Nato cestisticamente nella palestra “Emiliani” dove la Lady della palla a spicchi aveva creato la Pallacanestro Brescia e accolto tanti giovani, il coach Sergio Scariolo ha voluto ricordarla in un messaggio rilasciato in esclusiva a Bresciacanestro.com
Brescia. Sergio Scariolo ha sempre indicato in Marisa Zanardelli una figura chiave per la sua carriera e nel giorno dell’addio alla pioniera del basket femminile bresciano, deceduta ad 84 anni, l’allenatore della Segafredo Virtus Bologna e della Nazionale spagnola ha lasciato a Bresciacanestro.com il ricordo della Lady della pallacanestro rosa di casa nostra:
“E’ un giorno triste, la scomparsa di Marisa è una brutta notizia per me. La metto nella top five delle persone che sono state decisive nella mia carriera di allenatore di pallacanestro. Arrivai alla palestra dell’Emiliani di Viale Europa che ero un bambino e immediatamente fui impattato da questa donna non tanto grande, ma dotata di una personalità, un carattere e una capacità organizzativa non comuni e allo stesso tempo di una grande capacità di empatizzare. Aveva il sorriso e sapeva allo stesso tempo sempre cosa dire ai ragazzini, sapeva parlare ai bambini del mini-basket come agli uomini di 2 metri o alle professioniste o semi professioniste della squadra femminile. E’ stata veramente una bellissima figura di dirigente sportivo, era una persona che trasmetteva la passione per la pallacanestro in tutti i momenti e personalmente mi ha dato tanto sia per poter iniziare la mia carriera sia per farmi sentire il suo affetto in tanti momenti anche a distanza oppure quando abbiamo avuto l’occasione di ritrovarci in una rimpatriata di qualche anno fa a Brescia dove ci riunimmo un po’ tutti o buona parte degli ex. Oggi sono triste, Marisa – conclude Sergio Scariolo – la penso tutte le volte che mi vengono in mente le persone che sono state decisive nel fare di me una persona della pallacanestro e la pongo molto in alto tra queste. Mando un abbraccio grande alla sua famiglia, ma anche a tutta la famiglia della vecchia Pejo che oggi sarà altrettanto e anche più triste di me”.