“Una partita che contava il giusto quella di stasera. Pensando a settembre, ciò che conta è quello che si è riusciti a fare. La mia poesia preferita è “Itaca” e quindi ciò che conta è avere un obiettivo in testa dando valore al percorso. Non vedo l’ora di essere alla prima di play off in casa con un’onda biancoblù a sostenerci”
Brescia. Alessandro Magro elogia i suoi giocatori e il suo staff dopo il nuovo record del club: la ventunesima vittoria. “L’importante- sottolinea- è il valore che si dà al percorso e questa squadra ha questa prerogativa. E’ stata un’altra giornata incredibile di fronte al nostro pubblico che è a sua volta incredibile e continuo a ringraziare per il sostegno. Questa partita contava il giusto. Contava tanto se si pensa a tutto ciò che è stato fatto. Ora la squadra si prende una pausa di due giorni poi non ci saranno più pause. Ventuno vittorie in campionato sono un bel traguardo, con questa sicurezza e voglia di performare insieme, con la volontà di sacrificarsi e cercare di raggiungere gli obiettivi insieme. Ora l’obiettivo è quello di non fermarsi e poi testa ai play off a prescindere dall’avversario che ci sarà. Volevamo congedarci con un’altra bella vittoria e raggiungere un altro record storico per il club. Mi prendo la responsabilità del primo tempo perché in settimana abbiamo provato qualcosa di diverso. Varese è una squadra che tira tanto da tre punti e volevamo cercare di avere un po’ più di solidità sul pick&roll, ma siamo un po’ indietro sui meccanismi. Si poteva sicuramente fare meglio. Poi abbiamo deciso di tornare ai vecchi canoni e loro hanno segnato solo 22 punti nel secondo tempo. Abbiamo fatto una prova difensiva molto importante contro una squadra che sa far male, aprendo molto l’area e dando molto spazio agli esterni. Abbiamo difeso molto bene sul miglior marcatore del campionato Keene“.
Pensare alla sconfitta di Varese nel match di andata ora cosa ti crea?
“Tutti sanno che la mia poesia di riferimento è “Itaca”. Quindi avere un obiettivo in testa dando valore al percorso è il concetto. Ho cercato sempre di trasmettere questi valori e non sempre ci sono riuscito nella mia carriera; con questa squadra invece ce l’ho fatta. Sono orgoglioso soprattutto per il valore che si può dare a tutto ciò che si è fatto e nelle difficoltà, partendo con uno staff nuovo, un ufficio quasi completamente nuovo; se si vuole dare un senso al lavoro questo record non è fine a se stesso. E’ frutto del lavoro di tutti perchè tutti hanno avuto modo di esprimere il proprio potenziale all’interno del gruppo e della struttura. La squadra gioca in quel modo perché ognuno ha determinate caratteristiche, ma grazie anche alla capacità di fare un passo indietro e lottare insieme. La cosa che mi rende più orgoglioso è guardare come partecipa alla partita la panchina. Celebrare le performance degli altri quando non si è in campo vuol dire che questa squadra ci tiene a lottare insieme e vincere insieme. I complimenti vanno al mio staff e al gruppo dei miei atleti che mi permette di allenarli”.
Per John Brown III prestazione in crescendo?
“L’ho visto sicuramente più inserito rispetto a domenica scorsa, anche se ha bisogno ancora di tempo. Oggi ha avuto un plus/minus di 26, è tantissimo. John, anche nei dati non classici del tabellino, è un giocatore che si fa sempre sentire, deve ancora entrare nei nostri meccanismi difensivi, fa ancora un po’ fatica a capire quali sono i nostri modi di ruotare soprattutto difensivamente e non è un caso, permettetemi una nota, che un giocatore ritrovato sia Mike Cobbins: ha fatto uan partita eccellente ed è stato l’anima del cambio di passo difensivo. Abbiamo ancora dieci giorni per mettere in campo John; stasera ha giocato praticamente solo da cinque. Ci siamo guadagnati la possibilità di fare degli esperimenti; per John Brown credo che inserirsi in un gruppo così sia semplice e facile se hai l’atteggiamento che ha lui”.
Due parole su Mobio , un giovane che entra e fa canestro è anche un segnale per tutto il gruppo?
“Sicuramente ha anche una bella faccia tosta e un grande senso del canestro. Battute a parte, siamo felici per lui. La squadra ha cercato di inserirlo. Questo è un gruppo in cui ci sono delle persone che hanno dei valori che vanno al di là dell’aspetto tecnico-tattico e se abbiamo fatto tante vittorie è anche per questo motivo”.
Nelle ultime partite hai giocato contro una squadra già retrocessa (la Vanoli) e una ostica che ha provato a raggiungere i play off (Varese), la settimana prossima c’è la capolista (Virtus Bologna). A cosa servirà questo match?
“Se potessi la partita della settimana prossima non la farei, francamente non vedo l’ora di giocare i play off. Mi interessa avere giorni di allenamento per cercare di inserire John Brown ancora di più nei nostri meccanismi di gioco. Ho la fortuna di allenare un gruppo che sa sacrificarsi e francamente non vedo l’ora di giocare la prima partita di play off in casa con la nostra onda biancoblù”.