“Senza Akele e Laquintana, a riposo precauzionale, rotazioni forzate. Squadra disposta a sacrificarsi. Spunti dai quali ripartire”
Lucca. Alessandro Magro, dopo la sconfitta con la Virtus Bologna, valuta positivamente i passi avanti rispetto al Trofeo Ferrari e ci tiene a sottolineare la prestazione del giovane Tanfoglio che ha saputo stare in campo contro una squadra di Eurolega con personalità giocando 17 minuti di lucidità e qualità difensiva : “Torniamo a casa con due sconfitte, che non fanno mai piacere, ma con tantissimi spunti da cui ripartire. Abbiamo sperimentato molto giocando, come già a Pisogne, con i due centri insieme ottenendo un risultato positivo che ha coinciso con il momento in cui abbiamo recuperato di più rientrando in partita. Senza Akele e Laquintana, e con altri giocatori non ancora disponibili, abbiamo dovuto forzare e ridurre le rotazioni con minutaggi consecutivi. Questo ci ha permesso in ogni caso di avere qualità, di segnare e rientrare anche quando Bologna provava a dare la spallata per allungare. Rispetto al Trofeo Ferrari, in una settimana abbiamo fatto enormi passi avanti e sono molto curioso ed eccitato all’idea di vedere la squadra al completo. Mi interessa soprattutto guardare le scintille che hanno i giocatori negli occhi .Vedo una squadra disposta a sacrificarsi e a lottare tutti insieme, dove si accettano i tiri degli altri e si prova a capire quale è il proprio ruolo. Sono i feed-back positivi di questo torneo”.
Tra gli esperimenti, qualche minuto con Massinburg da ball-handler primario dal ritmo e velocità stile Mitrou-Long. Ti è piaciuta questa variante?
“C.J. è un giocatore difficile da etichettare, ha un grande istinto per il canestro e un’esplosività che nessuno in squadra ha. Pur con sette giocatori della scorsa stagione, ma che per diversi motivi non siamo ancora riusciti ad utilizzare, praticamente stiamo giocando con una squadra “nuova” e in questo caso fondamentale è la capacità di capire dove stare e dove i compagni possono essere più efficaci, Massinburg ha queste qualità. Quando si alzerà il livello fisico e ci saranno anche gli altri esterni, non è detto che non lo si vedrà ancora nelle vesti di creator e playmaker puro, ma come vi avevo già detto lui è un utility player quindi gioca la palla, prende rimbalzo, tocca palloni, segna e fa segnare i compagni. Sicuramente ha un passo diverso rispetto a Troy Caupain e come Amedeo, che è un giocatore unico nel suo genere, anche lui ha una sua unicità. Come dicevo poco fa parlando con il nostro capitano, ci sono delle scintille positive da cui dobbiamo assolutamente ripartire”.