Il pivot della Germani ospite di “Basket Time 2.0” carica l’ambiente: “L’allenamento alle 8 del mattino? Giusto così. Smaltito l’infortunio ora sto bene, anche se all’inizio ero un po’ rigido. Brescia mi dà bellissime vibrazioni”
Brescia. Ieri sera Mike Cobbins è stato ospite di “Basket Time 2.0”, la trasmissione in onda tutti i giovedì sera su VideoBrescia Sport (canale 118 del digitale terrestre) e sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli. Ha parlato del momento, analizzato la situazione della Germani, portando il suo solito buonumore del quale c’è estremamente bisogno in questo momento.
Mike, secondo te il problema delle ultime due partite è stato psicologico ? “No non penso, noi eravamo molto fiacchi e avevamo poca energia, soprattutto Venezia ne ha approfittato. Non doveva succedere e sicuramente non era quello che speravamo succedesse”.
Con Trento hai avuto la sensazione di giocare contro una squadra che voleva battervi perché avete vinto la Coppa Italia?
“Ora che abbiamo vinto il trofeo tutti vogliono battersi con noi per vincere contro i campioni. Ce lo aspettavamo”.
Alessandro Magro vi ha fissato un allenamento alle 8 di giovedì. Era molto arrabbiato?
“Alessandro era arrabbiato, ma anche noi con…noi stessi. Siamo tornati alle 2 di notte da Venezia: mangia qualcosa, bevi un goccio d’acqua, ripensa alla partita, io prima delle 3 non mi sono addormentato. E alle 7 è suonata la sveglia. Ma è giusto così, il coach ha fatto bene. Lui ci prende spesso in disparte, ci parla, abbiamo molto dialogo”.
Cosa vi sta mancando rispetto alle Final Eight?
“Comunicazione difensiva, in particolare. Dobbiamo metterci ancora più convinzione in quello che facciamo”.
Come ti sei trovato dopo il rientro dall’infortunio ?
“Bene, non ho sentito male, forse ero un po’ rigido all’inizio, ma sono contento di essere rientrato. Star fuori è stata dura”.
Magro dice che non dovete guardare la classifica, è così?
“Io la guardo, è normale, è il nostro lavoro. Domenica ci aspetta una partita molto importante con Trieste, ci sentiamo più forti di loro, ma dobbiamo dimostrarlo”.
Cosa ti piace di Brescia?
“Penso che le persone siano molto accoglienti e tra giocatori abbiamo un rapporto di fratellanza inoltre i fans sono molto coinvolti. Anche il cibo ovviamente qui è molto buono. Ma semplicemente sono le vibrazioni che mi piacciono di questa città, non troppo grande e non troppo piccola. Brescia è una città semplice, ma c’è tanta storia e cose da esplorare. Io abito a Gussago e mi trovo benissimo”. (Traduzione a cura di Beatrice Cullurà e Annachiara Zannino)