MAGRO: “LA SQUADRA E’ CRESCIUTA MOLTO, DA MARTEDI’ CERCHEREMO L’AMALGAMA AL COMPLETO”

“Troppi punti subiti e rimbalzi concessi nel primo tempo, nell’intervallo mi sono fatto sentire. Questa è una squadra che ogni tanto va risvegliata”

Parma. Coach Alessxandro Magro traccia un bilancio del torneo di Parma e della pre-season della Germani: l’allenatore della Germani si dice contento della distribuzione dei punti e della reazione della squadra, nonostante ci sia stato bisogno di una “sveglia” nell’intervallo…

Coach, qual è il tuo commento sulla partita di oggi, questi due giorni a Parma e in generale sulla pre-season della Germani?

“E’ stata una pre-season particolare, in cui non siamo riusciti a costruire la chimica che ci aspettavamo e dovremo farlo da martedì, quando inseriremo anche i 3 giocatori che oggi non erano disponibili. La squadra, però, è cresciuta molto e si è visto nelle prestazioni. Sarò ripetitivo, ma un grazie va ai ragazzi dell’accademy che ci hanno dato la possibilità di allenarci con quantità e qualità. Stasera Tanfoglio ha giocato 6 minuti da giocatore vero: poi ho scelto di non rimetterlo, ma se lo sarebbe meritato, come se l’era meritato in passato Ghidini. Ancora una volta è stata una partita di alti e bassi: quello che dobbiamo fare con tanti giocatori del genere è cercare di mantenere un livello di intensità alto, nonostante i cambi e le rotazioni.”

“A tratti abbiamo messo in campo una difesa buona, fisica e molto attenta – prosegue Magro – purtroppo, non sempre nei 40 minuti e la colpa è anche mia. Questa squadra, comunque, ha molto potenziale anche nell’altra metà campo: abbiamo migliorato molto il dato delle palle perse rispetto alla partita con Varese. Abbiamo sofferto a rimbalzo e dovremo lavorarci ma ci sono tanti meriti di Trento: hanno dei lunghi atipici, con un 4 che ti può attaccare spalle a canestro mentre il 5 può dare molto fastidio offensivamente. 

E’ stata una partita vera, difficile: purtroppo l’abbiamo portata punto a punto fino alla fine e in tal senso hanno pesato i liberi sbagliati. Se i lunghi fanno 6/16, sbagliando 10 liberi, è come fare altre 5 palle perse e pesano molto… La squadra, comunque, ha prodotto e sono felice del risultato: ora si inizia a giocare davvero.”

Un dato che balza agli occhi è la differenza di punti subiti nei due tempi: immagino che negli spogliatoi tu ti sia fatto sentire…

“Sicuramente questa è una squadra che ogni tanto va risvegliata: avete visto come alleno, mi piace di più farlo in spogliatoio che in pubblico e se qualcuno ha bisogno di una sveglia io non esito a darla. Possiamo prendere 33 punti in un quarto, concedendo 10 rimbalzi d’attacco in un tempo come abbiamo fatto nei primi 20 minuti: però poi è arrivata una reazione, seppur con ulteriori alti e bassi. La base dev’essere la difesa forte: a prescindere dall’assetto, dobbiamo difendere bene e correre in campo aperto. Questa dev’essere la chiave.”

I migliori marcatori di Brescia sono a quota 11 punti: un’ulteriore conferma che la squadra di quest’anno sarà molto diversa rispetto al 2021-22?

“Assolutamente sì: spesso avevo definito la squadra dell’anno scorso come un bipede, con tanti giocatori a supporto di Naz e ADV. Quest’anno, per ovvie ragioni, dobbiamo distribuire bene il minutaggio e avete visto che stasera, purtroppo, a causa dell’assenza di Tommaso e dei falli di Cournooh, Amedeo e Troy hanno giocato troppi minuti rispetto alla mia volontà (28 minuti entrambi, ndr). Nella mia testa non devono arrivare a 30 minuti: preferisco 9 giocatori che segnano 12 punti piuttosto che 2 che segnano 18. Dobbiamo essere in grado di distribuire i punti. Il tabellino di oggi, in ogni caso, mostra che la squadra ha capito come vogliamo giocare.”

I momenti di maggiore difficoltà offensiva sono stati all’inizio del primo quarto e dell’ultimo: quali sono stati i motivi?

“Ho le mie colpe: ho ordinato delle esecuzioni troppo difficili, a tratti. Abbiamo faticato ad un certo punto con i 3 lunghi insieme, ma non per colpa loro: quando ruoti i giocatori cambi anche la caratteristiche individuali nei quintetti e questo può disorientarli e creare qualche problema. Ad esempio, in un momento della partita CJ era l’unico play in campo con un quintetto inusuale e ha fatto più fatica: è normale, avremo la possibilità di rivedere le immagini e crescere. Tutte le difficoltà che abbiamo avuto in questi momenti, lo ribadisco, sono mie responsabilità. 

Caupain è il migliore rimbalzista con 10: nonostante sia un play dà un contributo importante…

Sono già due partite che sfiora la tripla doppia: lui è un giocatore clutch, che ha la palla in mano quando pesa. Stasera sono arrivate alcune sbavature, tra cui una palla sbagliata per Cobbins che avrebbe chiuso la partita. Però è una squadra che ha grandi possibilità di prendere rimbalzi con gli esterni, per le loro capacità e per il lavoro importante dei lunghi. Ora dobbiamo cercare di limare un po’ gli errori: anche nei rimbalzi in attacco non siamo stati sempre efficaci nel convertire subito”.

Presente a Parma anche il patron Mauro Ferrari, qui con Marco De Benedetto nel pre partita