L’allenatore della Germani alla vigilia di una delicata gara di campionato prima della sosta: “Cobbins spero di riaverlo la prossima settimana, Caupain non ce la farà. Burns avrà più minuti e da play può giocare anche Moss, anche se sapete che non ho estrema necessità di giocare con un play puro. Se vinciamo al PalaVerde fissiamo il record al 50%, se non accade non sarà un dramma, siamo solo a novembre”
San Zeno. Alessandro Magro ha introdotto i temi della gara che aspetta la Germani domani a Treviso, ma come suo costume ha fatto un’analisi a largo raggio sul momento della sua squadra alle prese con sconfitte subite in volata.
“Siamo felici che Petrucelli e Akele siano stati convocati in Nazionale – attacca il coach – perchè questo significa che il lavoro che hanno fatto in passato e stanno facendo a Brescia li ha messi in vetrina. Come club e staff auguriamo a loro il meglio. Con John c’è un percorso che abbiamo iniziato l’anno scorso e che l’ha portato anche a vincere il titolo di Mvp del mese di ottobre”.
Che peso date alla gara di domani?
“In trasferta non abbiamo ancora vinto in campionato, vogliamo riuscirci domani a Treviso per trarre poi un primo mini bilancio in attesa di quello di dicembre. Vincendo al PalaVerde avremmo un record del 50% tra campionato ed Eurocup e tranne che a Badalona ce la siamo sempre giocata fino alla fine. Nelle altre quattro gare abbiamo perso per un totale di 5 punti”.
In molti sono rimasti sorpresi dalle tue dichiarazioni forti nel dopo Pesaro (“dobbiamo chiedere scusa a chi ci paga e a chi paga il biglietto”). Cosa intendevi dire esattamente?
“La mia dichiarazione dopo Pesaro è sembrata stonata a qualcuno e lo comprendo, ma è perchè siamo molto esigenti con noi stessi per diventare sempre più performanti con una pallacanestro fatta di velocità, difesa e condivisione del pallone. Con Pesaro siamo riusciti a fare la partita che volevamo in attacco, ma non in difesa. Poi c’è stata l’Eurocup dove non siamo riusciti ad avere il nostro piglio offensivo anche perchè gli scenari sono cambiati diametralmente dal punto di vista fisico come spesso succede tra campionato e coppa”.
Cosa vi aspetta contro la Nutribullet Treviso?
“Affrontiamo una squadra che è un mix di giocatori giovani ed esperti. Banks quando ci incrocia ha sempre la mano calda. Sokolowski è solido, Cook e Sorokas sono dei signori giocatori, Treviso in estate ha poi messo innesti interessanti come Iroegbu, Jurkatamm e Jantunen, dalla panchina si alzano giocatori validi del calibro di Zanell e Simioni . Mi aspetto una Treviso aggressiva perchè gioca in casa e ha vinto solo una partita, seppure importante, contro Sassari. Noi avendo perso due partite all’ultimo tiro vogliamo riscattarci. Se però non dovesse succedere non sarà un disastro, la pressione ce la mettiamo da soli. Io ci tengo a far bene in questa città, i giocatori sono venuti per far bene. E’ ovvio che se non basta quello che stiamo facendo dobbiamo stringerci un po’ di più perchè l’ultimo tiro entri oppure che non serva per vincere o non serva l’ultima difesa. C’è fiducia, la squadra è tornata bene in palestra”.
Anche l’anno scorso la Germani giocò a Treviso con delle defezioni e vinse giocando in modo eccellente. Essere in di meno a volte può essere paradossalmente un vantaggio?
“Con un roster come quello dell’anno scorso, se fossero mancati tre giocatori saremmo andati a Treviso con tre ragazzini, stavolta prendermi il solo Tanfoglio che potrebbe anche giocare qualche minuto se servisse visto le lacune che abbiamo in playmaking. Ora senza Cobbins può giocare di più Burns, da play oltre a Massinburg, Cournooh e Della Valle può giocare anche Moss. Mi aspetto da chi finora ha giocato di meno che dia qualcosa in più. Massinburg se lo vedi contro Pesaro dici boh, se lo vedi a Ulm è tutta un’altra cosa. Anche per lui è un test giocare ogni tre giorni tra Lba ed Eurocup, non era abituato a questi ritmi e a questa intensità di partite”.
Il gruppo appare comunque molto compatto…
“La magia che abbiamo creato l’anno scorso ha portato tre nostri giocatori ad andate a vedere ieri sera a Milano il debutto di Mitrou Long in Eurolega. Ricordiamoci che siamo solo a novembre, la conoscenza dei giocatori nuovi non può ancora essere quella dei giorni migliori. Stiamo lavorando giocando, per essere veramente pronti quando servirà. Le squadre devono essere pronte a fabbraio, marzo e maggio per Final 8, Top 16 di Eurocup e play off scudetto. Certo prima devi aver fatto del buon lavoro per arrivare fin lì. Potevamo avere due punti in più, ma abbiamo perso anche perchè gli altri hanno meritato di vincere. Ognuno deve provare a togliere un errore a testa, così facendo ad esempio riusciamo ad avere dieci tiri migliori”.
Laquintana come sta?
“Bene, ma i piani per il suo recupero non erano per fargli forzare i tempi, non sapendo dell’infortunio di Caupain. Abbiamo programmato il rientro di Tommy contro Tortona, sarebbe assurdo ora rischiare una recidiva, a Treviso verrà a referto, ma non giocherà”.
Quanto vi hanno spremuto le ultime partite?
“Abbiamo bisogno di questo break che ci sarà la prossima settimana, ben vangano i giorni di sosta, ma ora c’è bisogno di una vittoria a Treviso. Siamo abituati ad allenarci massimo due giorni di seguito, la prossima settimana li raddoppieremo passando a un lavoro tipo in attesa di riprendere la coppa”.
Un paio di settimane fa lei aveva detto che inconsciamente alcuni giocatori americani tendono ad essere più focalizzati sull’Eurocup, è successo con Pesaro?
“Non so rispondere esattamente a questa domanda. Io sto cercando di far loro capire che per concentraci al meglio sull’Eurocup bisogna anche battere Pesaro. Io dopo la partita ero arrabbiato, ma loro hanno meritato di vincere. L’anno scorso eravamo partiti sotto traccia, quest’anno non possiamo farlo per il mercato fatto e le attese che ci sono. Non credo ci sia stato sottovalutazione da parte dei miei giocatori nella gara con Pesaro, il mio staff lavora anche per evitare questo. Ho detto quella frase perchè la mia sensazione, parlando con i giocatori americani in estate, è che alcuni siano venuti proprio perchè c’è la coppa. Dopo Pesaro non volevo dire che siamo stati supponenti, anzi. Non posso pensare che Treviso possa avere più voglia o bisogno di noi di vincere. Abbiamo approcciato tutte le partite in maniera seria, stiamo parlando di partite perse con tiri ben costruiti e alternando anche chi doveva essere il go to guy. Abbiamo tante opzioni quindi dobbiamo essere bravi e fortunati per non sbagliare”.
Quali saranno i tempi di recuperi di Cobbins e Caupain?
“Mike spero di riaverlo nella pausa, Troy non penso invece ce la farà. Non stiamo pensando per ora a dei “gettonari”, aspettiamo di vedere i tempi esatti. Avremo comunque Laquintana più Cournooh e Massinburg che possono crescere. Se prendi un giocatore a gettone è perchè ha un’esigenza di breve periodo, abbiamo giocatori che possono dare minuti importanti nel momento di costruzione del gioco, detto che sapete che nel mio gioco non c’è estrema necessità di avere un play puro”.
C’è chi sostiene che fai tante rotazioni, anche ossessive, cosa ne pensi?
“E’ un’analisi più che una critica. Mi capita di cambiare un giocatore dopo un errore così come dopo una cosa fatta bene. Su Moss è capitato di toglierlo dopo il 4’ o 5’ consecutivo anche se aveva fatto un canestro da tre. In panchina ho il boss dei minuti che è Iezzi e mi sta con il fiato sul collo, ma è anche questione di prevenzione agli infortuni e per avere il quintetto più fresco possibile alla fine. In ogni scelta c’è il 50% di errore, il mio obiettivo è avere il quintetto migliore dal punto di vista fisico negli ultimi 5 minuti di partita. Io cerco di far toccare il campo a tutti nei primi due quarti per capire che impatto hanno nella partita, nel secondo tempo stringo invece le rotazioni in base a chi è più performante”.