CAMERA CON VISTA

La Germani regola l’UnaHotels Reggio Emilia in una gara equilibrata solo nel primo quarto e poi dominata dagli uomini di Magro. Brescia, ottava in classifica in solitaria, mette nel mirino le Final 8 di Coppa Italia

Brescia. Ci sono partite da vincere senza se e senza ma. Quella con l’UnaHotels Reggio Emilia era una di queste e la Germani se l’è presa con forza e convinzione, mordendola come un cane morde l’osso e non lo molla più. Solo il primo quarto è stato in equilibrio (21-18 al 10’) mentre già nel secondo, con un parziale da 24-15, Brescia ha dato la sgasata che ha indirizzato il match. Il + 7 finale non rende giustizia al dominio che si è visto in campo e anche se sul 67-57 d’inizio ultimo quarto Moss e compagni hanno concesso a Olisevicius un tiro aperto da 3 poi sputato dal ferro, lo stesso coach degli emiliani Dragan Sakota a fine gara ha ammesso: “Non abbiamo mai avuto una chance per rientrare davvero in partita”. Già, non c’è mai stata la reale percezione che qualcosa potesse cambiare spostando l’inerzia dalla parte bresciana a quella reggiana. La Germani ha schiacciato la testa del serpente, toccando anche il + 17 come massimo vantaggio sul 62-45, chiudendo con cinque uomini in doppia cifra e un Cournooh, ancora una volta, extra lusso con 13 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. 

I giocatori della Germani festeggiano la vittoria su Reggio Emilia
Kenny Gabriel in un recupero acrobatico

Vittoria preziosissima anche alla luce delle sconfitte di Sassari e Brindisi, vittoria che consente alla Germani di issarsi da sola all’ottavo posto, a -2 dalle squadre che vanno dal quarto al settimo posto (Trento, Pesaro, Varese e Venezia). A tre giornate dalla fine dell’andata la strada per strappare un pass verso le Final Eight di Coppa Italia è ancora irta d’ostacoli e per essere sicuri di andare a Torino a metà febbraio bisognerà vincere almeno due volte tra Sassari e Verona (in trasferta) e Trento (in casa). Nel frattempo con 6 vinte e 6 perse in Lba e 4 vinte e 5 perse in Eurocup siamo quasi al 50% di record totale. Questo significa cominciare a far quadrare i conti. Ultima annotazione sul pubblico e il tifo: c’è qualcosa di nuovo anzi d’antico nell’aria. Con i 4000 visti e sentiti al PalaLeonessa in questa serata di Santo Stefano non si perde mai. 

Il patron Mauro Ferrari abbraccia Cournooh, ancora una volta tra i migliori in campo
CJ Massinburg applaude divertito a fine gara
Tai Odiase e David Reginald Cournooh

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