La Germani tiene botta quasi fino alla fine alla Segafredo Virtus trascinata alla vittoria da un super Belinelli. Quinta sconfitta consecutiva in campionato per gli uomini di Magro, che ora non possono più sbagliare
Bologna. Il “quasi” non basta per vincere. Ma piuttosto che niente conforta anche quello che resta di un’impresa solo sfiorata, essendo in un momento nel quale la Germani non sa cogliere il frutto maturo che le cade vicino. Alla Segafredo Arena, in casa della capolista del campionato (con Milano), arriva la quinta sconfitta consecutiva per Brescia che si ritrova ora al dodicesimo posto in classifica, sempre a + 2 dalla penultima (con cui ha perso) e + 4 dall’ultima. I play off sono distanti 4 lunghezze, ma come disse Magro già dopo il ko di Varese, meglio in questo momento pensare a salvarsi. E magari a chiudere già mercoledi, in casa con Cluj, almeno il discorso qualificazione alle top 16 di Eurocup per poi concentrarsi totalmente sul campionato e provare, perchè no, a fare il colpo in Coppa Italia a San Faustino con Milano.


Giù la testa di fronte al Re delle triple. Bisogna accontentarsi di quel che passa il convento ed è comunque una prestazione solida contro una squadra che seppur priva di Teodosic, Cordinier, Lundberg e Ojeleye è pur sempre imbottita di campioni. Non a caso proprio uno di essi, Marco Belinelli, con cinque triple una dopo l’altra, ha dato sfoggio della sua enorme classe a cavallo degli ultimi due quarti. Proprio in quel momento, dopo esseri finiti sotto di 8 (75-67 a 7’ dalla fine) si è vista da Moss e i suoi fratelli vestiti di biancoazzurro una capacità di reazione, una voglia di lottare che la Germani dovrà portare con sè nelle prossime battaglie. Con Massinburg e Odiase, la Leonessa dei canestri ha saputo ribaltare l’inerzia passando a condurre 77-78 a 4’ dalla fine. Come già altre volte, è mancato il killer instict, ma saper reggere il colpo è una dote indispensabile per mettere le basi con cui tornare a vincere. Era successo anche in chiusura di secondo quarto quando la Germani, dal 39-32 con cui la Segafredo aveva cercato di scappar via, aveva ribaltato il match come un calzino andando al riposo lungo avanti 39-40. Segnali positivi. Certo portare quattro uomini in doppia cifra in casa della Virtus e non riuscire a vincere fa male, anche perchè chissà quando ricapiterà di trovarla stanca per le tante energie lasciate sul parquet nella settimana da doppio impegno in Eurolega.
Per una volta ci si può però anche far andar bene l’essere usciti dal campo a testa alta, ben sapendo che si tratta di un bonus che non sarà concesso con Cluj e Sassari.

