RESTA UNA STAGIONE TOP, LA SVOLTA AVER DATO FIDUCIA A TUTTI DOPO IL PESANTE KO DI REGGIO EMILIA

John Brown non era però il giocatore giusto. La proprietà saprà investire e operare per restare ai vertici

Game over!
La corazzata Germani si arena sulle spiagge della Sardegna.
Non entro in merito in questa singola partita ,ma nel bilancio di tutta la stagione cestistica della Pallacanestro Germani Brescia.
Tra Super Coppa e le prime tre giornate di campionato, direi che le prospettive di vedere una squadra che potesse arrivare ai playoff  non davano segnali di speranza, sfido chiunque a dire che la squadra ce l’avrebbe fatta.
Si tocca il fondo nella partita disputata a Reggio Emilia, dove si torna a casa con uno scarto di ben 19 punti 80-61.
Non tutti i mali vengono per nuocere, qui è stata la svolta, la squadra si é coesa e compattata, sicuramente anche andando contro agli ordini dettati dai piani alti, ma ci sta, chi, se non i giocatori sanno cosa serve per superare quelle situazioni? Sono sempre piú convinto che la pallacanestro sia uno sport solo per persone intelligenti, che coinvolge non solo i giocatori, ma tutto lo staff tecnico e il Management del club. Bravi, hanno saputo tutti stringere i denti senza toccare nessuna pedina della scacchiera. Quei giocatori, messi in discussione, inserendosi e una volta capite le dinamiche di gioco che la squadra doveva seguire, si sono rivelati ottimi acquisti vincenti. E’ vero che il livello della Pallacanestro italiana oggi non è dei piú alti, ma 14 vittorie consecutive sul campo sono sempre 14 e non vengono per caso. Terzi in classifica con 10 punti di vantaggio sulla quarta ,questo è il risultato della regular season. I playoff per una serie di avvenimenti, vede però la squadra fuori dalla lotta scudetto al primo turno. Si poteva fare qualche cosa di più? Certamente sì, gara 2 psicologicamente ha lasciato il segno, confermato in gara 3; non punto mai il dito contro nessuno anche perché  se guardo bene la mia mano, quando lo faccio altri tre puntano contro di me, ma cerco sempre la causa, e questo penso sia un neo che è passato in secondo piano. La mente guida il corpo! La buona volontà  da parte della proprietà di inserire un giocatore come John Brown III per alzare l’asticella forse non si é rivelata una mossa vincente, anzi alla luce dei fatti direi che non ne è valsa la pena per costo e rendimento. Il valore di questo giocatore non si discute, ma Brown non è il giocatore adatto per questa squadra, e questa squadra non è adatta per John Brown. Purtroppo come dicevo precedentemente il nostro cervello a volte ci gioca brutti scherzi, facendoci credere che una bottiglia di vino da 100€ debba essere per forza buona.
Vista la premessa iniziale che la cosa più importante era raggiungere la salvezza, direi che la stagione è da giudicare super positiva, l’intento del club era di riportare la gente al PalaLeonessa e penso che nelle ultime partite sia riuscita nel suo intento, d’altronde conoscendo il pubblico bresciano, non bastano le vittorie ,ci vuole empatia e coinvolgimento, che non possiamo sostituire con un semplice rinfresco; è una tela che va tessuta, negli anni, da chi conosce bene il territorio. Oggi si volta pagina, è tempo di bilanci e prospettive rivolte al futuro, specialmente ponendo l’interesse su chi resterà e chi dovrà andare, per quanto riguarda tutti i ruoli, giocatori, staff tecnico e dirigenti. La coppa non perdona, ci vogliono inserimenti finanziari e societari, anche perché se non giochi per fare la differenza è meglio stare a casa, risparmiando risorse finanziare, fisiche e mentali. Per finire, posso confermare che è stata una grande stagione oltre ogni aspettativa, difficile ripetersi, vedi Brindisi, ma sono piú che sicuro che la proprietà metterà in campo tutte le forze necessarie per poter mantenere la squadra ai livelli visti in questa ultima stagione.

Forza Brescia.