Il vice allenatore della Germani, fresco di promozione come primo assistente, è stato ospite di “Basket Time 2.0” parlando di mercato: “Cerchiamo un lungo che abbini fisicità e dinamismo. Il play dovrà essere di qualità”
Brescia. Ospite della puntata di “BASKET TIME 2.0” andata in onda ieri, martedì, su WELL TV (canale 176 del digitale terrestre, 810 del satellite bouquet Sky, sulle pagine Facebook di Bresciacanestro e Cristiano Tognoli e sulla pagina YouTube di Cristiano Tognoli) il vice allenatore della Germani Pallacanestro Brescia Matteo Cotelli, fresco di promozione da terzo a secondo assistente di Alessandro Magro, ha fatto il punto, tra partenze, conferme e nuovi potenziali innesti, sulla squadra che sarà protagonista della prossima stagione di LBA anche alla luce della conferenza stampa di Mauro Ferrari avvenuta la settimana scorsa.
Matteo Cotelli, lei è stato promosso a vice allenatore. Cosa significa per lei?
“E’ una promozione che apprezzo tantissimo, per quel che mi riguarda è sicuramente uno step in avanti che mi darà la possibilità di migliorare ancora di più e di farlo soprattutto nella mia città, Brescia”.
E’ inevitabile ritornare a quanto accaduto a Scafati. Cosa è successo in quel frangente in cui la partita sembrava nelle mani di Brescia e poi è sfuggita a seguito di un ultimo quarto quantomeno sorprendente che ha visto sfumare i play off per Brescia? Che bilancio si sente di fare della stagione andata in archivio?
“A bocce ferme, indubbiamente, tutti gli alti e bassi avuti, il fatto di avere da disputare anche un Eurocup con assenze pesanti tra l’altro, ha condizionato l’andamento della stagione nonché l’esito finale. I play pff avrebbero coronato l’impegno notevole soprattutto della società nella persona di Mauro Ferrari e del papà Faustino e di tutti gli sponsor per gli sforzi fatti, ma anche di tutti i giocatori e staff tecnico. Nei due mesi peggiori, in cui abbiamo appunto maturato le sei sconfitte consecutive che poi hanno penalizzato fortemente la stagione, erano fuori John Petrucelli, Troy Caupain e Mike Cobbins. In quel momento abbiamo fatto veramente fatica tant’è che nel momento in cui sono tornati a disposizione gli infortunati abbiamo anche fatto una rimonta quasi inaspettata, dimostrando che la squadra aveva le qualità per cui era stata costruita e per essere tra le protagoniste del campionato. Certo mettere un titolo storico come la Coppa Italia in bacheca è qualcosa che non ti toglierà mai nessuno”.
Quante volte hai rivisto quell’ultimo quarto con Scafati?
“La partita l’ho rivista tre volte, ho segmentato tutto anche per rivedere tutti gli errori anche con i giocatori. C’è stato un black-out totale, nel momento in cui, forse, da punto di vista emotivo pensavamo di averla vinta visto che nei primi tre quarti stavamo controllando anche con un certo margine di sicurezza il punteggio. Sono stati fondamentali i primi quattro minuti del quarto quarto in cui noi non abbiamo segnato proprio e loro hanno rosicchiato punti. Poi è salito in cattedra un giocatore di talento come Logan che non siamo riusciti a contenere e che ha ribaltato da solo la gara facendo canestri pazzeschi, qualcuno con la nostra collaborazione altri di puro talento che hanno girato l’inerzia”.
Non resteranno Caupain, Nikolic e Laquintana, c’è da trovare la soluzione al rebus David Moss, si prospetta una Germani che ruoterà attorno a dieci giocatori non avendo l’impegno di Eurocup. Si attende una risposta da Petrucelli, di fatto dovrebbero servire, un play, un ‘ala piccola e un pivot giusto? Pensa che riuscirà a convivere il trio Petrucelli-Della Valle-Massinburg o uno dei tre rischierebbe di essere troppo sacfrificato?
“Innanzitutto speriamo che Petrucelli ci dia una risposta prima possibile. Non facendo l’Eurocup, presentarci al via con quei tre esterni vorrebbe dire dover trovare un certo tipo d’incastri, ma il rischio che almeno uno possa avere basso minutaggio. Anche perchè non dimentichiamo che rimarrà Cournooh, una combo che può giocare sia play che guardia. Se non rimanesse John, Massinburg e Della Valle potrebbero coesistere in quintetto. Si parlerebbe ovviamente di un assetto leggero, “small ball”, però per il campionato italiano andrebbe bene, anzi sarebbe una squadra intrigante perché il talento dei due messo insieme a quello di un play maker altrettanto talentuoso darebbe una squadra che ti apre tante possibilità, ti permetterebbe di correre, di mettere in campo, come dice sempre Alessandro Magro, più creators, quindi più giocatori che possono creare con le loro qualità. Massinburg è un giocatore che può esistere con Amedeo e continuare e forse concludere al meglio il percorso iniziato con noi”.
State cercando un centro vero e proprio, che domini nel pitturato, o un lungo dinamico come piace a Magro?
“Alla fine andrà cercata una via di mezzo, non abbiamo ancora parlato nel dettaglio dei nomi perché stiamo cercando di capire le intenzioni di Odiase e Cobbins però vogliamo un giocatore di qualità, che possa dare qualcosa di diverso con caratteristiche leggermente diverse da quello che terremo tra Cobbins e Odiase, un pivot non statico, ma che possa esplorare orizzonti diversi, più fisico, che riesca a giocare all’interno dell’area spalle a canestro”.
Il mercato della Germani è già partito e sarà un mercato ridotto, però quei due o tre innesti non bisogna sbagliarli…
“I due o tre innesti che andremo a fare devono essere giocatori di qualità, pronti sin dall’inizio a fare la differenza; in questo momento ci prendiamo del tempo per esplorare tutte le vie possibili del mercato e per arrivare ai migliori giocatori possibili; non facendo la coppa, i giocatori potranno preferire altre squadre rispetto alla nostra, ma siamo sicuri di poter portare il miglior giocatore in quelle tre posizioni a Brescia”.
Matteo Cotelli quanto sente di aver bisogno di fare ancora da vice allenatore prima di diventare un capo allenatore come ha dichiarato di voler fare?
“Cerco di assorbire tutto quello che posso in tutti questi anni e imparare il più possibile dalle persone che mi circondano, non nascondo che il mio obiettivo è di diventare capo allenatore, quando ci sarà il momento giusto e la situazione giusta e sarò al posto giusto. Se poi fosse Brescia sarebbe un sogno”.