Il coach analizza il difficile pre campionato e valuta la stagione ormai alle porte: “Manca la chimica del gruppo al completo, ma non possiamo lavorare su quello che non è in nostro controllo”
Brescia. Nonostante le assenze in campo, coach Alessandro Magro continua a registrare progressi nella crescita della sua squadra: l’allenatore della Germani traccia un primo bilancio di questo pre-campionato e dell’inserimento dei nuovi arrivati, con un occhio alla situazione infortuni.
Coach, come procede il pre-campionato e come sta rispondendo la squadra alle difficoltà legate agli infortuni?
“Il gruppo dà grandi soddisfazioni: il fatto di avere scelto di ripartire da uno zoccolo duro di 7 giocatori ci sta aiutando ad accelerare i processi di conoscenza reciproca e di crescita di questa squadra. In questo momento penso di essere l’allenatore con più assistenti, perché anche i giocatori fuori per infortunio danno una mano e cercano di aiutare gli altri a giocare la pallacanestro che vogliamo interpretare. Ovviamente sarebbe stato importante lavorare di più al completo, considerando anche il poco tempo che avremo rispetto alla passata stagione: purtroppo manca la costruzione della chimica finale, che si sviluppa con il gruppo al completo. Ma come dico sempre ai giocatori, anche quando parlo, ad esempio degli arbitri, dobbiamo lavorare solo su quello che possiamo controllare: lo staff medico sta facendo un lavoro eccellente, noi dobbiamo concentrarci solo su quello che succede sul campo.”
In questa pre-season ci sono state diverse situazioni in cui avete dovuto provare delle soluzioni alternative in campo, sfruttando le capacità di alcuni giocatori di ricoprire più ruoli: penso ad esempio al reparto lunghi. Siete soddisfatti dei risultati?
“Nonostante le assenze, a Lucca abbiamo giocato un torneo impegnativo e ci ha permesso di sperimentare: abbiamo avuto risposte dai ragazzi dell’Accademy e abbiamo provato anche alcune soluzioni come i quintetti alti con due centri. Non hanno sofferto: anzi, con Bologna è stato questo l’assetto che ci ha rimesso in partita. Sono molto contento del loro contributo, di quello che ci stanno dando rispetto al passato: Tai Odiase e Cobbins sono molto coinvolti, anche grazie ad un giocatore come Caupain che lascia molto giocare gli altri, nel senso positivo del termine. Kenny Gabriel è sempre stato il nostro barometro offensivo e difensivo, sono molto contento dei giocatori italiani e Massinburg che è qua da poco ma ci sta già facendo vedere quella esplosività e quella freschezza che forse solo lui può avere. Questa squadra ha tante armi e, come spesso succede, solo gli allenatori possono riuscire a fare danni: speriamo di non farli… Spero di vedere la squadra al completo al più presto.”
“Sicuramente fa molto piacere avere tanti giocatori che si possono adattare per il bene della squadra – prosegue coach Magro -quando saremo al completo potremo capire quali sono gli assetti che ci possono dare di più in questa stagione. Questa squadra è nuova e ha bisogno di trovare nuovi equilibri: abbiamo perso un giocatore importantissimo (il riferimento è a Naz Mitrou-Long, ndr), sostituito con un giocatore altrettanto bravo ma diverso. L’errore più grande che possiamo fare è avere negli occhi quello che è successo nella scorsa stagione.”
Ci può dare qualche tempistica di recupero per i 3 giocatori infortunati?
“Spero di avere per la prima di campionato la squadra al completo.”
Il giocatore che ha avuto più problemi in questo precampionato è Petrucelli? Non si è mai allenato?
“John non si è mai allenato con noi: si è allenato in Nazionale. Lui e Chris Burns hanno avuto più problemi di altri, mentre Laquintana (che non ha partecipato all’allenamento di mercoledì) è fuori solo in via precauzionale. In un momento come questo, in cui la squadra sta mettendo benzina nel serbatoio, non vogliamo rischiare di perdere un giocatore come Tommaso per alcune settimane. Sappiamo che dalla prima partita che giochiamo alla pausa FIBA di novembre disputeremo 10 partite. Vogliamo avere tutti sani quando conterà.”
Dopo il torneo di Lucca, come affrontate i test del Memorial Bertolazzi di Parma?
“L’obbiettivo rimane quello di crescere: l’ultimo torneo è stato molto utile in tal senso. Mi aspetto che lo sia anche il prossimo: fortunatamente non è come la Supercoppa dell’anno scorso in cui c’era anche la pressione del risultato… siamo ancora in costruzione come lo sono tante altre squadre.
Settimana dopo settimana la qualità del gioco sta aumentando, la squadra ci mette la giusta concentrazione e la giusta intensità: la strada intrapresa è quella giusta.”
Riguardo l’inizio difficile di campionato, pensi possa essere un vantaggio iniziare con due trasferte complicate come Milano e Badalona per testare la squadra?
“Dobbiamo affrontare tutti, affrontare certi avversari prima o dopo fa poca differenza. Ben vengano le trasferte di Milano e Badalona come battesimo del fuoco delle due competizioni, poi non vediamo l’ora di giocare in casa davanti a questo meraviglioso pubblico che anche nell’allenamento a porte aperte ci ha fatto sentire il suo calore.”
La prima settimana sarà ancora senza impegni europei infrasettimanali: poi con la prima trasferta a Badalona si procederà con un ritmo importante fino alla pausa delle Nazionali. Quanto sarà diverso lavorare con questi tempi rispetto all’ultima stagione?
“E’ per questo che un po’ ci mancheranno queste settimane di lavoro… la base del nostro lavoro sarebbe dovuta finire qua. Faremo di necessita virtù. Avremo sempre due micro-cicli di lavoro per preparare le partite di coppa e campionato ma vogliamo competere in entrambe le competizioni: siamo consapevoli della fatica ma con un roster profondo e di qualità possiamo sopperire alle difficoltà.”