Nikolic solido, Taylor nullo, Cournooh senza scintille e danni, Burns potenza senza controllo, Akele ordinato e nulla più
Gabriel 6 Buon inizio gonfiando la retina dalla media e dalla lunga distanza e lottando in difesa su ogni pallone, spadella invece nella seconda parte di gara e, costretto ad uscire nei tre minuti finali decisivi, per raggiunto numero di falli, lascia la squadra orfana di un leader carismatico spesso fondamentale.

Nikolic 6,5 prestazione complessivamente solida del play sloveno che guida per 28 minuti la squadra gestendo con sicurezza ed intelligenza la regia, segnando triple dal peso specifico elevatissimo e facendo da supplente ad Adv che dalla lunga, ormai da qualche giornata, non riesce a deliziare i fan bresciani. Chiude in doppia cifra, recupera 6 rimbalzi e distribuisce 3 assist, difende con la solita cattiveria e spende falli intelligenti sulle ripartenze fulminee di Mannion. Manca il canestro in penetrazione che vale il pareggio e che avrebbe suggellato una prestazione di grande sostanza.

Odiase 8 non si fa intimidire dalla torri bolognesi e giganteggia in area offensiva segnando 19 punti, subendo falli, prendendo rimbalzi, comminando stoppate, portando aiuti e mettendo in bella mostra le potenzialità fisiche devastanti. Speriamo replichi anche contro le avversarie meno extraterrestri e riporti in campo anche nelle prossime importantissime gare la convinzione nei propri mezzi dimostrata oggi.

Massinburg 5 con un inzio a dir poco agghiacciante colleziona 3 palle perse nei primi 5 minuti. Prosegue con un pasticcio in fila all’altro in attacco, non è esattamente ineccepibile in difesa (si pensi al fallo che vale il gioco da 4 per Belinelli a 8 minuti dalla fine per il +8 di Bologna). Raggiunge la doppia cifra anche oggi, ma quando ha la palla in mano il cuore del tifoso batte forte più per la paura che si incasini che per l’emozione per una meraviglia compiuta. Casinista.

Taylor 4,5: contributo pressochè nullo in attacco e nemmeno particolarmente efficace in difesa; spiace ripetersi, ma non si capisce cosa dia di più lui di un mediocre giovane italiano. Un occhio cestisticamente allenato vede che movenze, ball handling e capacità fisiche sono di livello, ma sembrano gli ingredienti di una buonissima torta ancora tutti sul tavolo di lavoro da assemblare e cuocere. Valore aggiunto per la squadra al momento ancora da identificare.
Cournooh 6: 11 minuti di impiego nei quali non fa scintille, ma nemmeno particolari danni. Segna 5 punti, 1 assist , subisce 4 falli e prende 2 rimbalzi contribunedo a mantenere un buon livello di intensità in questa partita dal coefficiente di difficoltà elevatissimo.

Della Valle 5,5 soffre tremendamente le attenzioni del miglior difensore del campionato che non gli concede respiro ed al quale si aggiungono spesso raddoppi sistematici ad personam da cui riesce quasi sempre a far nascere, non senza fatica, un buon passaggio interno o uno scarico salvifico. Questo nei primi tre quarti , nei quali riesce con un paio di tiri braccato dalla media e con penetrazioni che gli fruttano liberi ad arivare alla doppia cifra. Non sale però in cattedra nel quarto e decisivo spicchio di gara nel quale non riesce a segnare nemmeno un punto e non punisce nemmeno una volta sui tre tentativi dai 6,25. Quesi impensabile lo sgambetto ai secchioni quando il migliore della classe non contribuisce nemmeno con un punticino…

Burns 5 in nove minuti di impiego si salva solo la percentuale dalla lunetta (2/2), per il resto una sparata in fila all’altra in cui la cosa più blanda che si possa dire è “la potenza è nulla senza il controllo”. Come quella vecchia pubblicità di noto marchio di pneumatici nei quali appariva Il Fenomeno ad emulare il Cristo di Rio, non stasera su molte azioni incasinate di Cris, niente Cristi di Rio… Solo tante madonne…

Laquintana sv
Moss 7 dici V nere e il capitano comincia a gonfiare il petto, a serrare gli occhietti come un pistolero che mette a fuoco il bersaglio, a calciar dietro di sé la terra come un toro nell’arena. Nei 20 minuti in campo non solo sbaglia pochissimo in difesa, ma nel momento più delicato della gara si accorge di non aver ancora iscritto il suo nome a referto nella sezione punti segnati e inanella una tripla , due conclusioni ravvicinate e due tiri liberi che gli fan sfiorare la doppia cifra e che tengono a galla la barca quando Bologna accende i motori e prova a sgommare via lontana . Capitani coraggiosi.

Akele 6: una prestazione tutto sommato ordinata, più di contenimento che di sfondamento . Non impensierisce particolarmente la difesa virtussina , lotta sotto canestro e riesce a portare a casa 4 rimbalzi, troppo leggero per impensierire i lunghi delle V nere , non prova nemmeno una conclusione dall’arco probabilmente poco in fiducia date le percentuali realizzative delle ultime prestazioni. Serve uno slancio più poderoso per fare un salto di qualità che porterebbe tanto vantaggio alla squadra ed ovviamente al ragazzo stesso.

Segafredo Virtus Bologna
Pajola 7, Shengelia 7, Mannion 6, Jaiteh 6.5, Weems 7, Belinelli 8, Hackett 5, Mickey 6, Abbas 6, Bako 6.
