DELLA VALLE: “MI SENTO IL FACILITATORE”. MOSS: “BRESCIA MERITAVA QUESTA GIOIA DOPO IL COVID”

Laquintana: “Per me è il quarto anno a Brescia e l’emozione è ancora più grande”. Cournooh: “Più bello della Champions vinta con la Virtus Bologna”. Akele: “Aver staccato dal campionato ci ha aiutati”

Brescia. A margine della festa per la conquista della Coppa Italia della Germani, hanno parlato con la stampa i giocatori di Alessandro Magro. Il primo che si è presentato in sala stampa è stato il capitano David Moss.

David Moss, eri preparato quando hai alzato la coppa o è stato tutto improvvisato? Quali erano le tue emozioni?

“E’ stato tutto improvvisato, mi godevo semplicemente il momento. Ho sentito la situazione, la gioia e le emozioni”.

Quando hai capito che ce l’avreste fatta?

“Nell’ultimo quarto, perchè Bologna è una squadra fortissima e con grande talento: diciamo che quando Kenny ha fatto quella schiacciata ho realizzato che il trofeo era nostro”.

Quanto è speciale vincere qua a Brescia?

“Essere parte della storia del basket a Brescia è speciale: questo è il mio lavoro e vincere trofei è sempre stato il mio sogno. Avere l’opportunità di essere campione nello sport in Italia è bellissimo. Sono professionista da quando ho 16 anni e ho vinto 7 trofei nella mia carriera: per me il discorso di Siena non cambia perchè io ero in campo a fare il mio lavoro e quindi quei trofei li considero anche se alcuni sono stati cancellati. E poi c’è la felicità di avere mio figlio con me: è la prima volta nella mia vita in cui condivido un momento così speciale. Inoltre so che per la città vuol dire tanto questo trionfo, dopo due anni devastanti di Covid: avere l’opportunità di portare un po’ di gioia a questa gente è speciale”.

David Moss decisamente emozionato

E’ stato poi il turno di Nicola Akele. “E’ la mia prima Coppa Italia e in questi giorni è arrivata la mia prima figlia: meglio di così non si poteva chiedere per questo febbraio! La cosa più importante era la bambina, ma anche la Coppa Italia in questo gruppo e per il modo in cui abbiamo vinto è un qualcosa di davvero unico. E’ il primo trofeo della mia carriera. Speriamo ci dia una nuova iniezione di fiducia. Ora bisogna azzerare tutto – prosegue Nicola AKele – è come se fosse un sogno e ora dobbiamo risvegliarci, ma con la consapevolezza dei nostri mezzi. Dobbiamo capire come abbiamo vinto questa coppa e imparare per poter continuare a vincere nelle nostre partite in campionato. E’ ancora lunga, bisogna ricominciare a vincere da subito”.

Cosa è cambiato dalle sei sconfitte consecutive? “Staccare dal campionato per certi versi è stato importante. Noi credevamo di vincere e volevamo vincere, però arrivare dall’ottavo posto e senza tanto peso forse ha aiutato. In quei giorni le stelle si sono allineate. E abbiamo giocato davvero di squadra, dando ognuno il proprio mattoncino e questo è stato il segreto. La difesa è stata eccezionale e tuffarsi in questa “bolla” della Coppa Italia con un’altra mentalità è stato importante”.

Nicola Akele

Amedeo Della Valle racconta: “Questo titolo è un’emozione incredibile anche per come è arrivato. Siamo stati qualificati da una sconfitta altrui, da ottavi, e siamo riusciti a fare questa cavalcata. E’ stato davvero incredibile e le motivazioni sono state importanti in ogni partita”. Le minestre riscaldate si dice che spesso non funzionano, ma in questo caso e in questo ambiente invece sta andando tutto benissimo… “Ho spaccato anche uno specchio una settimana prima della Coppa Italia (sorride, ndr)… non ci credo a queste cose. E’ stato il modo in cui abbiamo vinto a dare valore a ciò che abbiamo fatto, ma ora dobbiamo tornare velocemente con i piedi per terra. Non siamo in una condizione di classifica favorevole: dobbiamo raggiungere la salvezza al più presto”. Premiato anche come miglior assist man, Della Valle viaggia a 4 assist di media in campionato: forse due anni fa nessuno si sarebbe aspettato questi numeri… “Forse adesso ho fatto ancora un passo avanti in più e gioco tanto con la palla in mano, non dico magari da playmaker, ma più probabilmente da facilitatore. Conosco molto bene i miei compagni e loro facilitano molto il mio lavoro”. Anche nell’ultima azione con Bologna, Adv non ha forzato ed è stato Massinburg a segnare l’ultimo canestro… “Non aveva necessariamente senso che io attaccassi uno contro uno Pajola in isolamento mentre lui aveva un vantaggio: aveva molto più senso andare da lui. Cerchiamo di ragionare in campo, trovando la miglior soluzione possibile”.

Tommaso Laquintana dice: “Cerco di farmi trovare sempre pronto nonostante non abbia mai giocato ci tenevo tantissimo. Ringrazio i compagni di squadra per quanto fatto in campo”. Quando hai pensato che era vinta? “Negli ultimi secondi mi sono avvicinato al capitano e gli ho chiesto due o tre volte se fosse finita o no: non mi ha risposto fino all’ultimo rimbalzo difensivo. Lì David ha cambiato totalmente espressione e ha realizzato e così ho fatto anche io. A questa squadra teniamo tutti tantissimo e per me è il quarto anno a Brescia ed è un’emozione ancora più importante: dopo anni in cui non abbiamo vinto è un trofeo che rende orgogliosi. Farlo con questi compagni di squadra e questi tifosi che ci hanno seguito in massa anche a Torino è importante”.

Tommaso Laquintana ormai bresciano acquisito

Per David Cournooh subito una domanda: è più bella questa vittoria o quella della Champions League con la maglia della Virtus? “Questo trionfo è stato più bello della finale di Champions League con Bologna: per come è arrivato dopo le 6 sconfitte in campionato. Nessuno credeva in noi, ma siamo andati là con la faccia giusta. Ora pensiamo al campionato, che è rimasto l’obbiettivo principale poi vedremo anche per l’Eurocup cosa possiamo fare”. Questo trionfo toglie un po’ di pressione per il finale di stagione? “Un po’ sì… ma direi soprattutto che ci fa capire che possiamo essere competitivi con tutti, questa è la cosa importante che ci lascia questa competizione. Secondo me questa dev’essere la cosa che ci dà la carica in più per affrontare il finale di stagione”. Ora per Cournooh c’è una scommessa da onorare: di corsa dal PalaLeonessa a Palazzo Loggia: “Ma sì, sono 4 km, ho già fatto il calcolo… Appena arriva la primavera la faremo: ora fa troppo freddo…”.

David Cournooh divertito sul palco

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