Il coach dell’Estra Pistoia fa il punto: “Con Moore abbiamo però un giocatore che può cambiare faccia alle partite”
Pistoia. Intervistato da Matteo Lignelli sul “Corriere Fiorentino”, coach Nicola Brienza ha fatto il punto in casa Estra Pistoia sottolineando cosa è mancato nelle prime tre gare stagionali finite con altrettanti ko: “Un po’ di furbizia e di malizia nelle piccole cose, come un fallo in un momento importante. Una scelta presa nell’ultimo minuto è diversa da quella del secondo quarto: sotto questo aspetto dobbiamo crescere. Mi tengo stretta la voglia di non arrendersi mai, di resistere e di voler fare il passo più lungo della gamba”.
Secondo lei è una questione di esperienza?
“Sì, anche. Abbiamo cercato americani con qualità e personalità che mi hanno fatto un’ottima impressione, ma nessuno di loro ha mai giocato in serie A. Hanno bisogno di tempo, inoltre nel precampionato abbiamo subito tanti infortuni”.
Il play-guardia Charlie Moore è stato una bella scoperta…
“È il giocatore che per il talento che ha può cambiare faccia alla squadra, può illuminarsi da un momento all’altro. In precampionato è stato infortunato e infatti la sensazione era quella di avere una bella macchina in garage, ma senza benzina. È diventato uno dei nostri riferimenti in attacco e deve continuare così”.
C’è qualcuno che l’ha ispirata più di tutti in panchina?
“Uno è Obradovic, che ha vinto quasi tutto a livello europeo, per le sue qualità tecniche e di gestione. Ho provato a rubare la sua capacità di relazionarsi con gli atleti. Sono uno che studia molto, ma oggi, con milioni di informazioni, si deve anche saper fare una sintesi di cosa serve davvero”.
(fonte LBA)