“Siamo andati in difficoltà sui cambi sistematici sui pick and roll. Per la Coppa Italia non ci resta che vincere a Verona, anche se non so se basterà perchè bisogna vedere i risultati delle altre. E in mezzo abbiamo l’Eurocup con Badalona…”
Brescia. Coach Alessandro Magro si presenta in conferenza stampa per commentare la sconfitta con Trento, che costa alla Germani la possibilità di staccare subito il pass per la FinalEight e rinvia tutto alla prossima trasferta a Verona.
“Più di altre volte i complimenti agli avversari sono doverosi: hanno giocato una partita fisica, dimostrando di essere una delle migliori difese del campionato. I cambi sistematici ci hanno messo tanto in difficoltà, e abbiamo mosso meno la palla e peggio delle nostre consuetudini. Siamo andati sotto e abbiamo concesso troppi canestri ad una squadra che segna solo 74 punti di media: il primo tempo Trento ha trovato troppi tiri da 3 punti, con anche i lunghi che ci hanno fatto male nelle situazioni di taglio e non siamo stati capaci a rispondere. Sono stati molto più bravi. Ci aspettavamo di poter fare bene a rimbalzo e così è stato, ma se gli avversari segnano tanto c’è poco da fare”
“Siamo stati spinti da un bellissimo pubblico, abbiamo fatto un ottimo terzo quarto in cui per 5 minuti Trento non ha segnato: siamo rientrati, poi mettendo mano alla panchina abbiamo smesso di mordere e loro si sono rimessi a segnare, com’era prevedibile. In attacco abbiamo comunque fatto fatica. Per alcuni episodi, poi, non siamo riusciti a completare la rimonta: siamo rientrati in partita tre volte ma non l’abbiamo mai agguantata e questo ha pesato mentalmente. Stasera abbiamo avuto tanto dai due centri ma meno del solito da tutti i nostri esterni: Della Valle, Massinburg, Taylor, Moss… Abbiamo tirato con percentuali non adeguate pervincere contro una squadra che ha un gran valore. Perdere stasera ci sta, ora bisogna vincere a Verona per andare alle F8, che noi vogliamo fortemente. Loro sono stati più bravi di noi, vincendo meritatamente”
Come giudichi l’arbitraggio? A tratti è sembrato svantaggiare la Germani…
“Non lo possiamo controllare: mi aspetto che se un giocatore subisce un fallo venga fischiato, ma non possiamo farci nulla. Io posso lavorare su quello che posso controllare, non posso sperare che poi fischino tutto quello che c’è: una serata storta può capitare anche a loro. Quando ho preso tecnico mi sembrava netto un fallo di Conti, ma ci sta”.

Nikolic può tornare per la partita di martedì?
“Speriamo, ci proviamo: c’è poco tempo ma quello è l’obbiettivo”.
Taylor si è preso un solo tiro: poteva fare di più o ci sono state anche molte difficoltà dei compagni a coinvolgerlo?
“Stasera le valutazioni sono due: per il suo minutaggio inferiore il problema è la difesa, dato che abbiamo ottenuto dipiù con assetti con un fisico più importante, con Moss e Akele. Ha caratteristiche da giocatore che può supportare i creators e si è visto: in questo momento però non ha i pick and roll che aiutano i compagni e tende a gravitare sull’arco dei 3punti, cercando dei tiri che lo possano aiutare. E’ chiaro che correndo poco e muovendo poco la palla gli sono arrivati pochi palloni giocabili”.
Cosa è mancato per pareggiare l’aggressività di Trento? Forse anche un po’ di forma fisica?
“Sembra una scusa ma abbiamo fatto due settimane con una qualità degli allenamenti insufficienti: Cournooh, Laquintana, Moss… tante defezioni, causa influenza e non solo. Non siamo mai riusciti ad allenarci come volevamo, poi è chiaro che quando vai in campo cerchi di supplire alle difficoltà. Bisogna capire che se si vuole provare a vincere anche nelle serate difficili al tiro bisogna difendere meglio. Se questa squadra vuole fare uno step in più deve capire che deve prendere energia dalla difesa per l’attacco e non viceversa. Poi è chiaro che gli avversari hanno enormi meriti: pensiamo anche all’ultimo, incredibile canestro di Flaccadori che c’è costato la possibilità di tirare per il pareggio.
Nel secondo tempo c’è stata comunque una bella intensità – prosegue coach Magro – poi è mancato anche un po’ di fortuna, di timing nel non riuscire mai a raggiungere gli avversari dopo aver fatto dei buoni parziali. Abbiamo avuto diverse occasioni per segnare il canestro del pareggio o del sorpasso: la palla non è mai entrata e, dopo le energie fisiche spese per mettere insieme quei parziali, è stato un problema”.
La prestazione di Odiase è la migliore da quando è a Brescia?
“Aveva fatto una buonissima prestazione anche a Sassari: ha mani educate per concludere vicino al ferro e lo ha fatto vedere. Stasera a causa delle loro scelte difensive non siamo riusciti a servirli con alley-oop ma è un giocatore che sta facendo bene e partita dopo partita sta facendo passi in avanti difensivamente. I lunghi oggi hanno fatto bene, sono mancati i guizzi degli esterni”.