PETRUCELLI: “STAGIONE ALTALENANTE, MA NON POSSIAMO ESSERE SCONTENTI. ORA VOGLIAMO MIGLIORARE IN REGULAR SEASON”

Ospite a “Basket Time 2.0”, l’ala della Germani ha parlato del finale di stagione e della sua condizione fisica: “Rientrare dall’infortunio è faticoso. A volte sto benissimo, altre volte no”

Brescia. Ospite ieri sera a “Basket Time 2.0”, la trasmissione del giovedì sera in onda su VideoBrescia Sport (canale 118 del digitale terrestre) e sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli, l’ala della Germani John Petrucelli ha toccato diversi punti in vista del finale di stagione dove Brescia è ancora in corsa per due obiettivi: campionato (tra salvezza e play off) ed Eurocup (squadra qualificata agli ottavi di finale).

John, come valuti questa stagione?

“Per ora è altalenante. A causa dei tanti infortuni non siamo mai stati tutti presenti ed è difficile trovare la giusta continuità in questo caso. Io sono fiducioso per il campionato, mancano ancora parecchie partite e possiamo fare tanto anche se la classifica non è delle migliori, ma ogni partita fa storia a sé per cui non guardo troppo avanti”.

Tu come stai?

“In questo momento mi sembra di essere sulle montagne russe. Mi sento a volte molto bene a volte meno. Rientrare dall’infortunio è stato faticoso, ma è normale”.

Come valuti il cammino che ancora vi aspetta?

“Guardando all’Europa e al campionato italiano trovo che ci sia molta competitività. Tutte le squadre sono performanti. Il livello anche degli italiani, e io l’ho potuto vivere con la Nazionale, è molto alto. Noi abbiamo raggiunto degli ottimi obiettivi quest’anno, in particolare la Coppa Italia, per cui non penso abbiamo fatto male finora. Ora cercheremo di raddrizzare anche la situazione della regular season”.

Per quanto riguarda gli eventuali avversari negli ottavi di Eurocup, potrebbe esserci l’accoppiamento con Gran Canaria, il cui allenatore (lo sloveno Jaka Lakovic) conosci molto bene…

“L’ho avuto ad Ulm, è un ex giocatore anche di Eurolega (Barcellona, Panathinaikos e Galatasaray, ma è stato anche ad Avellino, ndr). E molto centrato sul basket, molto esigente, conosce molto bene ogni giocatore e negli ultimi anni con Gran Canaria ha sempre ottenuto buoni risultati. Seguirò attentamente quello che fa così non mi farò cogliere impreparato”.

Quanto brucia la sconfitta con il Lietkabelis che vi impedirà di avere il fattore campo negli ottavi di Eurocup?

“Non riesco a giudicarla. Ci mancavano due pedine molto importanti come Amedeo e Kenny (KG lo chiama John, che in inglese suona KEI-GI, ndr)”.

Come va con la lingua?

“Non riesco ancora a parlare l’italiano in effetti. Quando ci alleniamo e giochiamo non serve perché si parla tutti inglese, ma quando sono con la Nazionale lì parlano solo italiano e capisco molto, ma non parlo. Ho provato l’anno scorso a prendere lezioni, ma poi non sono stato continuo per i vari impegni”.

Noi gli suggeriamo di cantare in italiano per acquisire i suoni e non badare al testo e John dice che ci proverà seriamente.

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