho sempre tratto una bella impressione: è molto solida, con una presa di coscienza dei loro punti di forza. Stanno andando come un treno ed essendo rimasto un tifoso sono molto contento. Hanno una grande forza, che è quella di non demoralizzarsi mai ed è grazie a questo che sono riusciti a rialzarsi dopo una brutta partenza. Hanno sempre avuto fiducia nei propri mezzi e con il lavoro di Magro, una delle persone più preparate che abbia mai conosciuto nel mondo della pallacanestro, appena si sono tolti la scimmia dalla spalla sono riusciti a portare anche in partita il grande lavoro che fanno durante la settimana”.
