Brescia. Tagliamo questo, compriamo quello, le dure leggi della pallacanestro e di tanti altri sport. Certo è che se sei un giocatore devi rendere, devi dare tutto, è il tuo lavoro, non ci sono storie e scuse che tengano. Puoi sbagliare una partita o anche due, poi diventa un problema. E da questa situazione come venirne fuori? Difficile saperlo. Dicono che devi avere carattere (più facile a dirsi che a farsi), devi reagire, devi prendere i tuoi spazi e le tue iniziative.
Sono un giocatore professionista, fino a poco tempo fa “spaccavo” ed ora cosa succede? Non so più giocare, ho perso il mio talento, faccio fatica a stare in campo, non prendo i miei tiri quando devo, perdo la palla. Tutto questo visto da fuori fa arrabbiare, io tifoso vedo quello che succede in campo, ma forse quello che serve è aiutarti, spronarti e cercare di capirti, metterti a tuo agio. Dirti che non è cambiato nulla, tu sai ancora “giocare a pallacanestro”, è un momento difficile ma passerà, noi siamo qui per sostenerti non per distruggerti.
Quindi non facciamone un caso, ai professionisti può succedere, in questi momenti non serve attaccarli, ma far sentire che crediamo ancora in loro. La pallacanestro è un gioco di squadra (secondo me il più bello, quello che ti dà più emozioni in campo e fuori) e in questi casi si vede la vera squadra, allenatore, compagni e tifosi sono un gruppo unito, sono un supporto ed un incoraggiamento.