Il patron della Germani ha ufficializzato le linee guida della prossima stagione: “Non saremo più deboli dell’anno scorso, ma meno numerosi”
San Zeno. Mauro Ferrari, patron della Germani, punto di riferimento del consiglio di amministrazione della Pallacanestro Brescia, questo pomeriggio ha di fatto dato il via alla prossima stagione. Si riparte da Magro e Della Valle con contratti allungati, De Benedetto per ora resta, ma non è detto sarà così anche per il resto della stagione, è in arrivo un nuovo direttore generale mentre la squadra non parteciperà ad alcuna coppa europea.
“Magro vada avanti con il lavoro, ma con uno staff più leggero”. Il punto iniziale della conferenza stampa di Mauro Ferrari è stata la conferma di Alessandro Magro sulla panchina della Germani, con la firma di una nuova estensione contrattuale. “Penso che la situazione sia stata caricata oltre misura nelle ultime settimane – ha commentato l’AD di Germani spa -. L’anno prossimo il nostro coach sarà Alessandro Magro e, dopo un incontro avvenuto ieri, ci siamo trovati d’accordo su alcuni movimenti per la costruzione del prossimo roster: questo mi ha portato a firmare un nuovo accordo da 2 anni con opzione per un terzo. Sulla carta ci sono ancora tre anni di lavoro”. Ci saranno invece dei cambiamenti nello staff tecnico, come anticipato negli ultimi giorni da Bresciacanestro: “Abbiamo deciso di avere uno staff più leggero, con Matteo Cotelli che avrà più responsabilità. In conseguenza dell’approccio che avremo, alcune figure, che ringrazio, non faranno più parte della nostra organizzazione e si accaseranno altrove. Avremo un staff tecnico più leggero”.
Quella di Alessandro Magro, però, non è l’unica estensione contrattuale: “Oggi è presente anche Amedeo Della Valle, dato che abbiamo deciso di firmare un contratto che lo legherà a Brescia per altri tre anni, senza alcuna uscita da parte nostra o da parte del giocatore”. Continuerà a far parte di Pallacanestro Brescia anche Marco De Benedetto: il suo contratto da direttore generale scadrà il 30 giugno, mentre a luglio ed agosto avrà un incarico in esclusiva per completare il roster del prossimo anno. Poi vedremo”. Ferrari aggiunge che “la società sta valutando una figura importante, che potrebbe entrare in consiglio con delle deleghe ufficiali che riguarderebbero la direzione generale: ma non ci sarà nessun sostituto di De Benedetto, che ha delle doti importanti in ambito di scouting”.
“Non ci siamo meritati l’Europa, dobbiamo ottenerla sul campo”. Erano attese comunicazioni anche sull’eventuale partecipazione ad una coppa europea, con la Germani che non si è guadagnata sul campo l’Eurocup e dovrebbe chiedere una wild card per partecipare alla prossima edizione: Mauro Ferrari ha però escluso questo scenario. “Dopo un confronto nel consiglio, abbiamo ritenuto opportuno concentrarci sul campionato per guadagnarci l’eventuale Eurocup del 2024-25 sul campo, senza disputare coppe europee in questa stagione: in questa logica si inserisce il rinnovo del nostro coach. Vogliamo conquistarci l’Europa con i risultati: trovo poco deontologico prenderci una partecipazione in coppa con una wild card arrivando a pochi punti dalla retrocessione”
“Non sarà una Germani più debole”. Non ci saranno ridimensionamenti del budget: “Quella dell’anno prossimo non sarà una Germani più debole di quella di quest’anno, il budget non sarà rivisto se non in minima parte – ha sottolineato Ferrari -. Ci saranno diverse conferme e pochi inserimenti, che saranno possibilmente di livello: stiamo aspettando John Petrucelli, a cui abbiamo chiesto di prendere una decisione nel più breve tempo possibile per poterci mettere al lavoro”. Lo stesso Alessandro Magro aggiunge che “la squadra verrà rinforzata, ma non ci sarà bisogno di un roster profondo come quello di quest’anno, dato che ci saranno meno partite da disputare”.
“La Coppa Italia rimarrà nella storia, ma dà immagine offuscata”. C’è spazio anche su una riflessione sull’ultima annata da parte di Mauro Ferrari: “la Coppa Italia è una competizione che viene vinta da chi è più in forma. Pensiamo alla vittoria di Torino nel 2018 prima della retrocessione e quella nel 2019 di Cremona, che era stata ripescata dalla A2. E’ un titolo importante e che rimarrà nella storia della pallacanestro bresciana. Non bisogna soffermarsi troppo sul valore dell’intera stagione riferito a questo trofeo, altrimenti c’è un’immagine un po’ offuscata. Se analizziamo la classifica delle ultime 8 partite troviamo la Germani terza, a pari merito con Milano e dietro a Venezia: non dico che la classifica dovesse essere questa per tutto l’anno, ma penso che senza infortuni potevamo essere tra il terzo e il quinto posto. Da qui la volontà di proseguire in questo progetto”.
“Bisogna cambiare le regole di trasferimenti e diritti sportivi“. Non manca qualche considerazione critica su alcuni aspetti del basket italiano che non soddisfano l’AD della Germani: “Guardando la classifica ed il budget, avrei anche assegnato il premio di allenatore dell’anno a Brase di Varese e all’assistente Marco Galbiati, per quanto rispetti tantissimo il lavoro di Ramondino. Ma il basket in Italia è strano e continuo a capirlo poco… è un po’ come giocare contro Logan in A1 la domenica sera e vederlo dopo 48 ore a Cantù mentre vince con Nardò. Non ce l’ho con Cantù, ma sono regole da rivedere: a questo punto avremmo potuto chiedere Diop a Sardara per la Coppa Italia a febbraio, per poi restituirlo al termine della competizione…”.
Anche la questione dell’acquisizione dei titoli necessita di una revisione secondo Ferrari: “Rispetto tanto la pallacanestro femminile bresciana, ma spiegatemi per quale motivo sono due anni che retrocedono sul campo e poi acquistano il titolo. Lo sport dev’essere prima sport e poi azienda: è assurdo che ci sia uno scontro per la salvezza tra due squadre che poi si ritrovano, per coincidenza, ad affrontarsi nella prima giornata del campionato successivo”.
“Supercoppa a Dubai solo se ne varrà la pena quindi non credo…” La prima competizione della prossima stagione sarà la Supercoppa, a cui Brescia prenderà parte in virtù della vittoria della Coppa Italia: negli ultimi giorni erano circolari rumor su Dubai come possibile location della kermesse. “Mi sembra una soluzione difficile – commenta Ferrari -. Ieri ho avuto modo di confrontarmi con Beniamino Gavio di Tortona e penso che anche Milano e Bologna siano dello stesso parere: se decidessimo di andare a Dubai dev’essere per un qualcosa di davvero importante, deve valerne la pena per restituire ai tifosi un qualcosa in termini di giocatori. Altrimenti si può fare in una città italiana che sarà poi decisa da Umberto Gandini.”