MEGLIO CHE A GARDALAND

La Germani vince il derby con Verona in un PalaLeonessa pieno e appassionato, facendo un passo avanti verso la salvezza. E ora all-in su Ankara

Brescia. Un adagio napoletano dice che chiacchiere e tabacchiere di legno non le vuole il banco di pegno. La Germani lascia il pessimo clima del PalaBarbuto – del pre, durante e dopo – fatto di parole che si porta via il vento e si entusiasma con gli oltre 4000 del PalaLeonessa, prendendosi due punti che potrebbero voler dire salvezza. Anche se proprio la clamorosa vittoria di Napoli (Grassi stavolta non ha nulla da ridire?) a Bologna con la Segafredo e quella di Reggio Emilia a Varese, in attesa che Scafati martedì giochi il suo match interno con Brindisi, tengono il gruppo di Magro sul chi va là a cinque giornate dalla fine. Certo se la Givova dovesse lasciarci le penne allora la permanenza in categoria sarebbe quasi certa, ma intanto più di quello che ha fatto con Verona, la Germani non poteva. Ha vinto, ha ribaltato la differenza canestri e quindi missione compiuta.

(I festeggiamenti della Germani per la vittoria su Verona)

Il match. Due quarti equilibrati, l’accelerata nel terzo (vinto 24-17) prendendo fino a un massimo margine di 14 punti (74-60), un pericoloso calo a 4’ dal termine consentendo agli scaligeri di rientrare a -4 (79-75), ma poi un finale tutto sommato in controllo facendo emergere qualità ed esperienza che Brescia ha in quantità superiore rispetto alla Tezenis. Alla fine non si può nemmeno dire che agli uomini di Ramagli sia pesata l’assenza di Smith sotto canestro, dato che hanno preso 8 rimbalzi in più e sono riusciti comunque a segnare pure 6 punti in più in area mentre il vuoto di Gabriel nella Germani è stato compensato da una buona prestazione di Akele da 7 punti e 6 rimbalzi e da quintetti small ball dove oltre a Moss e Burns da 4 com’era prevedibile, si sono visti pure un Della Valle da 3 (in campo contemporaneamente con Massinburg) e un Petrucelli da 4. Esperimenti a gara in corso, che potrebbero tornare utili anche più avanti. 

Nicola Akele ha risposto bene alla fiducia che gli è stata data da Magro

E’ stata una partita di grande intensità, con attimi da play off. Va da sè, però, che se la Germani vorrà fare l’impresa giovedì ad Ankara dovrà alzare il livello e una sofferenza così nel pitturato, un 13-20 ai liberi, e quel parziale di 5-15 a cavallo degli ultimi due quarti, non saranno situazioni tollerabili contro la capolista del campionato turco, che anche oggi ha vinto: 94-91 in casa del Tofas. Ma intanto si va in Turchia con un pieno di autostima: tre vittorie consecutive non si vedevano (Coppa Italia esclusa) da fine dicembre-inizio gennaio (Bursaspor, Reggiana e Sassari) e in campionato da fine novembre-inizio dicembre (Tortona, Trieste e Napoli).

Amedeo Della Valle si fa largo nella difesa veronese