MAGRO: “TRA NOI E VENEZIA NON C’E’ IL DIVARIO VISTO IN EUROCUP”

Il coach della Germani in vista del match del Taliercio: “Ho gestito il minutaggio in Lituania in previsione di questa gara di campionato. Non è un dramma aver perso con il Lietkabelis, il cammino in Eurocup è ancora lungo mentre se battiamo Venezia mettiamo un piede nelle Final 8 di Coppa Italia. Le ultime prestazioni di Massinburg ci fanno dire che su di lui non abbiamo sbagliato”

San Zeno. La conferenza stampa di presentazione di Aleksei Nikolic, è stata anche l’occasione per presentare i temi relativi alla partita di campionato contro Venezia (palla a due al Taliercio questo sabatgo alle 19): ecco l’analisi di coach Alessandro Magro.

“Abbiamo avuto la capacità di fare 3 vittorie consecutive che ci permettono di portarci in una situazione in classifica che potrebbe portare ad una spaccatura della stessa, a poche giornate dal termine del girone di andata. La partita di Mestre con Venezia è difficile, non tanto per il precedente in coppia, il cui risultato è stato infelice: non credo che tra noi e loro ci sia quel divario. Quella gara è stata soprattutto frutto di una brutta serata per quel che riguarda le percentuali al tiro e per l’infortunio di Petrucelli, che è stato molto condizionante. Andremo a Venezia con un’altra consapevolezza: loro hanno una rosa profondissima, di qualità, eppure in Italia stanno raccogliendo meno che in Eurocup, ma mi aspetto che da parte loro ci sia una preparazione fisica e mentale importante”

“Hanno un’ottima capacità di andare spalle a canestro – prosegue coach Magro – nella partita di coppa Watt è stato condizionato dai falli, eppure è stato molto efficace Tessitori e questo testimonia la loro profondità. Per loro una vittoria vorrebbe dire agganciare il gruppo a 10, mentre per noi vorrebbe dire andare a +4 con lo scontro diretto favorevole e pensare quindi di mettere un piede nelle F8, anche se il percorso è ancora lungo. Anche se non siamo tornati con una vittoria dalla Lituania, abbiamo giocato una partita molto buona: dobbiamo ripartire da lì, provando a tornare da Venezia domani con una vittoria che ci darebbe una grande spinta, anche con l’aiuto del nuovo arrivato”

Come si riesce a gestire al meglio le energie e le rotazioni dopo una trasferta faticosa e ravvicinata come quella in Lituania?

“Le grandi squadre, e noi stiamo lavorando per poter provare a diventare una squadra solida ad un certo tipo di livello, provano sempre a competere: Venezia, ad esempio, sta quasi dominando il nostro gruppo di Eurocup eppure sta faticando in campionato. Non è semplice mantenere la stessa durezza mentale. Noi non siamo riusciti a distribuire i minuti come avrei voluto in questo inizio di stagione: in Lituania ho provato a gestire il più possibile le rotazioni in funzione della partita al Taliercio e, non è una giustificazione, quella sconfitta non è stata la fine del mondo. Soprattutto se pensiamo che nel girone di ritorno ci sarà una squadra a disposizione più lunga, con 6 partite su 10 in casa e con 8 squadre su 10 che passano il turno. Per vincere avrei dovuto sovraesporre alcuni giocatori e non l’ho voluto fare anche perché vogliamo vincere con Venezia. Di solito nel primo tempo faccio giocare tutti, nel secondo quelli che hanno convinto di più ma, in ogni caso, non mi piace usare troppo alcuni atleti se dopo un paio di giorni ci sono altre partite difficili e trasferte faticose da affrontare”.

Soddisfatto della crescita di Massinburg in queste ultime settimane?

“Non è un caso che C.J. si sia sbloccato quando aveva più possibilità e meno pressione, anche se la pressione ce la si mette da soli e forse lui se l’era messa tanto: ha giocato un paio di buone partite e ora ci sono ancora tanti margini per limare. Prima bisognava capire se avessimo sbagliato o no: ora è sotto gli occhi di tutti che non abbiamo sbagliato. Il giocatore ha dei numeri: ora si tratta di diventare continui e consistenti all’interno delle partite. Se pensiamo anche alla partita di Napoli, lui ha messo la maggior parte dei punti nel finale, anche se non dobbiamo valutarlo solo per i punti che segna. Di fatto ora abbiamo firmato per Nikolic, ma è come se avessimo firmato per un altro americano: C.J ci dà tantissime possibilità nel reparto esterni. Ora c’è lui e tra un mese tornerà John, a quel punto saranno i giocatori che dovranno fare lo step più difficile per questa professione ovvero riuscire a giocare meno, al fianco di giocatori forti tanto quanto loro. La soddisfazione più grande da allenatore è incrociarmi con CJ dopo la gara con Napoli e sentirmi dire grazie per aver creduto in lui: da tante altre parti lui sarebbe già stato tagliato. Per il secondo anno consecutivo la nostra pazienza ci ha dato ragione”. 

C’è spazio anche per una domanda ad Aleksej Nikolic, che affrontò Brescia un paio d’anni fa a Treviso, con Tessitori e Chillo come compagni di squadra: la stessa coppia di lunghi che sarà avversaria della Germani al Taliercio. Che ricordi ha?

Nikolic: “L’ultima volta che ho affrontato Brescia nel 2019 c’erano in squadra Chillo e Tessitori e mi ricordo bene la partita: ci sarà un po’ di emozione. Ma quando gioco mi concentro solo su di essa e il resto sta fuori: loro vorranno vincere, così come noi vorremo vincere e i rapporti resteranno fuori dal campo, come sempre succede quando si va a giocare”.

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