MAGRO: ”CON SASSARI LE CHIAVI POSSONO ESSERE IL FATTORE CAMPO E LA NOSTRA VOGLIA DI CONTINUARE A DIVERTIRCI”

”I premi individuali che abbiamo vinto sono merito del gruppo, ora vogliamo aiutare Petrucelli e Brown a far vedere chi sono davvero i migliori difensori del campionato. Ogni possesso ora può essere determinante, ma dobbiamo viverlo senza isterismi”

San Zeno. Alessandro Magro fotografa il match di domani sera che darà il via ai play off scudetto per la Germani impegnata alle 20.45 al PalaLeonessa contro il Banco di Sardegna Sassari. 

Coach, finalmente ci siamo?

“Sì, decisamente. Le ultime partite senza nulla in palio hanno tolto un po’ di intensità e di spessore mentale che però ho ritrovato in questa ultima settimana di allenamenti. Abbiamo avuto una settimana lunga per preparare questa serie, non vediamo l’ora di scendere in campo. Abbiamo sviscerato tutti i temi tecnico-tattici. E’ insindacabile che inizi un nuovo campionato. Il fattore campo farà la differenza: come per noi sarà difficile andare a giocare al PalaSerradimigni, per loro sarà dura venire a giocare al PalaLeonessa. Mi aspetto una grande risposta di pubblico. La conferenza di Marco De Benedetto ha fatto giustamente luce su quanto di importante è stato fatto in questa stagione, io mi concentro sulla sfida con Sassari. L’approccio rimarrà lo stesso delle 30 partite di regular season: saremo umili, ma consapevoli. Il fatto che la Dinamo abbia giocato fino in fondo con una posta in palio importante le ha permesso di restare sempre sul pezzo, sono una squadra che ha trovato una quadratura del cerchio quasi quanto noi. Hanno preso dei rischi a inizio stagione, le cose non sono andate benissimo, ma hanno saputo correggersi. Bucchi ha riportato con sè Robinson, Bilan e Kruslin sono top player che hanno alzato il livello. Si tratta di una squadra estremamente temibile. Noi dovremo approcciare al meglio perchè avremo di fronte il secondo miglior attacco del campionato, la terza squadra per assist, sono diventati più performanti nel tiro da 3 punti. Noi abbiamo fatto una regular season importante sia difensivamente che offensivamente. La nostra serie e quella tra Tortona e Venezia sono apertissime”. 

Come sta la Germani?

“Siamo consapevoli di quello che siamo, pronti ad affrontare una serie che sarà probabilmente lunga, la prima partita sarà già importante, ma entrare in una serie con l’aiuto del nostro pubblico è importante. Dobbiamo difendere forte, passarci la palla e giocare con il sorriso sulle labbra perchè se siamo arrivati fin qui è stato per la capacità e la voglia che abbiamo avuto di divertirci”.

Hai qualche ricordo particolare dei play off che hai già fatto?

“Mi è successo di perdere gara 1 o di non riuscire a vincere le prime due in trasferta eppure di riuscire a passare, parlo anche di Final Four di Eurolega. Questa è stata l’ultima settimana di allenamenti completi, da qui in avanti quello che si è seminato lo puoi raccogliere. Al massimo si potranno fare degli accorgimenti tecnico-tattici. Quello che mi dà tranquillità è come si è allenata la squadra, il che non significa che vinceremo sicuramente la serie con Sassari, ma c’è tanta voglia di iniziare a competere. Ora ogni possesso assume un’importanza fondamentale, ma non dobbiamo viverlo con isterismi. Abbiamo anche un giocatore in più che ci darà una mano. Sassari ha comunque undici giocatori che possono essere determinanti, giocatori esperti con un allenatore come Bucchi che ha affrontato tantissime partite di play off. La prima difesa sui blocchi darà il benvenuto in questo nuovo campionato”. 

C’è qualcosa che ti preoccupa?

“Aver creato un cuscinetto sul quarto posto, ma sapendo che non potevamo più andare a prendere Milano, ha fatto sì che nelle ultime settimane la squadra poteva allenarsi con il pilota automatico. L’ultima settimana però abbiamo fatto allenamenti molto intensi, più corti di prima proprio perchè serviva questo. La gara con la Virtus Bologna ha solo rovinato le statistiche, ma non è stata una partita come le altre. Gli ultimi giorni di allenamento però sono stati perfetti, vediamo se basta”. 

Chi resterà fuori tra gli stranieri?

“Abbiamo 12 giocatori veri, aspetto sempre l’ultima notte per le scelte. Chi rimarrà fuori non è bocciato così come chi sarà dentro non è per forza di cose promosso. Se saremo bravi le partite da giocare saranno ancora tante, ci servono tutti i giocatori sia stranieri che italiani. Potrebbero aspettarci 17 partite in un mese dopo averne giocate 30 in otto”. 

Vox populi dice che Petrucelli non ha fatto una buona settimana di allenamenti, confermi?

“Forse ci ha abituato a settimane migliori, ma non ha particolari problemi e domani sono sicuro che avrà le mani piene”. 

Cosa significa per te il premio di miglior allenatore della stagione?

“Ho avuto la fortuna di alzare i trofei con le giovanili e la prima squadra della Montepaschi Siena, con il tempo ti dimentichi di quello, ma non del percorso, dei valori, dei legami e delle esperienze. Io forse non sto nemmeno realizzando che al primo anno ho vinto il premio di coach of the year, che è anche una prima volta per questo club. Ho voluto con me De Benedetto in questa esperienza, Ferrari mi ha consentito di averlo qui e credo che il nostro patron sia felice e soddisfatto delle scommesse fatte e di come le ha vinte. Io e Marco volevamo lavorare in un determinato modo e ci siamo riusciti, a prescindere dai risultati. Ringrazio mia moglie e mia figlia perchè senza di loro non sarebbe stato possibile vincere il premio di miglior allenatore: vi assicuro che sopportarmi ogni giorno non è facile. Dedico a loro questo trofeo, ai miei genitori e a Mauro Ferrari”. 

Petrucelli è rimasto male nel non essere riuscito a vincere il premio di miglior difensore ?

“Anche Brown è rimasto male nel non aver vinto il premio per le palle recuperate in Eurolega per via della guerra. Così come il mio premio è merito anche del gruppo, cercheremo tutti insieme di aiutare Brown e Petrucelli a far vedere a tutti chi sono i migliori difensori del campionato”. 

Cosa colpisce nei dati di Sassari?

“Il numero di tiri piazzati a segno che metto Bendzius. Dicono che abbiamo solo Brown per difenderlo, vedremo se ci sono anche altri giocatori che possono impedirgli di mettere un alto numero di triple come fa di solito”. 

Mauro Ferrari s’inserisce nella conferenza stampa e si rivolge alla figlia di Alessandro Magro dicendole: “Devi dire a papà che abbiamo dei biglietti per andare domenica prossima a Gardaland…”. Il coach della Germani chiosa: “Quello della famiglia che più di tutti vuole andare a Gardaland sono io, l’importante è non andarci domenica perchè siamo usciti dalla serie”.