Onde alte per Akele, Odiase bene quando è troppo tardi, Burns non sfrutta l’occasione, Laquintana deprimente da 3, Taylor resta a terra, Cournooh getta il cuore oltre l’ostacolo, non si può vivere di solo Della Valle
Gabriel 6,5: tra i migliori in campo con doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi. Cerca di fare il suo e anche qualcosa di più, ma nel raparto dei 3 e dei 4 è un predicatore nel deserto.

Massinburg 5: se ci si fermasse al tabellino personale il voto potrebbe anche sembrare ingeneroso: 8 punti di cui due triple e due liberi, 7 rimbalzi e 4 palle recuperate, ma quando la squadra riemerge con la testa dal pantano, quando sembra potersi finalmente riaccendere nel fanale per trovare la via, ecco che due volte su due arriva un rovinoso sfonda in contropiede che ammazza senza pietà ogni speranza di salvezza. Senza contare quel puntuale paio di svarioni in palleggio in cui rischia di perdere clamorosamente palla in beata solitudine. Fa e disfa, più disfa che fa.

Della Valle 6,5: nonostante qualche acciacco che lo costringe ad un minutaggio molto contenuto in avvio di match, nella seconda parte di gara non si può fare a meno del suo talento. Entra quando la barca fa acqua in ogni dove e tira fuori una manciata di magate che provano a far risalire la china, riesce a produrre anche 4 assit e 3 rimbalzi, ma non di solo Adv si può vivere.

Nikolic 6: fa il suo e dato il mezzo servizio di Adv si prende anche più responsabilità al tiro rispetto allo stile di gioco consueto. Raggiunge la doppia cifra, distribuisce 4 assit, difende con caparbietà anche se la condizione fisica ancora difficoltosa non lo fa essere sempre lucidissimo e reattivo quanto necessario per il livello richiesto dalla sfida.

Odiase 5,5: in quasi 30 minuti in campo porta più o meno il fatturato di quando ne gioca la metà. Certo Burns e Akele che avrebbero dovuto cercare di sopperire con extra lavoro alla pesantissima assenza di Cobbins, non danno per nulla le soddisfazioni necessarie. Detto ciò Tai non rappresenta mai un vero grattacapo in area per la difesa Varesina. Nella peggior fase bresciana Tai inanella tre attacchi al ferro a dir poco vaneggianti, talmente disorientato con palla in mano che è parso un vagabondo in crisi mistica. Un po’ meglio negli ultimi minuti, quando ormai è troppo tardi…

Burns 5: se ad inizio stagione le prestazioni incolori potevano essere giustificate da utilizzi flash e da una concorrenza di reparto abbastanza nutrita, ora la chiamata a prendersi le proprie responsabilità ed a mettere in campo l’esperienza è arrivata forte e chiara. La risposta è però deludente: si salva davvero poco della sua prestazione tra falli banali, pasticci ripetuti, confusione al potere, contributo offensivo pressochè nullo e difensivo scarso.

Taylor 4,5: pronti via tenta una penetrazione e si piglia una stoppatona da Owens che ancora gli fischian le orecchie. Riprova con una penetrazione sul lato nel terzo quarto e il risultato è lo stesso. Anche con ampi spazi dalla lunga distanza non è certo un grattacapo per i difensori perimetrali (1 su 6 dal campo). Evitiamo l’accanimento con voto a seggiolina secca in considerazione dell’unica tripla segnata e cercata con un certo piglio cui si agiungono un paio di contenimenti difensivi efficaci sotto canestro, ma ancora e sempre troppo poco per un americano chiamato a sopperire alla mancanza di due fuoriclasse con Caupaine Petrucelli. Non gli vengono negati i minuti (anche per necessità da infermeria) per cercare di farlo finalmente salire a bordo, ma nonostante l’impegno il ragazzo proprio non decolla e la situazione ora si fa davvero seria per tutti.

Laquintana 5,5: quando si limita alle giocate semplici sa essere una bella spina nel fianco e punzecchia con efficacia sia bucando la difesa con un paio di penetrazioni sia servendo astutamente i lunghi, quando però sale l’intensità difensiva degli avversari e serve pazienza nel gestire la palla, alterna gestioni farraginose a scelte azzardate o prevedibili che innescano ripartenze fulminee e castigatrici. Fatta eccezione per la realizzazione da metà campo in Eurocup, la percentuale da tre è da inizio stagione davvero deprimente.

Moss sv
Cournooh 6: prova positiva anche in questa serata dalle magre soddisfazioni, ma non si è vista la cattiveria agonistica necessaria per scacciare i fantasmi e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Doppia cifra in minutaggio tutto sommato contenuto rispetto all’impiego medio, ma resta l’impressione che qualche fantasma da scacciare rispetto agli errori condizionanti delle ultime gare ci sia.

Akele 5 inizio con discreto piglio con una bellissima partenza sul fondo che lascia presagire un lauto pasto ed invece le portate di chef Nicola si fermano praticamente all’aperitivo. In 14 minuti 2 punti, 2 rimbalzi e pasto scarso, così come blandissima è la pericolosità al tiro da media e lunga distanza della giovane ala. Nella carriera di uno sportivo la sfortuna di un compagno infortunato può essere un trampolino di lancio da sfruttare al meglio che può al contempo rappresentare un pezzo di zattera per la squadra in affanno, tra le onde perigliose, cui potersi aggrappare. Occasione non sfruttata e onde sempre più alte.
OPENJOBMETIS VARESE
Ross 7
Woldetensae 7
De Nicolao 5,5
Reyes 6
Librizzi sv
Virginio sv
Ferrero sv
Brown 7,5
Caruso 6
Owens 7,5
Johnson 7