MAGRO: “SIAMO ANDATI A STRAPPI, MA NON TUTTI BATTERANNO QUESTA VARESE TALENTUOSA”

“Vincere così è utile per molti motivi. Petrucelli è cresciuto tanto in consapevolezza. Gabriel, prestazione da leader”

Brescia. Alessandro Magro si gode la prima vittoria ufficiale, ma sa bene che non tutto è andato per il verso giusto. Anzi…

Coach, come commenta questa prima vittoria complessa, in rimonta tra le mura del PalaLeonessa?

“Siamo felici di aver vinto la prima casalinga, di averlo fatto davanti ad un pubblico che è stato fondamentale e decisivo nei momenti di rimonta: dobbiamo nutrirci dell’energia che arriva dal palazzo e che possiamo creare a nostra volta con la pressione difensiva. Come si sapeva, è stata una partita difficile: Varese ha battuto Sassari, abbiamo già giocato con loro e sapevamo che il loro stile di gioco ti stressa molto difensivamente. Mi aspetto che si capisca che dobbiamo sempre, a prescindere, difendere in modo aggressivo in 1 contro 1: loro hanno avuto molti meriti nel punire aiuti e tirare bene da 3. Noi siamo andati a strappi: ci nutriamo delle folate di energie che siamo riusciti a creare con le stoppate, le palle recuperate e con un John Petrucelli che è cresciuto tantissimo rispetto all’anno scorso come coinvolgimento e consapevolezza. Abbiamo provato a dare fondo a tutta la squadra nel primo tempo, poi nel secondo abbiamo tenuto in campo solo chi poteva darci qualcosa di importante a livello difensivo. Ci prendiamo questa vittoria e il modo in cui è arrivata: andiamo avanti a lavorare: c’è ancora tanto da fare e ora pochi allenamenti da poter utilizzare per inserire i nuovi…”.

Quanto può essere importante una partita del genere per avere la spinta giusta per l’Eurocup?

“E’ assolutamente utile: non sono un veggente, ma lo avevo detto a Milano che l’errore più grande poteva essere quello di sottovalutare questa partita. Non penso che lo abbiamo fatto, ma non era facile prepararsi bene. L’ho detto poco fa ai ragazzi: vincere attraverso il sacrificio e la sofferenza è la cosa che ci serve di più. Ci dà la possibilità di tornare già questa domenica in palestra per preparare una sfida difficilissima come quella di Badalona con gli stimoli giusti”. 

Tra i protagonisti più importanti ci sono Petrucelli e un Gabriel super in difesa e che segna il canestro più delicato dopo no 0/4 dalla distanza… Tanta sostanza e leadership per la squadra.

“Che siano dei leader di questa squadra non lo scopriamo oggi: sono giocatori “clutch”, che nei momenti decisivi si esaltano e possono decidere la partita. Gabriel è più facile che sbagli i tiri aperti piuttosto che quelli più difficili… Ci lavoreremo, giusto per fare una battuta… Sappiamo quanto possa essere decisivo in difesa, nell’altra metà campo ci dà ulteriori possibilità, anche perché il suo tiro viene molto rispettato dagli avversari. Anche il lavoro di Odiase è stato importante quando abbiamo stretto le maglie in difesa e stavamo soffrendo. Cito anche Cournooh, con il suo apporto nelle due metà campo soprattutto nel primo tempo. Questa è una squadra in cui vorrei fare il meno possibile dei nomi in particolare. Credo che la qualità del nostro attacco sia stata mediamente buona, nonostante in alcuni momenti la palla sia stata troppo ferma: siamo stati bravi in transizione, ma dobbiamo cercarla di più rispetto a oggi. Consideriamo anche che nel secondo tempo abbiamo fatto solo 4 palle perse, a fronte di 18 assist totali”.

Cosa non ha funzionato nel terzo quarto, quando la squadra è arrivata a -16? Più demeriti di Brescia o meriti di Varese?

“Quando siamo andati all’intervallo eravamo già in difficoltà: Varese è una squadra che può pizzare dei break e lo ha fatto. Ci sono stati dei tiri segnati dall’OJ in cui noi abbiamo difeso egregiamente: hanno avuto un Ferrero clamoroso, hanno segnato conclusioni difficili… Noi dobbiamo fare meglio, è vero, ma i nostri avversari hanno mostrato tutto il loro talento offensivo e non tutti saranno capaci di batterli. Da questo punto di vista guardo il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo fatto sicuramente degli errori, ma poi bisogna fare canestro: e loro lo hanno fatto spesso. Consideriamo anche che abbiamo guadagnato credito dalla scorsa stagione con un mercato importante, eppure loro sono scesi in campo con coraggio e consapevolezza, non mollando fino alla fine su un campo ostico”.

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