MAGRO: “COPPA ITALIA DA ARCHIVIARE, C’E’ UNA STAGIONE DA GIOCARE E UNA SOCIETÀ DA ONORARE. NON COME STASERA”

Il coach della Germani commenta amaro: “Classica serata in cui non ti riesce nulla. Dobbiamo parlare da uomini e ripartire con Trieste. Tutti in palestra alle 8”

Venezia. Un amareggiato coach Alessandro Magro commenta la disfatta del Taliercio in Eurocup, il secondo derby europeo perso nettamente contro la Reyer Venezia. L’allenatore della Germani prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma la delusione per la sconfitta così schiacciante è tanta.

“Ovviamente bisogna dare tantissimi meriti a Venezia per l’energia e la voglia che hanno messo in campo: dopo la sconfitta con Sassari sono arrivati con un fuoco diverso. Anche senza Spissu e Bramos hanno un talento importante e tanto atletismo. E’ stato tanto difficile trovare tiri aperti: abbiamo faticato tanto e buttato via palloni nel primo tempo che hanno fatto prendere fiducia in contropiede agli avversari. La cosa che mi dà più fastidio è che abbiamo quasi mollato: abbiamo provato a cambiare tante situazioni tattiche per cercare vantaggi ma Venezia ha sempre controllato la partita. Stasera era la classica serata in cui quasi niente ti viene bene e diamo tanti meriti alla Reyer per questo. E’ una partita simile a Trento, in cui abbiamo faticato a segnare per la fisicità degli avversari, che è stata ancora maggiore stasera”.

Come si riparte da questa sconfitta?

“Abbiamo vinto una coppa, tutti sono contenti e abbiamo festeggiato ma ora è finita e c’è una stagione da giocare. A volte è necessario prendere questi schiaffoni: dovremo parlare da uomini e ripartire da Trieste. E lo faremo subito con un allenamento alle 8. Ora non c’è da parlare troppo sulla tattica: dobbiamo ripartire da un atteggiamento in campo diverso perché questa è una società ambiziosa e che va onorata”.

E’ più amareggiato o deluso?

“Mi aspettavo una Venezia combattiva, ma non mi aspettavo una non-partita: ho già vissuto partite in cui provi a cambiare e vedi che addirittura le cose peggiorano invece di migliorare. Sono le classiche serate in cui speri che la partita finisca il prima possibile. Non perché debba sempre fare il pompiere, ma il bicchiere mezzo pieno è che ogni tanto queste sono partite necessarie, anche se non le vorresti mai fare. E’ l’unico modo che hai per chiuderti in una stanza e provare a ripartire”.

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