L’allenatore della Germani prima del derby con Verona: “Senza Smith, mi aspetto una Tezenis con tanti quintetti small ball. Al posto di Gabriel inizialmente daremo fiducia ad Akele poi abbiamo anche altre carte da giocare. Spero che il Brescia calcio riesca a fare un’impresa tipo la nostra in Coppa Italia e possa salvarsi”
San Zeno. Alessandro Magro presenta il derby di domani al PalaLeonessa contro la Tezenis Verona, segnalando i pericoli, ma anche le opportunità per la sua Germani.
“Sarà una partita molto delicata – attacca il coach biancoblù – è importante per entrambe. Per noi vincere vorrebbe dire fare un ulteriore passo avanti e dare solidità e consistenza alle ultime partite, ci consentirebbe di avvantaggiarci dalla zona calda avendo anche la possibilità di vincere con più di quattro punti e ribaltare la differenza canestri. Verona quest’anno si è sempre fatta in quattro, perdendo alcune partite per poco in trasferta: penso alle gare di Tortona e Varese, ma anche quella in casa con Venezia. La Tezenis è allenata molto bene da Ramagli. Noi abbiamo già lasciato all’andata due punti importanti, non vogliamo ripeterci. Pesa per loro l’assenza di Smith, importante nelle due metà campo, a noi mancherà un giocatore di equilibrio come Gabriel, che sta proseguendo nelle cure dopo il brutto infortunio al ginocchio”.
Che Tezenis si aspetta?
“All’andata ci fece male Anderson, non c’era Bortolani, che tutti conosciamo e che sa accendersi in breve tempo. Cappelletti è il loro faro e sono felice che continui a dare lustro alla sua stagione: è cresciuto con me da ragazzo e vederlo giocare così bene a questi livelli mi rende orgogliosi. Essere senza Smith li costringerà a giocare con quintetti nei quali Pini sarà l’unico centro di ruolo, altrimenti dovranno mettere Johnson da cinque, Senders da quattro… Mi aspetto tanti quintetti small ball, in una partita molto tattica, con cambi sistematici in difesa. Cercheranno di mettere sabbia nel nostro ingranaggio”.
Il fattore campo questa volta sarà però a favore della Germani…
“Mi aspetto un palasport caldo come con Milano, so quanto i tifosi bresciani tengano a questa partita. Dovremo distribuire le energie, imporre la nostra fisicità. Sarà complicata, ma abbiamo strumenti e voglia di portare a casa i due punti per darci un briciolo di respiro e concentrarci sul match fondamentale di Eurocup ad Ankara, che sarà come uno spareggio”.
A Napoli, ma prima ancora con Milano, la Germani ha dimostrato ancora una volta che sa reagire quando è spalle al muro, si aspetta questo atteggiamento dai suoi anche contro Verona?
“La partita di domani decide il nostro futuro in campionato. Perdere vorrebbe dire dover poi lottare ogni settimana per salvarci, vincere ci consentirebbe di riprendere a lottare da quella zona play off che ora appare molto distante. A Napoli siamo stati solidi, seri, in un clima non facile dove giocare. Dobbiamo abituarci perchè ci aspettano campi caldi: Ankara, Tortona, Reggio Emilia, Scafati… Abbiamo dimostrato un livello di solidità mentale molto più che soddisfacente: abbiamo preso un vantaggio, loro hanno ricucito con giocate funamboliche, riuscendo a imbrigliare i loro migliori tiratori. Abbiamo fatto errori, io per primo, ma cerchiamo di fare meglio già dalla prossima partita”.
Come giocherà la Germani senza Gabriel? Più minuti per Akele, Burns o Moss?
“Abbiamo fatto scelte a inizio anno e voglio dare credito a quelle: Akele è stato preso per essere quello che entrava al posto di Gabriel. L’impatto di Kenny in questa stagione ha tenuto basso il minutaggio di Akele, ma ora Nikola ha la chance di giocare di più. Inizialmente sarà il primo che ricoprirà il ruolo di 4. Poi vedremo come giocheranno loro. L’idea è di dare a Burn, Moss o perchè no anche a Petrucelli, minuti da ala grande per andare anche noi small ball come loro. Certo Chris è più impattante di tutti a rimbalzo e ci dà grande fisicità. Senza Gabriel perdiamo uno che ci apre il campo, la vita un po’ ci cambia, ma ci abbiamo lavorato, cambiando gli spaces per essere noi a comandare il gioco senza doverci adeguare”.
Ma ai play off lei crede ancora?
“Se le vinci tutti e fai 32 punti li prendi. Siamo a -4 e con gli scontri diretti a sfavore. Vorrei prima di tutto farne 22, di punti, per festeggiare bene la Pasqua”.
Ieri c’era Quentin Tarantino a Brescia, c’è un titolo di un suo film che rappresenta la stagione della Germani?
“Rollercoaster esiste? Siamo una squadra da montagne russe: quando ci davano per spacciati abbiamo vinto la Coppa Italia, quando siamo rinati e la gente pensava che dovessimo spaccare tutto ecco che sono tornati i problemi. Se ora vogliamo lavorare al meglio per gli ultimi due obiettivi stagionali, non possiamo più scendere di livello. Mi piacerebbe non vincere di corto muso, giocando una bella pallacanestro, ma in questo momento della stagione bisogna portare a casa la pelle. Ora obiettivo è essere davanti nel punteggio alla fine delle partite”.
Il Brescia calcio è con un piede in serie C, pensa che possa prendere esempio da voi per ottenere risultati che ora sembrano insperati?
“Chiedo sempre del Brescia calcio, mi sono informato quando avrebbe giocato la prossima partita. La città si merita il massimo possibile a livello sportivo, pensare che ci possa essere il rischio di finire in C dispiace a tutti, anche io ormai sono tifoso di questa squadra. Nello sport ci sono momenti in cui devi avere valori anche morali oltre che tecnici, ci vuole qualcosa tipo l’attaccamento alla maglia per lottare per qualcosa di più grande di noi come ha fatto la mia squadra in Coppa Italia. Faccio il mio più grande augurio al Brescia perchè mantenga la categoria”.