IL SOGNO SPEZZATO

Germani alla pari per oltre tre quarti ad Ankara con il Turk Telekom poi prende un parziale con cui va a -9, rientra a -4, ma è condannata da qualche errore di troppo e da arbitri poco coraggiosi. L’Eurocup per gli uomini di Magro finisce qui

Ankara. Che non è il male nè la botta, ma purtroppo è il livido. Come ci ha insegnato a metà anni Novanta Luciano Ligabue, sarà nei prossimi giorni che riusciremo a metter via (forse) l’amaro in bocca per un’impresa solo sfiorata dalla Germani. La squadra di Magro esce con l’onore delle armi dalla bolgia dell’Ankara Spor Salon (in 8000 sugli spalti), ma senza quella storica qualificazione ai quarti di Eurocup che pure è sembrata a lungo possibile. Per oltre 30 minuti, i biancoblù hanno tenuto botta con una delle favorite alla vittoria finale del trofeo. L’approccio dell’ultimo quarto (dove si partiva dal 59-58) è stato quantomeno rivedibile e Brescia è andata sotto fino a nove punti (71-62) per poi rientrare a -4 (73-69) quando mancavano un centinaio di secondi alla sirena finale.

John Petrucelli deluso a fine gara

Fischi stonati. Quello che lascia ulteriore amaro in bocca e cerchio alla testa, e che non sarà facile mettere via, è il metro arbitrale degli ultimi due minuti abbondanti, completamente cambiato in favore dei padroni di casa. Mentre Turk Telekom non riusciva a chiudere i conti sbagliando tiri aperti, e nonostante i continui rimbalzi, il trio arbitrale ha pensato bene di dare una spintarella alla corazzata turca, che non è stata certo costruita per avere bisogno di queste cose. A botta ancora calda ci tornano alla mente un passi clamoroso non fischiato a Sestina, un passi invece dato a Dalla Valle, che aveva appena subito uno dei tanti duri interventi della difesa di casa e sul quale i tre fischietti hanno lasciato correre, ma anche un solare tiro libero aggiuntivo non concesso a Massinburg, che aveva riportato la Germani sul 73-69 succitato. E’ sembrato che i direttori di gara abbiano voluto dare al Turk Telekom quella forza supplementare per chiudere una partita che Bouteille (21 punti, che bel giocatore !) e compagni non riuscivano proprio a sigillare pur avendo meritato di vincerla. Attenzione: non stiamo dicendo che la partita sia stata decisa da chi ha preferito mangiarsi il fischietto anzichè sanzionare la difesa alzatasi oltre il limite dei turchi, ma solo che un match così equilibrato, tosto, intenso, non aveva bisogno di protagonisti extra rispetto a quelli in canottiera. 

Alessandro Magro: discutibile la gestione di CJ Massinburg (al suo fianco in questa foto)

Per un ambizioso finale di stagione. La Germani dovrà sicuramente riflettere su cosa le è mancato per compiere un’impresa che non è apparsa così impossibile. Non è stata certo la miglior serata di Della Valle, che marcato duro non è riuscito mai ad entrare veramente nel match. Il marchesino ha giocato 8’ in più di un eccellente Massinburg e questa, francamente, ci è parsa una stortura. E’ emersa inoltre la mancanza di un centro dominante, senza il quale a questi livelli non la passi liscia. L’ex Pesaro Tyrique Jones ha fatto quello che ha voluto nel pitturato e proprio in area, nell’ultimo quarto, Turk Telekom ha alzato un muro dove era pressochè impossibile penetrare. 

Finisce così l’avventura in Europa della Germani 2022-2023, ultima italiana rimasta in corsa tra Eurolega, Eurocup e Champions League. Le notizie che arrivano da Varese tolgono agli uomini di patron Ferrari anche le ultime paure sul rischio retrocessione e riaprono prepotentemente il discorso play off. E’ lì che bisogna adesso far rotta, cercando di sfruttare al meglio le ultime, interessantissime, cinque partite di campionato. 

Per la Germani la stagione europea è al capolinea