Il playmaker della Germani ospite a “Basket Time 2.0”: “Negli ottavi di finale può succedere di tutto. Ma adesso pensiamo al campionato, a Napoli ci attende un’atmosfera bollente”
Brescia. Ospite ieri sera di “Basket Time 2.0”, la trasmissione in onda tutti i giovedi sera su VideoBrescia Sport (canale 218 del digitale terrestre) e sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e di Cristiano Tognoli, il playmaker della Germani Aleksei Nikolic ha toccato diversi temi. Tra Eurocup e campoionato.
Contento del risultato in eurocup?
“Sì perché abbiamo raggiunto un risultato importante qualificandoci agli ottavi; no perché ci siamo fatti sfuggire delle vittorie che ci avrebbero permesso di essere tra le prime. In particolare quelle con Ulm in casa e con Prometey in trasferta (le prime due in classifica a fine girone, ndr), quest’ultima perchè eravamo in fiducia dopo la vittoria interna con Badalona e potevamo sfruttare il momento”.
Questi alti e bassi che vi portano a vincere con le più forti e a perdere partite con squadre meno quotate è un questione di motivazione, energia o cos’altro?
“Non penso sia questione di motivazione o impegno; tutti noi, e garantisco anche per i miei compagni di squadra, entriamo in campo con la stessa motivazione sia che l’avversaria sia Milano o un’altra squadra”.
Nell’ultima di Eurocup sei rimasto a riposo in panchina. Avevi bisogno di riposare?
“Diciamo che è stata una scelta dell’allenatore e la rispetto”.
Meglio un roster lungo o un roster corto?
“Lungo o corto nella pallacanestro è importante che ognuno capisca che ruolo ha, come si inserisce nel sistema e nella squadra, anche se intrevengono diverse componenti nel discorso come i minuti che hai a disposizione, una volta che capisci questo allora non è un problema”.
Cosa pensi del tabellone degli ottavi di Eurocup?
“Direi che ogni accoppiamento è sullo stesso livello. Si gioca una partita da “win or go home” e tutto può succedere. L’anno scorso Patrasso per esempio aveva fatto una squadra per l’Eurolega poi è stato invece Bursa che partiva da settimo ad arrivare in finale poi persa con Bologna. Si parte tutti da zero praticamente, è come nella Final Eight. Potrebbe esserci la sorpresa e questo è il bello di questa formula di play off. Nessuno può partire rilassato. Certo con Ankara sarebbe stato meglio giocare in casa, in Turchia ci aspetta un ambiente molto caldo”.
Conosci qualche giocatore di Turk Telekom Ankara?
“Sicuramente la coppia Grant e Taylor è protagonista, ma hanno Bouteille che è un ala esperta e grande realizzatore è stato uno degli X Factor a Malaga lo scorso anno. Tra i lunghi c’è Jones molto forte, ma anche Eric, che è un veterano: saranno grandi presenze in area. Sono in un buon momento e in forma, poi sono allenati bene, il loro allenatore era assistente coach di Obradivic al Partizan, una delle mie squadre preferite”.
Prima però ci sono due gare fondamentali in campo: sabato a Napoli e poi Verona in casa…
“Infatti restiamo focalizzati su quella. Game by game. Per allontanarci dalla zona calda. Anche a Napoli ci aspetta un’atmosfera bollente”.