MAGRO: ”BROWN ENTRA IN PUNTA DI PIEDI. NON L’ABBIAMO PRESO PER VINCERE LO SCUDETTO, MA PER CONTINUARE A CAVALCARE L’ANNATA”

“Sta già lavorando per non rovinare quanto di buono abbiamo fatto anche senza di lui. Da qui a Cremona non cambierà nulla poi proveremo a cavalcare caratteristiche che ci mancavano prima dell’arrivo di John. Ora c’è tanta carne al fuoco, l’importante è non bruciarla”

San Zeno. Alessandro Magro, in conferenza stampa, ha parlato di John Brown e di come ha intenzione d’inserirlo in una squadra che va alla perfezione.

La scheda. “E’ sicuramente un giocatore che ci dà l’ennesima occasione in una stagione in cui le cose stanno andando decisamente bene. Ha caratteristiche che si integrano al meglio per il nostro modo di essere squadra. Dicevano che era piccolo per fare il 5, che aveva poco tiro per fare il 4, è sempre stato capace di migliorare e far rendere al meglio anche i compagni nelle squadre in cui ha militato, battendo un record di Ginobili. Questo non è un ingaggio di fine stagione, lui non è un giocatore che arriva in una squadra che ha estremo bisogno di raggiungere un obiettivo. Entra in una squadra dove ci sono gerarchie definite, ma sono sicuro che ci darà una grossa mano. Il campionato italiano ti fa fare 30 partite in nove mesi e potenzialmente 17 in un mese con i play off: non potevamo sapere quale sarà il nostro livello nella post season, ora sappiamo che con uno come lui avremo la possibilità di avere sempre copertura su due o tre ruoli. A inizio stagione si diceva quanti pochi tiri prendesse Gabriel, nell’ultima partita ne ha fatti 12, si diceva che Cobbins era poco coinvolto e ora vedete quanto ci manca. Un giocatore come John serve per tenere alto il livello”.

Il personaggio. ”John Brown è arrivato in punta di piedi, sta provando a giocare per non rovinare quanto di buono abbiamo fatto in questi mesi. Non abbiamo preso lui perchè vogliamo vincere lo scudetto, ma perchè vogliamo cavalcare la stagione fino in fondo, viste anche le condizioni di Cobbins, per continuare a giocare la nostra pallacanestro. La nostra idea è che lui capisca in fretta quali sono i nostri punti di forza per entrare prima possibile nei meccanismi. I miei assistenti dicono che vado troppo nel metaverso, a me piace sperimentare, ma ora è giusto che sia John a capire come giochiamo. Da qui a Cremona non cambierà nulla, dalla prossima settimana proveremo a cavalcare caratteristiche che prima di lui non avevamo. John è un giocatore di valore assoluto, ma dobbiamo sfruttare le caratteristiche che ha per incastrarlo al meglio”.

Gli scenari. Chi sarà l’escluso per fargli posto? Tutti e sette gli americani sono i possibili esclusi. Se John fosse arrivato a dicembre, non giocando le Coppe, ci sta che qualcuno si fosse sentito escluso. Ora possiamo gestire le energie. Sceglieremo in base alle condizioni fisiche o alla struttura dell’avversaria. E’ stato bello e contagioso il pubblico domenica, un’arma in più per noi, è stato bello vedere Brown che ha esultato al primo dei sei canestri da tre di Gabriel. John non è stato contento del suo primo allenamento, ma quando ha schiacciato in alley hoop, Mitrou Long gli ha urlato “welcome to the party”. Gli avevo spedito qualche video delle nostre partite per iniziare a fargli capire il sistema sia offensivo che difensivo, lui mi ha fatto delle domande perchè ha caratteristiche ben precise. Se ha rubato 67 palloni in una stagione non terminata di Eurolega, è perchè ha peculiarità precise. Gli abbiamo messo Jenkins vicino durante la partita con Reggio Emilia affinchè potesse capire in tempo reale quello che facciamo, oggi in allenamento gli abbiamo messo a fianco Cobbins che giocherà nel suo ruolo. Così come ad Amedeo e Naz consentiamo qualche licenza in più durante le partite, altrettanto sarà anche per lui. Cosa posso apportare di nuovo? Gli allenatori possono fare solo danni, io ne posso fare tanti… Brown difensivamente sa tenere gli esterni come i lunghi e questo apre un altro capitolo del libro che aveva la polvere e che non era ancora stato aperto. L’importante è non incartarsi, anche perchè sappiamo che abbiamo solo tre partite per sperimentare. Non sono mai stato bravo nelle partenze, vediamo… Avere contemporaneamente in campo lui, Petrucelli e Cobbins ci darà ancora più difesa, rimbalzi e con Gabriel che apre il campo con il tiro da 3 un’arma importante. C’è tanta carne al fuoco, l’importante è non bruciarla”. 

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