GERMANI, LA BELLA SI ADDORMENTA DI NUOVO

Nel “bosco trentino” riprende il campionato e svanisce l’effetto Coppa Italia: in casa della Dolomiti Energia c’è la settima sconfitta consecutiva. Brescia al penultimo posto con altre tre squadre

Trento. La “maledizione del campionato” continua imperterrita anche dopo la sosta trionfale della Coppa Italia: Brescia cade anche con la Dolomiti Energia Trentino con il punteggio di 83-76, al termine di una partita in cui l’intensità nelle due metà campo mostrata dalla Germani a Torino non ha trovato ripetizione. Con 15 tiri dal campo in più rispetto agli avversari e 34 liberi tentati contro i 20 dell’Aquila, Brescia non riesce a capitalizzare le sue occasioni e cede il passo alla solita, arcigna Trento. Tirando con il 37% da 2 punti ed il 30% da 3 serve la difesa delle grandi occasioni per avere la meglio su una formazione di Eurocup: così non è stato. Proprio il 7 gennaio contro l’Aquila era iniziata la serie di 7 sconfitte consecutive, tutt’ora aperta: la speranza è che contro la squadra di Molin questa sequenza possa trovare anche il suo ultimo episodio. 

Il match. Ad un primo quarto in cui le due squadre si sono scambiate canestri fino al 19-18 del 10’, è seguita una seconda frazione decisamente a tinte biancoazzurre. Grazie all’ottimo ingresso di Massinburg e ai primi canestri di Della Valle Brescia mette insieme un parziale da 24-17 e vola all’intervallo a +6 (36-42). Dall’altra parte Spagnolo rimane un rebus, ma Flaccadori e compagni non riescono ad entrare in ritmo e la Germani mantiene il vantaggio fino al 25’ (48-50). A quel punto Trento inizia ad alzare la fisicità sugli esterni e entra a canestro con troppa facilità: Crawford gioca la classica partita dell’ex e Brescia inizia a schiantarsi contro la solida difesa di coach Molin. I padroni di casa sorpassano a fine terzo quarto e mettono definitivamente la freccia nell’ultima frazione (69-63 al 34’): Della Valle prova a tenere in vita le speranze bresciane negli ultimi minuti, ma non basta. Finisce 83-76. 

Dolomiti (con) Energia, Brescia un po’ meno. I 17 rimbalzi offensivi e i 39 totali catturati dalla Germani potrebbero far pensare ad una leonessa famelica e implacabile nella metà campo difensiva: così non è stato. Dopo un buon primo tempo, Trento segna ben 47 punti nei secondi 20 minuti e squarcia la difesa bresciana con la sua fisicità sugli esterni e la precisione al tiro da 3 punti (9/18) nelle esecuzioni a difesa schierata. La Germani non riesce quasi mai a correre in contropiede (solo 3 punti segnati in transizione) e si schianta contro la solita, arcigna difesa orchestrata da coach Molin. Brescia trova due terzi del suo fatturato in termini di punti dal trio Massinburg-Petrucelli-Della Valle, ma non basta. Tirando con le percentuali precedentemente citate e non riuscendo mai a fermare l’attacco avversario per correre in contropiede non si può vincere su questi campi, nonostante le 17 seconde opportunità guadagnate sotto canestro. Ora si spera che l’aria europea dia un’altra boccata di ossigeno a questa leonessa, che vede allontanarsi i playoff quasi definitivamente e viene addirittura agganciata dal gruppone a quota 14 punti, al penultimo posto. La gara di domenica al PalaLeonessa con Trieste assomiglia già a uno spareggio.

I tifosi bresciani presenti a Trento

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