MAGRO: “E’ IL MOMENTO PIU’ DIFFICILE. NEL FINALE NON ABBIAMO PIU’ CAPITO COSA FARE”

“In questo periodo non ci riesce niente. Ci sono giocatori con personalità e altri che ne hanno meno. La fiducia del club? Devo portare questa squadra fuori dal momentaccio”

Brescia. E’ un Alessandro Magro incredulo e dalla voce quasi rotta quello che si presenta in conferenza per commentare la sconfitta maturata al buzzer-beater: “Stasera era una partita che dovevamo vincere e non ci siamo riusciti. Ci aspettavamo delle risposte e non le abbiamo avute, per continuità. Abbiamo giocato solo a tratti una buona pallacanestro. Dopo il primo tempo abbiamo parlato delle cose che dovevamo fare e abbiamo avuto buona risposta con un +16 . Tuttavia non siamo stati scaltri e bravi a sufficienza per chiudere la partita. Vengo dalla riunione con i giocatori che devono capire che è importante che il punteggio si guarda alla fine. Chiunque scende in campo deve capire che deve mettersi a disposizione della squadra. Abbiamo portato la partita quasi fino alla fine, ma non abbiamo capito cosa fare (il fallo sul tiro da tre di Sorokas, ndr) e assolutamente che la rimessa doveva essere messa in mano a uno dei nostri migliori tiratori non dare la palla verso il centro campo. E’ un campionato crudele. Non esiste casa o fuori, non esistono quasi più valori di riferimento. Dobbiamo cambiare lo spartito. Forse voi avete visto la partita sotto lenti diverse. Ancora una volta penso che non ci sia un giocatore che non si sbatte o non ci tiene. E’ il momento più difficile del nostro percorso insieme per noi. E anche questo momento ci deve servire è per costruirci quella corazza che ci servirà nel momento in cui dovremo vincere qualcosa di importante. Dobbiamo portare avanti i valori di questo club anche per il nostro pubblico eccezionale, per il quale volevamo vincere questa partita”.

E’ un momento in cui giocare fra tre giorni (mercoledi arriva Ulm per l’Eurocup) è un vantaggio o uno svantaggio?

“Sarebbe bello avere la possibilità di focalizzarci su alcune situazioni e avere un giorno per pulire la testa, ma il calendario è questo e ci stiamo avvicinando ad un periodo incredibile che dovremo affrontare senza tre giocatori purtroppo. Dovremo stringere i denti”.

Pensi che ci sia stata presunzione o poca umiltà, mancanza di concentrazione o ingenuità da parte dei tuoi giocatori?

“Non vedo la presunzione nei miei giocatori. Abbiamo preso dei tiri per eccesso di fiducia. Alcuni errori sono stati commessi da giocatori che non posso ritenere ingenui perché hanno una grande esperienza. E’ un momento difficile in cui le cose non ci vengono come dovrebbero. Dobbiamo cercare di rimanere uniti e credere a quello che facciamo; in un momento così avere fiducia risulta un po’ più difficile da parte dei giocatori. Dobbiamo rimanere uniti per potere tornare al giusto livello”.

E’ pesato di più il non allungare sul +16 o il fallo di Sorokas?

“Sul +16 non allungare è stato grave e ha pesato. Nonostante questo ti rimetti in gioco e con i cambi abbiamo trovato dei buoni canestri da Odiase. E’ un momento che non ci viene niente. Devi essere capace di chiudere la partita. Ho anche pensato di non rimettere da lì, ma da più lontano. Magari se avessimo rimesso da sotto non sarebbe successo. Non dobbiamo dare la palla in mano agli altri sulla rimessa. Arrivi in una partita in cui dobbiamo essere solidi. Dobbiamo esserlo ancora di più con tutti”.

Nella metà campo offensiva, a parte le iniziative di Della Valle, in diversi momenti della partita si è fatto fatica a creare. Cosa ne pensi di questa difficoltà e perchè certi quintetti?

“Ci sono quintetti con cui riusciamo a giocare meglio mentre con altri facciamo più fatica. C’è stato un momento in cui abbiamo mosso la palla meglio. Avevamo l’idea per esempio di mettere più la palla vicino a canestro e non è venuto. Attaccare Banks spalle a canestro non ci è venuto. Con alcuni quintetti abbiamo fatto più fatica. Amedeo crea di più, Gabriel fa due o tre azioni buone poi sbaglia; mi ricordo canestri costruiti bene con Laquintana che ha giocato una buona partita. Abbiamo costruito buoni tiri con Ryan Taylor che sembra l’ombra di se stesso. Alcuni giocatori hanno meno personalità di altri”.

Partita persa a rimbalzo? La società ti dà fiducia, senti il peso sulle spalle?

“Io devo fare di tutto per portare questa squadra fuori dal momento che vive. Per quanto riguarda i rimbalzi stasera abbiamo continuato ad avere un po’ di difficoltà. Anche qui l’assenza di un giocatore come Mike per il lavoro che fa è importantissimo e la sua assenza rende la coperta molto corta”.

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