(Foto di Noemi Zilioli e Vittoria Russo)
Ore 19.30 I cancelli non sono ancora aperti, ma nel prefiltraggio al coperto del PalaLeonessa ci sono già centinaia e centinaia di persone.


Ore 19.40 Gli organizzatori cominciano a far accomodare gli ospiti in zona parterre e divanetti.


Ore 19.50 Va riempiendosi la zona parterre. Luci molto soffuse al PalaLeonessa
Ore 19.53 Viene chiamato sul palco Mauro Ferrari. Iniziano a passare sul maxi schermo le immagini della Finale di Coppa Italia vinta dalla Germani contro la Segafredo Virtus Bologna.
Ore 19.54 I giocatori della Germani prendono posto in parterre.



Ore 19.55. Mauro Ferrari: “Sono molto emozionato, io che di solito non lo sono. Grazie alle istituzioni, a Matteo e Graziella e a tutti voi. Sia chiaro che il mio pensiero è per gli atleti, che hanno vinto questa Coppa Italia, ma senza voi e senza lo sponsor di noi come società, della mia famiglia, questa coppa non sarebbe a Brescia. Solo dieci minuti fa Francesco Bonera mi è venuto accanto e mi ha detto che l’anno prossimo sarà ancora al nostro fianco con la sua importante concessionaria di auto, queste sono cose che ti caricano e fanno venire voglia di continuare ad investire”.

20 Si alzano le luci. Comincia ad entrare il pubblico.

Ore 20.03 Un fiume di gente sta entrando al PalaLeonessa tra tribuna e parterre ovest e Curva Nord.



Ore 20.10 Si abbassano nuovamente le luci. La Grande Festa sta veramente per iniziare.
Ore 20.15 Il primo giocatore a salire sul palco è Kenny Gabriel, maglia numero 1. Dalla Curva Nord parte il coro: “Kenny Gabriel olè”. L’ala forte della Germani comincia parlando dei suoi figli che sono più amanti del baseball che del basket: “Importante è che facciano quello che vogliono”. Poi parla della conquista del trofeo: “E’ stato straordinario portare la Coppa Italia a Brescia”.

Viene comunicato ai tifosi che c’è uno spazio autografi per i tifosi.
Ore 20.18 Sul palco viene chiamato CJ Massinburg, maglia numero 5. Dalla Nord cori anche per la guardia: “Cj Massinburg, la, la, la, la”. L’ex Limoges racconta: “Abbiamo festeggiato tutti insieme, ci siamo gustati un po’ di champagne. Dedico la vittoria a mio figlio, è tutta per lui”. Poi parla anche in italiano: “Quello che mi piace di più dell’Italia sono i tifosi”.

Il presentatore della serata Davide Briosi ringrazia anche i giornalisti per le emozioni che hanno saputo trasmettere durante la Final Eight di Coppa Italia.
Ore 20.21 E’ il turno di Aleksei Nikolic, maglia numero 6. “Nikolic, la, la, la, Ni-ko-lic” il coro dei tifosi. Parla dell’esperienza recente con la Nazionale slovena: “Ero capitano per la prima volta, ero un po’ stanco, ma felice perchè ho giocato in Nazionale dopo aver vinto la Coppa Italia con Brescia”. Per il play parte un coro femminile: “Sei bellissimo!”. Lui ringrazia e dice: “I tifosi ci sostengono sempre e siamo riusciti a vincere la Coppa Italia anche grazie a loro”.

Ore 20.24 Sul maxi schermo è il momento degli highlights del quarto di finale con Milano.
Ore 20.30 Il maxi schermo proietta le immagini di Amedeo Della Valle, Mvp delle Final Eight di Torino. Il pubblico esulta ad ogni canestro.
Ore 20.31 Adv sul palco. “Ohi, ohi, ohi Della Valle segna per noi” canta il PalaLeonessa. E poi: “Mvp, Mvp”. Amedeo arringa il pubblico e chiama di nuovo il coro che gli viene dedicato. “In estate ci siamo lasciati, ci siamo riabbracciati, è straordinario adesso essere qui con la prima Coppa Italia storica per Brescia. E’ bellissimo essere qui tutti insieme. Questo titolo è per la città di Brescia. Grazie a tutti, siete fantastici”.

Ore 20.33 Ecco Troy Caupain. Un grave infortunio lo costringe al palo da mesi, ma anche lui è parte di questo trionfo. “Ciao a tutti – dice il play – faccio i complimenti ai miei compagni e alla città di Brescia per questa vittoria. Il mio cane è stato molto importante durante questo brutto infortunio con cui sto facendo i conti: mi sta dando grande energia. A Torino abbiamo dato la reale dimostrazione di chi siamo e di cosa possiamo fare”.

Ore 20.38 Ovazione per John Petrucelli, il numero 11. Lui sale sul palco picchiando sul microfono. Dagli spalti: “Petrucelli olè”. L’ala della Germani sta per diventare padre. “E’ una sensazione incredibile aver saputo che sarò padre di una bimba. E’ una ciliegina meravigliosa dopo quanto ottenuto a Torino. Solo nelle battute finali ho veramente realizzato che avremmo vinto la Coppa Italia, sono state partite molto dure e combattute”.


Intermezzo musicale. Canta Gaia Massetti.

Ore 20.46 Sul palco Ryan Taylor. “E’ un onore essere qui per festeggiare questa Coppa Italia. Sono molto appassionato di fotografia, ho una pagina con tutte le foto che faccio. E ce ne sono anche del trionfo di Torino”.

Ore 20.48. Sul maxi schermo gli highlights della semifinale con Pesaro. Con le note di “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso.
Ore 20.52 Tocca a Mike Cobbins (anche lui out alle Final Eight per infortunio) che sfoggia il suo italiano: “Siamo una squadra di amici, è stato tutto molto bello”. Prosegue in inglese: “La pallacanestro è parte della mia vita e ottenere qualcosa di grande a questo livello è incredibile”. Poi di nuovo in italiano: “Sono pronto con la mia squadra a regalarvi altre soddisfazioni”.


Ore 20.55. Sul palco Tai Odiase. In italiano: “Ciao tuttiiii !!!”. Gli viene chiesto del suo canale YouTube e lui racconta: “E’ un blog personale dove ci tengo a far entrare tutti nella mia vita anche extra basket. Finita la partita con Bologna ho provato tante sensazioni, ma fin che non sono tornato in hotel e mi sono messo a letto non avevo realizzato. A quel punto ho detto: “Sì, ce l’abbiamo fatta”.

Ore 20.58 E’ il momento degli highlights della finale con la Segafredo Virtus Bologna. La musica è “Eye of the tiger”. Pubblico gasatissimo. Atmosfera da brividi ! Boato del PalaLeonessa sulle immagini dei festeggiamenti a fine partita. Dagli spalti il coro: “Brescia, Brescia !”.
ore 21.02 E’ il turno di Christian Burns, il numero 23. “E Christian Burns, la, la, la, la” canta la Curva. Il pivot dice: “Vi voglio bene. Il mio grazie va ai miei compagni, allo staff, all’affetto dei tifosi. E’ stata una settimana bellissima”. Viene svelata una curiosità: Burns ordina tanti pacchi su Amazon, che arrivano al magazzino della Germani al PalaLeonessa. “Quei tre, quattro, cinque pacchi alla settimana non sono per me, ma per mia moglie (ride, ndr). E’ lei che ordina”. Tornando alla finale di Torino, Burns dice: “E’ stato un sogno quello che abbiamo vissuto. Gioco a basket da tanti anni, ma quando è suonata la sirena ho provato un’emozione mai avuta in tutta la mia carriera. Dedico questa Coppa Italia a tutta Brescia, questa città è la seconda casa per me e la mia famiglia”.

Ore 21.07. Viene chiamato il numero 24 Tommaso Laquintana. “La-la-la Laquintana, la-la-la”. Il playmaker pugliese: “Nella mia vita ci sono state tre donne importanti. Mia mamma, la mia ragazza e la mia cagnolina. A distanza di 10 giorni ancora fatico a rendermi conto di aver vinto questa Coppa Italia. L’anno scorso Magro durante le riunioni individuali mi chiese quale sarebbe stato il mio sogno e io risposi vincere un trofeo con Brescia. Dedico questa Coppa Italia a tutti i tifosi, so che ci tenevano tantissimo. Ora mi piacerebbe andare a festeggiare tutti insieme da qualche parte, che ne dite?”.

Ore 21.12 David Cournooh svela un aneddoto: “Avevo scommesso che in caso di vittoria avrei fatto di corsa dal PalaLeonessa a Palazzo Loggia correndo. Aspettiamo un tempo più clemente e poi pagherò il pegno. A Torino è stata un’emozione bellissima, faccio ancora fatica a crederci. Abbiamo vinto la Coppa Italia, siamo noi i campioni!”.

Ore 21.14 Altro intermezzo musicale con Gaia Massetti.

Ore 21.21 Ecco Nicola Akele: “Grazie Brescia, ci avete dato una spinta incredibile. Questa Coppa Italia ve la meritate e quindi è tutta per voi. In questi giorni è nata anche mia figlia quindi ho vissuto una doppia emozione. L’ho chiamata Gioia Nicole. Le dediche sono per la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina. Per la città di Brescia è un momento storico e sono contento di aver fatto la storia. Dovete farvi un applauso da soli, siete fantastici”.

Ore 21.23 Ecco anche il numero 34: David Moss. Boato anche per lui e cori dedicati. Così il capitano: “Grazie, grazie mille. Tifosi, siete contenti?”. La risposta è un lungo “siiii”. David in italiano argomenta: “Sono contento per la città di Brescia, sono molto contento anche per avere mio figlio vicino. Era a Torino sulle mie spalle, lo avete accolto come un figlio vostro e vi ringrazio per questo. Non è la prima Coppa Italia che vinco, ma questa mi ha dato le maggiori emozioni. Ai genitori che hanno ragazzini che vogliono iniziare a giocare basket dico che anche io ho iniziato grazie a mia madre, non avevo papà, se avete figli appassionati di questo sport vi dico che dovete supportarli, non forzarli, come faccio io con mio figlio”. Dagli spalti del PalaLeonessa parte il coro: “C’è solo un capitano”. Moss ricorda: “Siamo fortunati ad avere questi tifosi, fin dai tempi del PalaGeorge, ricordo tutto. Forza Brescia !”.

Ore 21.29. Sul palco Alessandro Magro. Dalla Curva: “Ale Magro, alè”. Il coach: “Ciao Brescia ! Tranquillizza tutti, solo cinque minuti poi… mi tolgono il microfono. E’ una sensazione molto particolare. Stamattina siamo stati dal sindaco, abbiamo ricevuto la Vittoria Alata e ne siamo orgoglioso. Ora è bello essere qui con voi. Hanno ragione i miei giocatori quando dicono che non abbiamo ancora realizzato cosa siamo riusciti a fare. Siamo andati a Torino riuscendo a lasciare da parte le scorie del campionato dove stavamo vivendo un momento difficile. Uno dei nostri motti è che ci dobbiamo godere il viaggio, ma è importante con chi lo fai questo viaggio. Siamo orgogliosi di aver scritto i nostri nomi su questa pagina di storia bresciana. Dedico la Coppa Italia alla città, ma anche a mia moglie e mia figlia perché non abbiamo vissuto a casa momenti facile, ma mi hanno supportato e sopportato. Abbiamo fatto delle sconfitte con il PalaLeonessa quasi esaurito e a me alla squadra dispiaceva molto. Ci siamo rifatti dei tanti bocconi amari ingoiati. Vorrei faceste un applauso anche alla squadra invisibile: al mio staff tecnico e medico. Quando abbiamo costruito questa squadra abbiamo scelto anche gli uomini oltre che i giocatori. Ognuno ha portato il suo mattone, il suo vivere, grazie ragazzi. Dico grazie a Mauro Ferrari, che mi ha dato l’opportunità di tornare dove la mia famiglia vive da sette anni. Fianco a fianco con Marco De Benedetto ci siamo detti che dovevamo provare a cogliere questa occasione. Senza la stima e la fiducia reciproca con Mauro Ferrari non avremmo mai potuto far diventare realtà il nostro Dream Big. Con il lavoro duro anche i sogni più insperati si concretizzano”.

Ore 21.38 Vengono chiamati sul palco Graziella Bragaglio e Matteo Bonetti. Quest’ultimo canta con i tifosi il coro che spopolava già nel 2016 quando Brescia sconfisse la Fortitudo Bologna salendo in serie A: “E la coppa dov’è? Di sicuro a Bologna non c’è”. Graziella Bragaglio: “Questi ragazzi ci hanno donato qualcosa di incredibile. I loro nomi, le foto, le immagini della settimana di Torino resteranno per sempre nella storia”. Matteo Bonetti salta con la Curva Nord e poi dice: “Chi mi conosce sa cosa c’è nel mio cuore. Abbiamo cominciato questa avventura nel 2009. Io sono un sognatore e sto pensando che potremo far calare in questo palasport un cubo dall’alto per avere un tabellone da… Eurolega. Quando iniziammo nel settembre del 2009 avevamo due tifosi alla prima partita a Bergamo, ora c’è tutta la città. Siamo noi i campioni !!!!”. Tutto il PalaLeonessa canta ancora: “E la Coppa dov’è? Di sicuro la Coppa non c’è”. Mentre Graziella Bragaglio dice “da domani tutti concentrati sulla difficile partita di Trento che ci aspetta” i tifosi cantano e saltano: “Chi non salta è un bolognese”. Da Graziella Bragaglio anche un pensiero per “Faustino Ferrari che non si vede mai, ma è fondamentale per tutti noi”.

Ore 21.44. Altro intermezzo musicale. Enrico Zani canta “Madonnina dai riccioli rock”. La gente canta ed esibisce le sciarpe biancoazzurre.

Ore 21.48. Dalla Curva Nord il coro: “I tuoi colori sventolo, non mi stanco mai di te, magica Leonessa alè”.

Ore 21.49 In rappresentanza degli sponsor sul palco ora sale Anna Lazzari. “Credo che noi sponsor facciamo un lavoro semplice, ma prezioso. Vogliamo ringraziare Mauro Ferrari che sacrifica il suo tempo, la sua famiglia, anche il suo lavoro”.
Dalla Curva Nord, il coro: “Mauro alè, Mauro Ferrari”.
Ore 21.51 Tutta la squadra torna ora sul palco. Con il patron Mauro Ferrari. Che dice: “Sono molto emozionato. Ringrazio al nostro sindaco Emilio Del Bono, che mi è sempre stato vicino in questi anni. Al vice sindaco Laura Castelletti. All’ingegner Mazzoncini (A2A). E’ una coppa magica perchè abbiamo battuto Milano il giorno di San Faustino perchè abbiamo vinto a Torino e proprio contro Torino l’avevamo persa nel 2018. L’abbiamo vinta contro grandi squadre e grandi allenatori, credo che Scariolo se avesse scelto con chi dover perdere avrebbe detto Brescia. Dico grazie a voi tifosi, ad Alberto Corti che mi consigliò di prendere coach Alessandro Magro poi arrivò anche Marco De Benedetto. Quando cominciai a chiacchierare con Magro chiese cosa ne pensò a uno dei migliori procuratori in Italia. Mi disse che non era male, ma me lo sconsigliò perchè era troppo giovane. Chiesi poi un consiglio a un esperto di basket, vicino a Brescia, mi disse che scuola Siena era un po’ arrogantello, mi disse di pensare a un coach più esperto. Chiamai lo stesso il procuratore di Magro, che mi disse: non è male, ma ne ho tre migliori. Alle 16 chiamai Magro e decisi che era l’uomo giusto. Non ho problemi a dire che bisogna diffidare dai procuratori, che fanno solo i loro interessi. La sera andai a mangiare una pizza con Matteo e Graziella, mi dissero che Laquintana piangeva dalla gioia per essere a Brescia e avere Magro. Il procuratore di Laquintana mi chiese un upgrade sull’ingaggio di Tommy, che mi disse: “mettiamo un 90% in più in caso di conquista della Coppa Italia così sta buono”. Forse abbiamo vinto anche per questo. Poi guardate le immagini dei time out di Magro, guardate chi va a seguire i giochi, oltre ai giocatori: è il medico Pierfrancesco Bettinzoli. Anche questa è la Germani”.

Ore 22.02 Viene proiettato un video racconto delle Final Eight prodotto da A2A.
Ore 22.03 Vengono proiettate le immagini degli ultimi istanti della finale di Coppa Italia Germani Brescia-Segafredo Virtus Bologna con la radiocronaca del direttore di Bresciacanestro.com Cristiano Tognoli, andata in onda su RadioBruno Brescia. E per la nostra redazione è un grande onore. Grazie a Mauro Ferrari a chi ha voluto tutto questo.
Ore 22.07 La serata finisce con Mike Cobbins che fa partire il coro: “Siam sempre qua, siamo i bresà”.
