Il coach della Germani dopo la beffa del Forum: “Abbiamo riempito l’area, ma ci siamo scoperti sul tiro da 3 e così Milano ci ha puniti”
Milano. Alessandro Magro a fine partita comincia parlando…. non della partita. ”E’ stato un piacere per me e per il mio club essere qui in questo giorno speciale, per la celebrazione dello scudetto e il giusto riconoscimento a due mostri sacri della pallacanestro come Rubini e Casalini. Io faccio 40 anni tra due settimane, sono abbastanza giovane: sapere che davanti a me ci sono questi personaggi è uno stimolo importante per fare meglio ogni giorno”.
Cosa ti porti a casa da questo match?
“Penso sia stata una partita “guardabile”: abbiamo giocato in modo serio, contro una Milano non al completo ma comunque profonda. Pangos quando è stato in campo ha fatto girare bene la squadra: siamo riusciti ad andare in vantaggio, con addirittura 18 cambi di vantaggio. E’ stata una partita vera, tra due squadre che provano a giocare in modo fisico: siamo riusciti a scappare nel terzo quarto, purtroppo non siamo riusciti a tenere l’urto nel momento in cui Milano è rientrata in partita. Nell’ultimo quarto avevo già speso il secondo time out e non ho voluto bruciare subito il terzo: Milano è stata brava a mettere canestri importanti. Abbiamo deciso di sfidare Melli e lui mi ha fatto notare a fine partita che questa estate ha lavorato molto, anche sul tiro… Per essere la prima giornata, se la mia squadra avrà l’umiltà di capire che questo è l’inizio di un percorso, sarò molto contento di questa serata”.
Cos’è mancato alla tua squadra per fermare lo strappo di Milano nel quarto quarto e ci spieghi la decisione relativa al quintetto che ha iniziato l’ultimo quarto, cambiando play e guardia?
“Bisogna giocare tanti minuti con uno sforzo importante e non si può pensare di giocare tropppi minuti consecutivi: abbiamo 12 giocatori, oggi Laquintana e Burns ne hanno giocati meno. Volevo affidarmi a giocatori freschi: in quel momento abbiamo giocato possessi brutti, ma non solo in quel momento. Abbiamo deciso di provare a riempire di più l’area: facendo così ci siamo scoperti al tiro da 3 punti che ci ha punito”.
Dal punto di vista dei nuovi arrivi sei soddisfatto?
“Spero che non sia l’apice: possiamo migliorare. Siamo al 2 ottobre e mi auguro che la squadra possa crescere: un giocatore come Odiase alla prima di campionato si è trovato davanti giocatori come Davies e Melli che non son clienti facili. Abbiamo fiducia in lui, come in Massinburg e Caupain. Mi dispiace per Mitrou-Long: mi avrebbe fatto piacere riabbracciarlo in divisa ufficiale. Gli auguro il meglio”.
Petrucelli ha giocato una partita fantastica nonostante abbia saltato quasi tutta la preparazione…
“Era la prima partita di quest’anno e aveva voglia di giocare: quest’anno cercheremo di non puntare tutto su due giocatori come nello scorso campionato. Già l’anno scorso era cresciuto tanto, ora lo vogliamo sempre di più come terminale offensivo”.