La Germani cede in casa alla Dolimiti Energia Trento in una gara sempre di rincorsa, non bastano tre rimonte. Sprecato un match ball per le Final Eight di Coppa Italia
Brescia. E adesso Torino è un po’ più lontana. Quei 230 chilometri che separano Brescia dalla città della Mole, dove a metà febbraio si giocheranno le Final Eight di Coppa Italia, sembrano anche di più dopo la sconfitta (meritata) con Trento, che passa al PalaLeonessa (73-78) come si temeva ovvero giocando una gara dura, molto dura, pure troppo (vero signori arbitri?). La Dolomiti ci mette più Energia soprattutto nel secondo quarto, che è poi quello che spacca il match e nel quale gli uomini di Molin piazzano un 12-25 con cui vanno al riposo lungo sul + 18 (32-50). La Germani s’inventa un terzo quarto da 17-2 nei primi 7’ e 30”, tenendo quello che sembrava un attacco infermabile a secco per i 4 minuti iniziali. Ma non basta. Dopo essere risalita fino al 49-52, la Germani ripiomba a -14 (51-65) per poi riaprire il match sul 63-65 quando a 4’ e 30” dalla fine del match Cournooh sbaglia prima la tripla del sorpasso e subito dopo il layup per il più facile dei pareggi. E’ stato un momento taglia gambe, con Moss e compagni che arrivando di rincorsa avevano già speso tante energie fisiche e mentali. Trento ha ripreso quota, Brescia (che aveva chiuso all’intervallo lungo 1/8 da 3, mentre la Dolomiti Energia aveva 7/9, e 1-13 al 30’) ha trovato due bombe della disperazione con Moss e Gabriel per il 71-73 a 56”, ma se sul 63-65 era stato Forray a mettere una tripla mortifera, nell’ultima illusione bresciana è toccato a Flaccadori, che ha condito così una prestazione da 15 punti con tanta leadership, piazzare la tripla che ha mandato tutti a nanna.
La Germani non se ne fa nulla dei 13 rimbalzi in più all’ultima sirena (43-30 con ben 13 carambole di Gabriel): se al 30’ stai tirando con il 7% dai 6 e 75 non puoi pensare di competere con nessuno. Sono chiaramente mancati i tiratori: su tutti Massinburg (3/13 dal campo !), ma su Taylor va fatta una riflessione perchè se hai un tiratore puro in squadra e gli consenti di prendersi un solo tiro in 14’ d’impiego vuol dire che qualcosa è stato sbagliato proprio come sistema di gioco. Adesso per andare a Torino bisogna gufare nei match di questa domenica e comunque vincere a Verona domenica prossima, sperando che basti. Martedì è di nuovo Eurocup, con la capolista Badalona al PalaLeonessa. E quando il gioco si fa duro…
BLACK OUT ENERGETICO
La Germani cede in casa alla Dolimiti Energia Trento in una gara sempre di rincorsa, non bastano tre rimonte. Sprecato un match ball per le Final Eight di Coppa Italia
Brescia. E adesso Torino è un po’ più lontana. Quei 230 chilometri che separano Brescia dalla città della Mole, dove a metà febbraio si giocheranno le Final Eight di Coppa Italia, sembrano anche di più dopo la sconfitta (meritata) con Trento, che passa al PalaLeonessa (73-78) come si temeva ovvero giocando una gara dura, molto dura, pure troppo (vero signori arbitri?). La Dolomiti ci mette più Energia soprattutto nel secondo quarto, che è poi quello che spacca il match e nel quale gli uomini di Molin piazzano un 12-25 con cui vanno al riposo lungo sul + 18 (32-50). La Germani s’inventa un terzo quarto da 17-2 nei primi 7’ e 30”, tenendo quello che sembrava un attacco infermabile a secco per i 4 minuti iniziali. Ma non basta. Dopo essere risalita fino al 49-52, la Germani ripiomba a -14 (51-65) per poi riaprire il match sul 63-65 quando a 4’ e 30” dalla fine del match Cournooh sbaglia prima la tripla del sorpasso e subito dopo il layup per il più facile dei pareggi. E’ stato un momento taglia gambe, con Moss e compagni che arrivando di rincorsa avevano già speso tante energie fisiche e mentali. Trento ha ripreso quota, Brescia (che aveva chiuso all’intervallo lungo 1/8 da 3, mentre la Dolomiti Energia aveva 7/9, e 1-13 al 30’) ha trovato due bombe della disperazione con Moss e Gabriel per il 71-73 a 56”, ma se sul 63-65 era stato Forray a mettere una tripla mortifera, nell’ultima illusione bresciana è toccato a Flaccadori, che ha condito così una prestazione da 15 punti con tanta leadership, piazzare la tripla che ha mandato tutti a nanna.
La Germani non se ne fa nulla dei 13 rimbalzi in più all’ultima sirena (43-30 con ben 13 carambole di Gabriel): se al 30’ stai tirando con il 7% dai 6 e 75 non puoi pensare di competere con nessuno. Sono chiaramente mancati i tiratori: su tutti Massinburg (3/13 dal campo !), ma su Taylor va fatta una riflessione perchè se hai un tiratore puro in squadra e gli consenti di prendersi un solo tiro in 14’ d’impiego vuol dire che qualcosa è stato sbagliato proprio come sistema di gioco. Adesso per andare a Torino bisogna gufare nei match di questa domenica e comunque vincere a Verona domenica prossima, sperando che basti. Martedì è di nuovo Eurocup, con la capolista Badalona al PalaLeonessa. E quando il gioco si fa duro…