DELLA VALLE: “ONORATO DI ESSERE AL CENTRO DEL PROGETTO, BILAN ACQUISTO TOP, POSSIAMO PUNTARE MOLTO IN ALTO. L’ITALIA? FACCIO IL TIFOSO”

L’asso della Germani è intervenuto a “Basket Time 2.0”: “Mi trovo benissimo con la piazza e la famiglia Ferrari, dopo la Coppa Italia voglio vincere ancora. Non sveliamo subito però i giochi che farò in coppia con Miro…”

Brescia.  Amedeo della Valle, che ha recentemente prolungato il contratto che lo legherà alla Germani per le prossime tre stagioni, ha rilasciato un’intervista esclusiva per “Basket Time 2.0” e Bresciacanestro.com. Tanti i temi toccati, tra cui soprattutto il rapporto con la famiglia Ferrari ed aspetti di tattica con un occhio alla prossima stagione, che dovrà essere giocoforza quella del riscatto. 

Come stanno andando queste vacanze, che sono iniziate più presto del previsto?

«Purtroppo sono iniziate più presto di quando avrei voluto. Succede, ha fatto male non arrivare ai playoff, però adesso ho fatto un po’ di giri, andrò al matrimonio di Alessandro Bastoni (i due sono molto amici, ndr), poi rientrerò in città». 

Sei stato anche in Turchia per la finale di Champions con i figli di Mauro Ferrari. Sei ormai un tutt’uno con la sua famiglia…

«È stata una bella esperienza per me, perché sono abituato che i miei amici vengano a vedere le mie partite. Io non posso neanche sognare l’atmosfera di una finale di Champions, che è stata fantastica, e viverla da tifoso è stato stupendo. Con me sono venuti anche i figli di Mauro Ferrari, per una full-immersion bresciana al seguito dell’Inter che però non ha dato l’esito sperato, nonostante le possibilità ci fossero». 

Mauro Ferrari ha fatto capire che su di te punta molto. Ormai Germani Basket Brescia significa anche Amedeo Della Valle…

«Sono onorato di questo. Come ci eravamo trovati la scorsa estate, con un accordo che abbiamo raggiunto in cinque secondi, così ci siamo trovati anche quest’anno. Personalmente sono davvero grato alla società, a Mauro Ferrari e all’ambiente bresciano: mi trovo benissimo e dopo la coppa Italia spero di togliermi altre soddisfazioni». 

È arrivato anche Miro Bilan…

«Penso sia un grande acquisto. Lo abbiamo avuto da avversario l’anno scorso e ci ha fatto molto male. È un giocatore che regala un’altra dimensione al nostro gioco, oltre a togliere pressione agli esterni, dunque sarà un grande acquisto, vista anche la sua esperienza». 

È un giocatore abilissimo nello scarico, oltre che forte fisicamente. Dai 6.75 ti potrai divertire…

«È un giocatore molto intelligente e penso che questa sia la cosa più importante in assoluto. Ci vorrà un periodo di rodaggio, per capirci, ma credo di essere un giocatore abbastanza intelligente per capire di cosa io avrò bisogno da lui e lui da me».

Però è una situazione che si potrà creare…

«Se non si dovesse venire a creare, è meglio che sia io sia lui non ci presentiamo neanche in ritiro (ride, ndr)»

Ti mancheranno le coppe europee? Sei d’accordo con Mauro Ferrari quando dice che bisogna tornare a guadagnarsele sul campo?

«Sono d’accordo. Non amo particolarmente il format dell’Eurocup, in cui dopo diciotto partite ti giochi tutto in una gara. È comunque un privilegio giocare una coppa, dobbiamo tornare sul campo e meritarcelo». 

Che serie A sta nascendo, con l’arrivo anche di allenatori provenienti dall’estero?

«Penso che sarà molto competitiva. Ci sono squadre come noi, Reggio Emilia e Venezia che la scorsa stagione hanno un po’ deluso e avranno voglia di riscatto; a queste si aggiungono anche Tortona e Sassari, ormai due certezze, assieme alle due big. Abbiamo infine visto che anche squadre con un budget ridotto possono essere molto pericolose, dunque sarà un campionato molto complesso». 

Bilan, nelle sue poche righe di presentazione, ha detto che l’obiettivo sarà quello di entrare nelle prime quattro. Confermi?

«Confermo. C’è voglia di rivalsa, le motivazioni sono tante dopo la stagione passata, poi solo il campo dirà cosa potremo fare. In modo molto umile cercheremo di rifarci, senza magari pensare da subito ai primi quattro posti, ma cercando di ripartire dalla rabbia per non aver raggiunto i playoff». 

I Mondiali ti vedranno da spettatore?

«Sì. Faccio il tifo per i ragazzi, le partite verranno date in chiaro e ci sarà grande calore per loro. Faccio il tifo per Fontecchio, potrà essere il trascinatore dell’Italia». 

Hai messo da parte il sogno azzurro?

«Penso che in questo momento le cose siano chiare, dunque non ho grossi pensieri, se non fare il tifo per i miei compagni». 

Stai seguendo le finali scudetto? Che ne pensi?

«È una serie molto fisica, molto equilibrata. Gli attacchi faticano a prevalere sulle difese, sono squadre che si conoscono molto bene. Penso che sia difficile adesso capire chi vincerà». 

Ci fai un saluto per i lettori di Bresciacanestro.com?

«Assolutamente. Ci vediamo presto, e puntiamo molto in alto»!