A Nikolic fa bene l’aria di casa, Gabriel spara a salve pur dominando a rimbalzo, Burns essenziale, Moss abbatte il gigante Omic, Laquintana dà una scossa mentre Odiase, Cobbins e Cournooh sono da sufficienza
Gabriel 6 (foto in evidenza) dopo una striscia di prestazioni convincenti in entrambe le metà campo, stasera prestazione di grande sostanza in difesa e sotto le plance (10 rimbalzi messi in tasca ), ma fatta eccezione per due assist abbiamo assistito al revival quando, dimenticatosi a Brescia il Kalashnikov spesso usato in questa stagione dalla media e dalla lunga, non ha saputo tirar fuori dal fodero che una scacciacani che ha sparato solo a salve: 0/7 da tre con spazi siderali per prendere la mira come si deve.
Massinburg 7 prestazione altalenante, ma complessivamente positiva . Di importanza vitale la bella tripla in step back che ha riportato in vantaggio i biancoblù, affidabile dalla lunetta e bravo a trovare spazi di penetrazione, a subire ben 8 falli. Quando prevalgono aggressività e coraggio offensivo, Cj è un bel grattacapo per ogni difesa.

Nikolic 6,5 gioca in casa e l’approccio è senza dubbio efficace, segna i primi due canestri e mette in buon ritmo la squadra; la difesa aggressiva gli costa subito due falli che lo limitano nel resto della gara soprattutto a livello difensivo dove non può mordere ai polpacci come vorrebbe. Non siamo più abituati a vedere un play, meno combo e più tradizionale, ma la personalità non manca e nemmeno la voglia di far bene. Domenica atteso all’esordio casalingo con il botto.

Della Valle 7,5 La ricetta per limitarlo ormai è chiara e la si vede in ogni partita: difesa a francobollo e raddoppio con l’aiuto dei lunghi che spesso e volentieri costruiscono una muraglia per impedirgli coostruzione in solitaria del tiro da tre. Il marchesino però ci si sta abituando, segna meno triple (inusuale 1/6 dalla lunga distanza ) ma si avventura spesso in area e segna creandosi spaziature dalla media, se anche dalla media si ergono muri lui penetra e prende fallo oppure serve deliziosi assist ai lunghi che in molti casi sprecano, ma in altri mettono comodamente sul fondo della retina da distanza ravvicinata e ringraziano. Una certezza dalla linea della carità che in partite come quelle di questa annata diventa praticamente un’assicurazione sulla vita.

Taylor 7 oh come ci è piaciuto il new guy! La giusta sfacciataggine alla prima palla toccata che entra liscia liscia dalla lunga distanza, idem per il secondo e terzo tentativo. Pare già egregiamente ambientato e se il buon giorno si vede dal mattino abbiamo per le mani un go to guy da leccarsi i baffi.

Burns 6 sei minuti in campo nei quali tutto sommato non fa mancare il suo contributo, suo il canestro del pareggio con una discreta soluzione dalla media, 2 rimbalzi, 1 assist, una palla rubata ed una persa. Essenziale, ma utile.
Cournooh 6 venti minuti nei quali incide poco, pare più timido del solito e non porta grande fatturato alla causa, ma non fa nemmeno grandi danni. Si allinea all’andamento della squadra, quando il quintetto è on fire partecipa alla festa d’apertura e quando il calo di concentrazione rischia di fare gettare alle ortiche l’intera partit non riesce a far nulla per distinguersi. La vittoria finale vale comunque la sufficienza all’intera ciurma e così sia anche per David il giovane.
Cobbins 6 approccio alla gara da dimenticare con una serie di svarioni che indicano che il motore di Big Mike è decisamente fuori giri; ma viene fuori alla lunga e nei momenti culminanti fa un paio di provvidenziali correzioni a canestro, si fa trovare solo soletto e capitalizza un pregevole assit di Adv, porta a casa 7 rimbalzi, 2 assist, 2 palle rubate ed una stoppata. Inzio zoppo perdonato..
Odiase 6 vale per Tai quel che si è rilevato per Big Mike, palle che dovrebbero sverniciare il feroo con violenza inaudita si fermano sotto il ferro o colpiscono l’angolo sbagliato del quadrato sul tabellone: 13 minuti con bottino scarseggiante fatta eccezione per la voce stoppate, statistica che lo vede sempre dar soddisfazione. La prestanza fisica non manca per la cattiveria necessaria, non solo a sopravvivere, ma a dominare. Attendiamo ancora con pazienza, fin che le partite sebbene a fatica si portano a casa…

Laquintana 6,5 poco più che una comparsa con soli 3 minuti in campo, ma momenti densi e con grinta da vendere. Dà una bella scossa al torpore dei compagni soprattutto nel “cameo” della seconda parte di gara. Bravo e maturo a farsi trovar pronto quando chiamato in causa, meritava forse più spazio, sarà fresco per domenica quando uno sgambetto alla capolista, chissà, potrebbe prorpio partire da iniziativa del moraccione pugliese…
Moss 6,5 il capitano la rischia grossa a pochi minuti dalla fine con un tecnico per proteste che poteva avere un prezzo altissimo, ma è l’unica nota storta in una prestazione di buona sostanza in cui mette a segno in un momento delicatissimo una trilpa dalla sua mattonella prediletta. Difende con ottima fisicità e assesta falli ben pensati, riuscendo per esempio ad abbattere il gigante (mica tanto buono) Omic.
Akele 6,5 dicono che il sorriso sia una curva che raddrizza tutto e se davvero fosse così Nicola sarebbe un raddrizzatore portentoso perché sorride anche nei momenti della partita più intensi e duri. Commette qualche ingenuità difensiva di troppo e butta al vento almeno un paio di palloni, segna con regolarità da tre (uno segnato e uno annullato da fallo su un compagno fischiato un istante prima che scoccasse il dardo velenoso) e lotta con coraggio sotto canestro. Affidabilità in crescita ed atteggiamento positivo che porta luce sul parquet.
Cedevita Olimpja Lubiana
Rebec 6; Ferrel 7; Alibegovic 6,5; Radovic 5; Muric 7,5; Adams 5,5; Mulacic sv; Gnjidic sv; Dragic 6,5; Jeremic sv; Omic 6,5
