Dopo quattordici vittorie consecutive, la Germani perde a Casale Monferrato con la Bertram. Avanti di 14, la squadra di Magro si scioglie subendo un parziale di 30-13 nel terzo quarto. Prestazione flop di Della Valle e Mitrou Long. Solo rinviata la festa per il terzo posto
Casale Monferrato. Dopo aver gustato, a tratti divorato, quattordici portate, la Germani si alza da tavola al momento del dolce. La torta, anzi la Tortona, rimane sullo stomaco. E’ indigesta. Brescia ci mette dapprima tanta panna poi la spiaccica per terra. In questi casi si tende a dire che prima o poi doveva succedere, e possiamo anche aggiungere che si tratta di una sconfitta che non fa male, ma chi se lo sarebbe mai aspettato dopo i primi due quarti di alto livello, giocati sul solito standard?

Da così a cosà. Dopo aver toccato anche il +14 per due volte (23-37 e 25-39) attorno al 15’, la squadra di Magro (ancora senza Cobbins, ma i piemontesi hanno dovuto rinunciare a Filloy) è andata spegnendosi, subendo un devastante 30-13 nel terzo quarto che ha di fatto indirizzato la partita. La proverbiale difesa biancoazzurra stavolta è scomparsa all’improvviso (solo 32 punti subiti nei primi 20’, ben 27 nei 6’ e 30” successivi), ma incassarne 81 in totale in casa della quarta in classifica non è certo un scandalo, va da sè allora che la chiave della mancata stia nel “tradimento” del duo Della Valle-Mitrou Long, nessuno dei due in grado di andare in doppia cifra. E per ADV è già la seconda partita consecutiva che succede. Non è bastato un Petrucelli da 19 punti, non può bastare che il miglior difensore diventi il miglior realizzatore per vincere una gara dal quoziente di difficoltà così alto. Certo è clamoroso che nel giro di soli dieci minuti la valutazione di squadra passi dal 52-26 per Brescia al 64-24 per Tortona, ma anche questo è il basket. Si sapeva che Wright, Macura, Sanders e Daum sarebbero stati i giocatori più pericolosi, ma non è bastato per riuscire a bloccarli. La Germani ha preso 6 rimbalzi in più, ma ha anche scialato 18 palloni.

Il punto. Faremmo la firma per perdere una partita ogni quattordici. E’ successo, doveva succedere. La contemporanea vittoria di Milano chiude ogni sogno (utopia?) di secondo posto. Sabato al PalaLeonessa “basterà” battere Reggio Emilia per mettere la ceralacca al terzo, che resta un traguardo pazzesco. Adesso però non parlateci più, almeno per un po’, della Bertram Tortona. L’unica squadra, finora, a battere per due volte su due in campionato la Germani più bella di sempre.
