MAGRO: “VITTORIA SPECIALE PER IL RECORD E PER I MIEI GENITORI IN TRIBUNA PER LA PRIMA VOLTA. IL TERZO POSTO? ANCORA 5 VITTORIE, MA FORSE NE BASTERANNO MENO”

”Ingiusto analizzare questa partita per via dei tanti problemi che ha Treviso. Mi aspettavo qualcosa di più all’inizio dopo il brutto approccio di Brindisi”

Brescia. Alessandro Magro si gode il momento storico, ma non manca di puntualizzare cosa non è andato secondo il suo punto di vista e concede l’onore delle armi a Treviso.

Soddisfatto di questa decima vittoria consecutiva?

“E’ stata una partita strana all’inizio, abbiamo creato buone situazioni, ma sbagliato canestri aperti e tiri liberi che non sbagliamo con così tanta frequenza. In difesa dovevamo mettere più pressione dall’inizio. Dopo l’approccio di Brindisi che non mi era piaciuto, mi aspettavo un passettino in avanti, che non ho visto del tutto. Treviso ha giocato fino alla fine, nonostante avesse perso Russell per infortunio dopo un quarto e mezzo. Ha dato minuti a giocatori giovani. E’ stata una partita seria da parte nostra, giocata fino alla fine come è giusto fare. Abbiamo dato 16’ a Eboua perché abbiamo bisogno di tutti per consolidare la terza posizione e farsi trovare pronti quando ci sarà da giocare nella post-season. E’ stata una giornata speciale perché c’erano i miei genitori a vedere la partita, ed è la prima volta, resa ancora più bella dalla celebrazione di fine gara”. 

Alessandro Magro e il suo vice Di Paolantonio

Quanto conta questo record?

“L’obiettivo è giocare bene e vincere, ma anche fare record è bello e lo è sapere che a questo record saranno accostati i nostri nomi. I ragazzi se lo meritano per come giocano. Difficile e ingiusto però analizzare questa gara per i problemi che ha avuto Treviso. Sono sicuro riusciranno a uscire da questo momentaccio”.

Cosa ti hanno detto i tuoi genitori?

“Erano commossi, mi hanno detto bravi, non sono di molte parole, è stato un momento inaspettato vederli qui”. 

Di queste dieci vittorie qual è stata quella chiave per fare il filotto?

“Al di là di quella di Brindisi ottenuta senza Della Valle, una vittoria che ci ha dato qualcosa in più penso sia stata quella a Venezia, ci ha fatto capire cosa potevamo essere”.

Eboua in quintetto è un messaggio a lui e a tutti gli altri?

“Non credo molto su chi parte, mi interessa chi finisce le partite. Dopo la pausa Eboua era tornato venerdì dalla nazionale, aveva perso contatto con la squadra e per questo era rimasto fuori con Brindisi. Oggi ha fatto bene. Spendo due parole per Parrillo, una persona eccezionale, un giocatore che ogni allenatore vorrebbe nel proprio roster. Il segnale a Eboua è che crediamo in lui, ha giocato una partita solida, c’è assoluta fiducia in lui”. 

Magro ha portato la Germani a un traguardo impensabile

Domenica la maglietta celebrativa può già… essere diventata vecchia?

“Abbiamo già dimostrato di poter giocare alla pari contro Milano, ma ora mi godo questo momento. All’Armani penserò da domani”

Quante vittorie servono per certificare il terzo posto?

“Dopo la pausa per le Nazionali chiesi ai ragazzi quante vittorie servivano e mi dissero sette su undici. Due le abbiamo fatte. Rimaniamo con l’idea di vincerne cinque, ma forse bastano meno”. 

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