Presentazione ufficiale per il neo acquisto della Carpegna che debutta domani contro Brescia: “Non mi sento il re della città, lo siamo tutti”
Pesaro. Si è svolta in Comune a Pesaro la conferenza di presentazione del giocatore Austin Daye, tornato a Pesaro nei giorni scorsi e che sarà in campo già nel match di questo sabato contro la Germani Brescia. Il presidente Ario Costa saluta e fa l’in bocca al lupo ringraziando Austin a cui passa subito la parola: “L’obiettivo è chiudere la regular season ed andare oltre. Sono molto contento di essere ritornato qui mi sento come a casa mia, voglio portare il
mio contributo e raggiungere i playoff con questa squadra e è il momento di inziare a
lavorare insieme”.
Hai avuto poche ore per inserirti nella squadra, quale sarà l’elemento più importante per essere parte del gruppo?
“Penso che sia compito del coach fare in modo che io mi inserisca al meglio in questo gruppo anche in termini di posizione in campo, sicuramente anche se ho svolto un solo allenamento c’è la volontà e faremo di tutto per integrarci al meglio”
Che cosa puoi dirci dei tuoi nuovi compagni, come li hai trovati?
“Il gruppo è abbastanza giovane quindi devo portare tutta la mia esperienza e tutta la mia energia. In questo momento della stagione quando ci sono alcune difficoltà è importante stare uniti, quindi io posso dare il mio contributo in esperienza anche in questo senso”.

Mazzola dice che in questa città sei già il re, che rapporto avevi con lui a Venezia?
“E’ un’ottima persona, un bravo ragazzo ed un grande amico, prenderò il suo posto e darò il mio contributo. E’ vero che in tanti mi chiamano il “re di Pesaro” ma in realtà penso che qui lo siamo tutti”.”
Il numero di maglia è lo stesso che avevi scelto qualche anno fa?
“No il 9 era già occupato da Visconti, ho pensato ai miei giocatori preferiti quindi ho fatto un po’ di unione di diversi numeri per questo ho scelto il 23 che sarà il mio numero di maglia”.
Che motivazione c’è alla base della tua scelta di andare fino a Taiwan per fare un campionato?
“Ho scelto Taiwan perché ero reduce da un infortunio, ho dovuto trovare una situazione che mi permettesse di tornare in piena forma”.
Da quando eri giocatore a Venezia, secondo te come sei cambiato, se sei cambiato, come giocatore?
“A Venezia l’obiettivo era di vincere i campionati quindi tutto doveva essere combinato alla perfezione, qui a Pesaro posso dire di essere cresciuto in termini di maturità quindi capire cosa va fatto in una certa situazione”.”